Il web invoca il Vaticano: "Pagate anche voi la manovra"

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/8/2011, 21:57     +1   +1   -1
Avatar

Image Hosted by ImageShack.us

Group:
Gold Member
Posts:
4,209
Reputazione:
+74
Location:
Perugia

Status:


CITAZIONE (AlphaMale85 @ 21/8/2011, 22:48) 
CITAZIONE (MrKrinkle @ 21/8/2011, 20:13) 
^Comunque l'arca di Noè (sicuramente il Diluvio Universale) o qualcosa di simile deve essere accaduto, perché non è riportata solo nella Bibbia, anche altri popoli della medesima regione con cui hanno litigato gli ebrei (ed è confortante vedere che la Storia si ripete sempre uguale...) Hanno fra i loro miti una vicenda molto simile al diluvio universale.. :sisi:
Sui Vangeli secondo sta che il primo l'hanno censurato, e allora Vangelo secondo, Luca. :ghgh:

ah.... dici tu i primi non andavano bene :ghgh:

ma infatti il cattolicesimo storicamente nasce da una costola di una religione di quella zona e parte dalla religione egiziana...se vogliamo non è manco tutta sta innovazione come religione :ghgh:

Se vogliamo proprio essere pignoli, il Cattolicesimo nasce dopo il grande scisma del 1054. La dottrina prima di questa data era quella che tutt'ora seguono gli Ortodossi. Che ad essere sinceri, è il Cristianesimo, quello che viene definito "Puro", libero da qualunque aggiunta e variante assurda dal 1054 in poi, come ad esempio la supremazia del Papa di Roma sugli altri patriarchi Ecumenici.

Per il resto, sono d'accordo con tutto quello che Gaepo ha detto fino adesso.
 
Top
MrKrinkle
view post Posted on 21/8/2011, 22:17     +1   -1




CITAZIONE (AlphaMale85 @ 21/8/2011, 22:48) 
CITAZIONE (MrKrinkle @ 21/8/2011, 20:13) 
^Comunque l'arca di Noè (sicuramente il Diluvio Universale) o qualcosa di simile deve essere accaduto, perché non è riportata solo nella Bibbia, anche altri popoli della medesima regione con cui hanno litigato gli ebrei (ed è confortante vedere che la Storia si ripete sempre uguale...) Hanno fra i loro miti una vicenda molto simile al diluvio universale.. :sisi:
Sui Vangeli secondo sta che il primo l'hanno censurato, e allora Vangelo secondo, Luca. :ghgh:

ah.... dici tu i primi non andavano bene :ghgh:

ma infatti il cattolicesimo storicamente nasce da una costola di una religione di quella zona e parte dalla religione egiziana...se vogliamo non è manco tutta sta innovazione come religione :ghgh:

Infatti, il concetto rivoluzionario di quella religione stava nel come Gesù vedeva Dio, suo Padre (e non era il primo ad avere un Padre interamente divino, non so quanti Faraoni ci sono stati, ma devono essere parecchi... :ghgh: ) che non era il vendicatrore da adorare/calmare, quanto un essere magnamino da amare. :sisi:
 
