Galliani letterato: dallo "schiaffetto" al "buffetto" in 24 ore
Tutto parte da La
Repubblica che per 3 volte nell’articolo di ieri precisa: trattasi di
“schiaffetto” dato da
Ibra ad
Aronica, non un volgare e più impetuoso “
schiaffo”. Si allineano anche l’insospettabile
La Stampa (che parla di "
schiaffetto,
ma ben assestato") e ovviamente si rifanno alla prima reazione a caldo di
Galliani. Per l’AD rossonero fin da subito non si può parlare di schiaffone, viste le dimensioni della mano di Zlatan, né di
sberla o
scapaccione, ma di tenue schiaffetto, da 2 giornate tutt'al più.
Il vezzeggiativo viene invece usato da stampa e media napoletani (Il Mattino, Radio Kiss Kiss) non per il ceffone o la percossa di Ibra, ma per la reazione di istinto di Aronica, presunto provocatore, che non reagisce con un altro scappellotto ma appunto, riesce a stento a restituire uno schiaffetto al povero
Nocerino, per alcuni addirittura una manata.
Il giorno dopo è invece una sventola del giudice che stende Ibra (vari media) mentre, da
scoppola o sveglia, Galliani, spalleggiato da Raiola, arriva addirittura al
buffetto, quasi lo svedese avesse coccolato la rosea guancia di Aronica, solo in difesa dell’amico Nocerino.
Ora si passa al ricorso e non ci sbalordiremo se lo
sganassone di Ibra diventasse nella distorta memoria pallonara poco più di una
carezza.
Al prossimo
manrovescio (gesto più evidente e stilisticamente nobile) vedremo cosa saprà snocciolare il buon Galliani, improvvisatosi letterato, dopo essere stato fantasioso autore di proposte a
Tevez e meterologo nell’occasione della richiesta di rinvio di Milan-Napoli.
fonte: Tuttojuve