Comelui Celletti |
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| Pensa, a me invece garberebbe un mercato stile NBA, uguale in tutta Europa, con regole valide per tutti, ovvero salary cap (magari flessibile proprio come quello NBA, cioè con la possibilità di sforarlo, ma se lo fai paghi una multa, la famosa Luxury Tax made in USA, ovvero un dollaro, in sto caso € in più per ogni € che hai speso come costo del cartellino e ingaggio oltre il tetto massimo stabilito, tradotto in soldoni e semplificandolo all'estremo, se te spendi 10 milioni in più di cartellino per un giocatore e gli dai 3 milioni in più oltre il tetto, non saranno 13 i milioni che dovrai pagare per l'operazione complessiva, ma 26 e il ridistribuire il ricavato della "tassa" tra le squadre che fanno l'Europa, Champions e EL, in base al piazzamento dell'anno precedente, tra l'altro può essere pure un bell'incentivo ad andarci in EL e poi a prenderla sul serio) e mercato aperto fino a Febbraio. Quando cioè comincia l'eliminazione diretta nelle coppe. A quel punto te la giochi per forza con quello che hai. Chiaramente crei un disequilibrio tra chi fa l'Europa e chi no, ma sarebbe anche un gettare le basi per la Super Lega Europea che promette ricavi inimmaginabili rispetto a come sono strutturati campionati e coppe oggi. Certo dovremmo tenere le retrocessioni e le promozioni (concetto troppo legato al nostro tipo di cultura) magari veicolandolo con le concessioni tipo Eurolega nel Basket europeo, cioè una volta che hai ottenuto la licenza, questa è triennale per permetterti di metter giù un porgetto a medio termine.
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