Top
TerryTerry
view post Posted on 21/8/2011, 22:38     +1   +1   -1




Ma giustamente, per me che ho una grandissima fede , guardo le cose sotto altri aspetti. La fede non si puo' spiegare , e' un qualcosa che sorge in te all' improvviso. Per esperienza personale, ve lo dico con molta sincerita', quando non avevo fede, molti dei vostri pensieri mi erano comuni, soprattutto l' astio verso i sacerdoti, i sacramenti , le ricchezze della Chiesa. Reputavo ingiusto ad esempio che certe persone avevano avuto dalla vita tutto, praticamente tutto ed altre no, mi lamentavo sempre, ero sempre scontenta, sebbene nulla mi mancasse( ma questo lo capisci solo dopo). Poi mi e' successo qualcosa che mi ha spinto a cambiare, ma non si tratta concretamente ne' di un evento positivo ne' negativo , e' una cosa che e' successa punto e basta e non riesco, volendo a spiegarla a parole. Fatto sta che nel momento piu' difficile della mia vita, mi sono ritrovata tra le mani, tramite una persona di famiglia, una corona del Rosario, . Si trattava della stessa persona che deridevo ogni giorno, quando la vedevo recitare quelle decine di Ave Maria... fino ad allora conoscevo appena qualcosa di Gesu' insegnatami al catechismo e sapevo solo che la Madonna era sua Madre... mai avrei immaginato il ruolo fondamentale di questa donna nella storia del cristianesimo... molto svogliatamente, cominciai a recitare anche io per la prima volta quella preghiera( infatti non avevo mai recitato assolutamente un rosario fino a quel momento in vita mia e nemmeno sapevo come si facesse) e man mano sentivo una carica interiore pazzesca, un trasporto incredibile che aumentava ogni giorno sempre di piu'... e' stato non so descriverlo, una specie di lampo interiore, come una scintilla, un qualcosa che mi ha fatto capire che quando ci sono delle cose piu' grandi di noi, possiamo solo affidarci a chi puo' risolverle. Con la forza delle fede che cresceva sempre di piu', ogni giorno, ho cominciato anzitutto ad informarmi. A studiare, a capire. Cercavo qualcosa che andase oltre i semplici dieci comandamenti e le preghiere che ti insegnavano al catechismo.Cercavo qualcosa che non si limitasse a delle semplici nozioni a dei precetti o quant' altro. Dovevo capire chi era Dio, cosa si aspettasse da me, perche' aveva mandato Suo figlio su questa terra a soffrire in quella maniera e soprattutto perche' l' umanita' doveva essere salvata da quel qualcosa che si definisce peccato. La preghiera quotidiana, mi ha dato la forza di entrare dopo svariati anni in una Chiesa a sentire quelle letture, quelle parole che un tempo trovavo cosi' noiose e prive di senso, e che improvvisamente avevano un senso, un grande significato e davano un forte messaggio. Immaginate come se una persona analfabeta, improvvisamente si ritrovasse a sapere tutto. Le prime settimane di conversione sono state le piu' intense, sentire dentro te un amore fortissimo per tutto il creato, per tutto il genere umano, per tutte le creature e i sentimenti di astio, antipatia, rancore, rabbia, odio nemmeno sapevo piu' cosa fossero. E sentivi dentro una pace interiore che non si puo' descrivere a parole. Poi, la fede va curata ogni giorno, e' una fiamma che va sempre mantenuta accesa attraverso le preghiere; bisogna essere perseveranti e costanti, consapevoli che le tentazioni sono sempre in agguato e quando si cade nel peccato, bisogna avere la forza di rialzarsi, di riconoscere i propri errori, di domandare perdono a Dio, che non aspetta altro dall' intera umanita', e di risentire di nuovo nel proprio cuore la potenza del suo amore e della sua infinita misericordia. Dio ama tutti, pure l' essere piu' malvagio di questa terra e non attende altro che il suo pentimento( sempre se lo desidera dal piu' profondo del cuore), perche' lo ama e lo vuole con se' nella vera vita che ci aspetta, quella dell' eterna felicita' con Lui. Gesu' ci vuole tutti salvi, nessuno escluso, e farebbe qualsiasi cosa pur di salvarci, ma dobbiamo volerlo.

Vabbe' mi sono dilungata anche troppo. Ho solo voluto condividere con voi, parte dell' esperienza che ha portato alla mia conversione. Si tratta ovviamente solo della mia esperienza. Questo per farvi capire che spesso se per voi che diciamo "siete all' esterno" certe cose sembrano assurde e prive di senso, per me che ho fede rappresentano tutta la verita'.
 
Top
MattyRibasDaCunha
view post Posted on 21/8/2011, 22:55     +2   +1   -1




Ma cosa ci fanno con i soldi se con loro hanno Dio? :prete :
 
Top
MrKrinkle
view post Posted on 21/8/2011, 23:13     +1   +1   -1




^E come' "i soldi non fanno la differenza" però... :ghgh:

