Genoa nella bufera, Prez non ci sta: "E i tifosi di Roma e Napoli?!? Ricordo un derby capitolino sospeso, Totti a colloquio con gli ultrà... ma si parla solo di Genoa-Siena"
Il presidente rossoblù si lascia andare ad un durissimo sfogo, al peggiorare delle notizie 'giudiziarie' sul suo club: "E la colletta della Samp mi piacerebbe, se fosse vero...".
Enrico Preziosi prima iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Cremona, posizione poi stralciata dai colleghi genovesi cui il Pm Di Martino ha passato il fascicolo. Quattro giocatori rossoblù invece indagati, con la novità Palacio che si va ad aggiungere a Criscito, Milanetto e Dainelli, ed il nome di Zauri che rispunta come possibile protagonista a rischio per l'orami famosa presunta combine del derby Genoa-Sampdoria.
No, non tira una bella aria attorno al club rossoblù, nel mirino delle attenzioni degli inquirenti della giustizia penale anche per lo 'show' degli ultrà durante il match interrotto contro il Siena e per la precedente 'missione punitiva' in quel di Pegli.
Una bufera cui Preziosi reagisce con vigore, andando al contrattacco a 360 gradi, come si legge sulla 'Gazzetta dello Sport': "Io difendo le cose che ho. Difenderò il Genoa finché lo rappresenterò, anche in forma così animata. Potrei mandare tutti a quel paese, ma devo tutelare i miei interessi e di quelli che lavorano per me. Ora basta. Ci sono tantissime squadre coinvolte seriamente, mentre noi non abbiamo niente da temere. Quindi giù le mani dal Genoa!".
"Per quanto mi riguarda, se qualcuno mi chiama, sono sempre pronto a rispondere - continua il 'Joker' - non solo perché ho la coscienza tranquilla, ma perché trovo scandaloso quello che si fa col Genoa e col sottoscritto. Dico agli inquirenti: se hanno bisogno di sentirmi prendo la macchina e vado in qualsiasi posto, perché non ho niente da temere. Altrimenti mi lasciassero in pace".
Il presidente del Grifone si sente un perseguitato, e non da adesso: "Non so perché succede, di sicuro sono una preda più semplice: non ho potentati che mi difendono, non appartengo a nessuna corrente politica, sono un cane sciolto, è più facile accreditarmi di cose negative. Forse succede perché parlo troppo, dico la verità e divento un bersaglio".
Poi ecco l'attacco deciso ad altre realtà, che evidentemente godono di protezioni diverse: "A Roma, a Napoli o in altre città è successo di peggio. Tifosi che hanno picchiato giocatori, che hanno interrotto gare e non se ne parla, ricordo un derby con ultrà in campo e Totti che dialogava, ma si parla solo di Genoa-Siena. Quella è stata una partita vergognosa per l'atteggiamento della tifoseria, ma non peggio di altre. Ma si parte sempre da Genova, non dove ci sono tifoserie turbolente. La nostra è al quarto posto nella classifica del fair play, a parte quell'episodio siamo gente tranquilla. Chi ha un potere legislativo dovrebbe pesare di più le parole, giudicare meglio i fatti. Serve cautela".
Nella sua invettiva, Preziosi ne ha anche per i 'cugini' della Sampdoria: "Se fosse vero quel che ipotizzano, tutto sommato, mi piacerebbe. Perché ci sarebbero 18 giocatori della Samp che fanno una colletta. Non posso credere però, conoscendo i calciatori, che abbiano messo 100mila euro a testa. La scoperta dell'America capita una volta. Ma se ci sono da fare illazioni, allora tiriamo fuori i nomi di questi giocatori...".
fontE: goal.com