CITAZIONE (TerryTerry @ 21/8/2011, 23:38) 
Ma giustamente, per me che ho una grandissima fede , guardo le cose sotto altri aspetti. La fede non si puo' spiegare , e' un qualcosa che sorge in te all' improvviso. Per esperienza personale, ve lo dico con molta sincerita', quando non avevo fede, molti dei vostri pensieri mi erano comuni, soprattutto l' astio verso i sacerdoti, i sacramenti , le ricchezze della Chiesa. Reputavo ingiusto ad esempio che certe persone avevano avuto dalla vita tutto, praticamente tutto ed altre no, mi lamentavo sempre, ero sempre scontenta, sebbene nulla mi mancasse( ma questo lo capisci solo dopo). Poi mi e' successo qualcosa che mi ha spinto a cambiare, ma non si tratta concretamente ne' di un evento positivo ne' negativo , e' una cosa che e' successa punto e basta e non riesco, volendo a spiegarla a parole. Fatto sta che nel momento piu' difficile della mia vita, mi sono ritrovata tra le mani, tramite una persona di famiglia, una corona del Rosario, . Si trattava della stessa persona che deridevo ogni giorno, quando la vedevo recitare quelle decine di Ave Maria... fino ad allora conoscevo appena qualcosa di Gesu' insegnatami al catechismo e sapevo solo che la Madonna era sua Madre... mai avrei immaginato il ruolo fondamentale di questa donna nella storia del cristianesimo... molto svogliatamente, cominciai a recitare anche io per la prima volta quella preghiera( infatti non avevo mai recitato assolutamente un rosario fino a quel momento in vita mia e nemmeno sapevo come si facesse) e man mano sentivo una carica interiore pazzesca, un trasporto incredibile che aumentava ogni giorno sempre di piu'... e' stato non so descriverlo, una specie di lampo interiore, come una scintilla, un qualcosa che mi ha fatto capire che quando ci sono delle cose piu' grandi di noi, possiamo solo affidarci a chi puo' risolverle. Con la forza delle fede che cresceva sempre di piu', ogni giorno, ho cominciato anzitutto ad informarmi. A studiare, a capire. Cercavo qualcosa che andase oltre i semplici dieci comandamenti e le preghiere che ti insegnavano al catechismo.Cercavo qualcosa che non si limitasse a delle semplici nozioni a dei precetti o quant' altro. Dovevo capire chi era Dio, cosa si aspettasse da me, perche' aveva mandato Suo figlio su questa terra a soffrire in quella maniera e soprattutto perche' l' umanita' doveva essere salvata da quel qualcosa che si definisce peccato. La preghiera quotidiana, mi ha dato la forza di entrare dopo svariati anni in una Chiesa a sentire quelle letture, quelle parole che un tempo trovavo cosi' noiose e prive di senso, e che improvvisamente avevano un senso, un grande significato e davano un forte messaggio. Immaginate come se una persona analfabeta, improvvisamente si ritrovasse a sapere tutto. Le prime settimane di conversione sono state le piu' intense, sentire dentro te un amore fortissimo per tutto il creato, per tutto il genere umano, per tutte le creature e i sentimenti di astio, antipatia, rancore, rabbia, odio nemmeno sapevo piu' cosa fossero. E sentivi dentro una pace interiore che non si puo' descrivere a parole. Poi, la fede va curata ogni giorno, e' una fiamma che va sempre mantenuta accesa attraverso le preghiere; bisogna essere perseveranti e costanti, consapevoli che le tentazioni sono sempre in agguato e quando si cade nel peccato, bisogna avere la forza di rialzarsi, di riconoscere i propri errori, di domandare perdono a Dio, che non aspetta altro dall' intera umanita', e di risentire di nuovo nel proprio cuore la potenza del suo amore e della sua infinita misericordia. Dio ama tutti, pure l' essere piu' malvagio di questa terra e non attende altro che il suo pentimento( sempre se lo desidera dal piu' profondo del cuore), perche' lo ama e lo vuole con se' nella vera vita che ci aspetta, quella dell' eterna felicita' con Lui. Gesu' ci vuole tutti salvi, nessuno escluso, e farebbe qualsiasi cosa pur di salvarci, ma dobbiamo volerlo.

Vabbe' mi sono dilungata anche troppo. Ho solo voluto condividere con voi, parte dell' esperienza che ha portato alla mia conversione. Si tratta ovviamente solo della mia esperienza. Questo per farvi capire che spesso se per voi che diciamo "siete all' esterno" certe cose sembrano assurde e prive di senso, per me che ho fede rappresentano tutta la verita'.

E col fatto che all'interno del Vaticano ci siano stupri (sui minori specie) conti strani, rigiro di denaro rubato, scambi di voti in cambio di agevolazioni, angherie soprusi, assasini di massa, razzismo, con la scoperta nella fede in Dio e in Gesù e il suo messaggio, cosa c'entra?
Perché poi prendere per buono il "Pietro su questa pietra etc etc" e non il "vivi in povertà?
 
Top
TerryTerry
view post Posted on 22/8/2011, 01:07     +1   -1




CITAZIONE (MrKrinkle @ 22/8/2011, 00:13) 
E col fatto che all'interno del Vaticano ci siano stupri (sui minori specie) conti strani, rigiro di denaro rubato, scambi di voti in cambio di agevolazioni, angherie soprusi, assasini di massa, razzismo, con la scoperta nella fede in Dio e in Gesù e il suo messaggio, cosa c'entra?
Perché poi prendere per buono il "Pietro su questa pietra etc etc" e non il "vivi in povertà?

Te lo ripeto, non sono nessuno per giudicare le malefatte altrui, nemmeno se fossero sacerdoti che in ogni caso dovranno rendere conto a Dio del loro operato, proprio come tutti gli uomini. La mia fede mi dice di non giudicare e condannare nessuno. Ora potete stare per ore a parlarmi delle malefatte della Chiesa, ma la fede e' altra cosa, nulla la scalfisce... nulla.
 
Top
MrKrinkle
view post Posted on 22/8/2011, 19:29     +1   -1




^Sei migliore delle gerarchie ecclesiastiche, che a differenza tua si permettono e come di giudicare gli altri. Quando proprio non cercano smaccatamente di imporre la propria morale.
 
Top
TerryTerry
view post Posted on 22/8/2011, 20:25     +1   -1




CITAZIONE (MrKrinkle @ 22/8/2011, 20:29) 
^Sei migliore delle gerarchie ecclesiastiche, che a differenza tua si permettono e come di giudicare gli altri. Quando proprio non cercano smaccatamente di imporre la propria morale.

Io non sono migliore di nessuno. E' un errore anche solo pensarlo, perche' significa porsi al di sopra di qualcuno ed essere superbi. La morale e' praticamente impossibile da imporre. Se anche qualcuno ti puntasse una pistola contro, non potrebbe farlo. La Chiesa e' chiamata a diffondere il vangelo e dunque quelle che sono le regole che Dio ha dato all' uomo per conquistarsi la vita eterna. Prendiamo ad esempio un tema spinoso come quello dell' aborto. Se Dio ha dato nella Bibbia a Mose' il comandamento di "Non uccidere" e ogni giorno nel mondo vengono troncate migliaia di vite, capirai che la Chiesa non puo' girare la faccia o restare indifferente, ma non e' vero che giudica, semplicemente dice la sua( cioe' trasmette quello che Dio ha comandato attraverso il comandamento), ossia che l' aborto e' omicidio. Ora chiaramente e' rimesso tutto alla libera scelta dell' uomo che tanto puo' accogliere il messaggio che danno i sacerdoti in merito, tanto puo' respingerlo. Ma non e' che il sacerdote scende con la pistola e ti impone la sua morale, non puo' farlo nemmeno volendo, primo perche', ti ripeto e' impossibile imporre la morale, secondo perche' Dio stesso ha donato all' uomo il libero arbitrio. Ma la Chiesa deve rinnovare ogni giorno i comandamenti di Dio, ha il dovere di farlo( ecco uno dei significati della santa messa)... altrimenti resterebbero chiusi li', in un libro che probabilmente, sarebbe gia' stato dimenticato da moltissimi secoli. In ogni caso, la scelta e' sempre e solo dell' uomo.
 
Top
AlphaMale85
view post Posted on 7/9/2011, 10:33     +1   -1




quella pagina ha raggiunto 141.776

incredibile....

 
Top
SwifferMW
view post Posted on 12/10/2011, 21:13     +1   -1




Troppi privilegi!
La storia in Italia è sempre stata questa!
Prima ancora che ci fosse uno stato unico e mussolini firmasse i patti lateranensi, la Chiesa ha sempre governato l'Italia e questo è un male!
Una cosa è la fede e la religione (cose per cui ho tantissimo rispetto), un'altra è la politica!
Che si possano dare degli aiuti per le missioni caritatevoli dentro e fuori lo stato è un conto, come va bene che lo stato si occupi della manutenzione di tutte le cose che hanno un valore storico artistico e culturale, ma almeno l'ici potrebbero pagarla!
 
Top
MrKrinkle
view post Posted on 14/10/2011, 13:09     +1   -1




Tanto per far 2 conti...

Tasse, i “santissimi” privilegi del Vaticano Alberghi, bus e turismo religioso: le attività della Santa Sede esentasse costano allo Stato fino a 3 miliardi l'anno. La denuncia dei Radicali: "Non vogliamo l'ici per le chiese, ma se vogliono fare gli imprenditori allora paghino le imposte come tutti" Alberghi di lusso con terrazze sulla Capitale, società che organizzano viaggi per i turisti della fede, scuole e ospedali. Tutto esentasse o quasi, grazie ai privilegi di cui gode il Vaticano. La denuncia del segretario dei Radicali italiani, Mario Staderini è chiara: con qualche ritocco alle esenzioni della Chiesa cattolica, lo Stato potrebbe risparmiare fino a 3 miliardi l’anno. Nel mirino del partito radicale, Ici, Ires e 8 x mille.

La legge istitutiva dell’Ici aveva previsto precise esenzioni per gli immobili destinati al culto e ad usi “meritevoli” (come le attività assistenziali, didattiche o ricreative). Nel 2004, la Cassazione ha dovuto precisare che tale dispensa poteva essere applicata solo fino a quando nell’immobile fosse esercitata in via esclusiva una delle attività “meritevoli”. Nel 2007 fu bocciato un emendamento socialista che proponeva di abbattere l’Ici per gli immobili della Chiesa adibiti a scopi commerciali e grazie a un provvedimento del governo di centrosinistra, adesso basta che non siano “esclusivamente dedicati” al commercio. Quindi sono ancora migliaia gli istituti religiosi in Italia che non pagano questa tassa, convertiti in veri e propri alberghi. E non solo. Basta un chiostro dedicato alla preghiera e qualsiasi immobile o attività può dirsi salvo dalla tassa. A pagare, secondo l’Associazione nazionale dei comuni italiani, sono meno del 10 per cento di chi dovrebbe farlo, con un danno erariale di circa 500 milioni l’anno. Il caso che ha fatto più volte parlare è il convento delle suore brigidine, nella storica cornice di piazza Farnese a Roma, diventato uno degli hotel tra i più gettonati dai turisti stranieri. “Per non parlare dell’incompiuto del Bernini a Trastevere – racconta Staderini – dato in concessione a una catena alberghiera che l’ha trasformato in una residenza 4 stelle, Villa Donna Camilla Savelli”.

Tra i privilegi a cui il Vaticano non rinuncia e che i radicali contestano c’è anche l’abbattimento dell’Ires del 50 per cento nei confronti degli enti di assistenza e beneficenza. Per arrivare al contributo dell’8 x mille del gettito Irpef dei cittadini, che supera i 900 milioni l’anno, e viene usato per il sostentamento dei sacerdoti, per interventi caritativi in Italia e nel terzo mondo, per le iniziative nelle diocesi e la nuova edilizia di culto.

“Noi non pretendiamo di rimettere l’Ici sulle chiese – spiega ancora Staderini – ma almeno sulle attività commerciali. Lo Stato, in un momento di crisi come questo potrebbe risparmiare fino a 3 miliardi l’anno e il Vaticano pagare con i profitti ricavati dalle attività come tutti gli altri imprenditori”.

Il turismo religioso viene valutato dai radicali un giro d’affari da 4,5 miliardi euro l’anno solo in Italia (e considerando esclusivamente i servizi di carattere ricettivo e di trasporto). Sono 35 i milioni di turisti che ogni anno partecipano ad attività di turismo di carattere religioso nel nostro paese, il 30 per cento dei quali viene dall’estero, impegnando 120.000 camere, pari al 15 per cento della capacità ricettiva nazionale. In Italia ci sono oltre 200 mila i posti letto gestiti da enti religiosi, per un totale di 3.300 indirizzi, con circa 55 milioni di presenze ogni anno.

Ma gli alberghi non sono l’unica fonte d’introito da turismo per la Chiesa cattolica. L’Opera romana pellegrinaggi, “un’attività del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede, alle dirette dipendenze del Cardinale Vicario del Papa”, come si legge nel sito di presentazione, organizza da 75 anni tour per i pellegrini da e per tutto il mondo. Quasi esentasse, nonostante una sede in pieno centro a Roma, in via dei Cestari, e i 7 pullman gialli a due piani che imperversano nelle vie della Capitale, alla cifra di 18 euro a passeggero, noti alle cronache per la denuncia da parte dei lavoratori che venivano pagati in nero.

Il meccanismo, raccontato da Valeria Pireddu, una hostess dei bus di “Roma cristiana” al programma Le Iene, era semplice: lei prendeva un euro su ogni biglietto venduto, quindi non era assunta dal gruppo ma in pratica una libera volontaria. In teoria, invece, avrebbe dovuto emettere fattura anche per i 30-40 euro al giorno guadagnati. Che le avrebbero permesso trasparenza, contributi, ferie, maternità. Naturalmente non compresi nel lavoro che le era stato affidato.

“L’appiglio di Opr alla deroga derivante dai Patti Lateranensi relativa al servizio di trasporto è palesemente non corretto – conclude Staderini – in primo luogo perche le garanzie previste dalla citata legge fanno riferimento ai soggetti che si recano nella Città del Vaticano per finalità religiose, mentre non comprendono le attività di carattere commerciale quale il servizio di trasporto di linea turistica Roma Cristiana. Poi perché il servizio opera sul territorio della città di Roma e solo incidentalmente lambisce il Vaticano, al pari delle altre linee di bus a due piani, di cui ripercorre i percorsi e le fermate”.
Il fatto quotidiano.it
 
Top
AlphaMale85
view post Posted on 14/10/2011, 16:15     +1   -1




L'Italia è un paese laico (sempre di piu').... non ha senso dare privilegi alla chiesa cristiana...a quel punto bisognerebbe darli anche alle comunità musulmana, indu' ecc..... ma resta comunque un non sense ..... vallo a dire ai cattolici o.O mentre si lamentano di Berlusconi e del governo e della crisi dicono "assolutamente non toccate la chiesa, quei poverini"

P.s. nella mia zona è arrivato un nuovo vescovo... il vecchio si dice se ne sia andato in Brasile forse a sfogare la sua natura primitiva che non ha potuto sfogare negli anni della professione....(forse :|: ) :imb: magari prende esempio da Berlusconi, qualche Ruby di la qualche Ruby di qua...
 
Top
MrKrinkle
view post Posted on 14/10/2011, 16:25     +1   -1




^Concordo sulla prima parte, sennò fondo una mia religione anch'io, che sò, la posso chiamare Gaepinesimo, e pretendere di non pagare più un cazzo di tasse ed anzi avere l'aiuto dello Stato.
 
Top
AlphaMale85
view post Posted on 14/10/2011, 16:35     +1   +1   -1




Basterebbe togliere privilegi del genere, mettere una istituzione seria per sorvegliare l'evasione fiscale, dare l'esempio riducendo privilegi e stipendi ai parlamentare e l'Italia in pochi anni sanerebbe il bilancio e tornerebbe a splendere.

Di evasione fiscale l'Italia perde miliardi su miliardi ogni anno.

Dare l'esempio partendo dai politici a finire alla chiesa. Ma la gente si è stancato, si sta svegliando, e osserviamo tutti cosa sta succedendo nel mondo.
 
Top
TerryTerry
view post Posted on 14/10/2011, 21:22     +1   -1




Ma quali privilegi e ICI? La Chiesa le tasse le paga! Sei non sei anche tu una pecora, leggi il documento e INFORMATI! 21 agosto 2011

Gira su FB un messaggio da "far girare", tipo quelli del cancro, del tumore, o del FB a pagamento. Il trend è sempre quello: scrivere una buffonata buonista e puntare sulla stupidità della gente che condivide. E funziona sempre. Adesso è in voga, in momenti di crisi economica, questo qui: "IL VATICANO NON PAGA ICI, IRPEF, IRES, TASSE IMMOBILIARI E DOGANALI, MA NEANCHE GAS, ACQUA E FOGNE. E' TUTTO A CARICO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI. Possiede quasi il 30% del patrimonio immobiliare Italiano e con l'8 per mille toglie quasi 1 Miliardo di Euro all'anno all'Italia. Tassare la Chiesa e i suoi possedimenti in Italia é giusto per gli Italiani. SE CONDIVIDI COPIA E INCOLLA SULLA TUA BACHECA".

Come se non bastasse, è nata poi la pagina “Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria” (Vaticano sarebbe un vocativo e dunque richiederebbe una virgola, ma vabbeh…), pagina che cresce di centinaia di fan al secondo, e che sta facendo parlare giornali e telegiornali.

Intanto, non bisogna essere delle cime per capire che il "Vaticano" è uno Stato sovrano e ovviamente non paga l'ICI degli immobili che si trovano nel suo territorio. Sarebbe già bastato questo errore che denota ignoranza mostruosa per farci dubitare del resto contenuto, ma cerchiamo di essere buoni e comprendere che l'autore del messaggio voleva scrivere "Chiesa Italiana" e non "Vaticano". Già le prime due parole del messaggio sono sbagliate: questo può farci capire molto.

Ma non finisce qui, perchè nella popolarissima pagina prima si diceva che il Vaticano possedeva il 20% del patrimonio immobiliare italiano, poi in qualche ora è salito al 30%, ora -udite udite- circola il messaggio che la Chiesa detiene il 22% del patrimonio immobiliare mondiale! Fra poco arriveranno a dire che Bin Laden è nascosto in Vaticano...

Qui di seguito alcune informazioni, con sottostanti fonti, utili per entrare un pò dentro alle cose con la dignità di esseri pensanti e non come pecoroni "copianti". Spero che qualcuno lo legga. Ma in media, chi condivide questo genere di messaggi, non sa leggere più dei 420 caratteri imposti da Facebook. Non è dignitoso bere bene a tutte le sciocchezze che ci vengono propinate, così come dei soggetti in coma, incapaci di rispondere o reagire. Ebbene, se rientrate nella categoria di chi, in quella circostanza, non ha saputo rispondere alcunché (se non, con malcelato imbarazzo, che la Chiesa è fatta di peccatori), vediamo di approfondire i termini della questione.

1) Questione ICI

Partiamo con il primo problema, peraltro recentemente tornato a galla dopo la decisione della Commissione europea di riaprire la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia su questo punto.

Una premessa, a scanso di equivoci: la CEI e il Vaticano non sono la stessa cosa.

Con un po’ della vostra pazienza (vi assicuro che ne vale la pena) proviamo a capire come stanno le cose.

LA LEGGE - Nel 1992 lo Stato italiano ha istituito l’ICI, l’imposta comunale sugli immobili. Nello stesso intervento normativo (decreto legislativo n. 504/1992), dicono in giro, sono state previste delle esenzioni “alla Chiesa cattolica”. E’ un errore (che si continua a dir in buona o in mala fede), perché l’esenzione in questione ha riguardato tutti gli immobili utilizzati da un “ente non commerciale” e destinati “esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive”. Qualsiasi ente non commerciale che rientra in questa categoria gode dell’esenzione, non importa se sia gestito da laici o religiosi, dallo Stato o dalla Chiesa! Evidente ed apprezzabile la finalità delle esenzioni: lo Stato ha voluto agevolare tutti quei soggetti che svolgono attività sociale secondo criteri di “no profit”.

Si dirà: la Chiesa possiede anche ospedali, scuole, università. Ebbene, carissimi signori: su tutti questi immobili, che sono enti commerciali, la CHIESA PAGA E VERSA CONTRIBUTI ALLO STATO COME TUTTI GLI ALTRI! Ficchiamocelo bene in testa, e impariamo a sbugiardare quanti vengono maliziosamente a rivolgerci queste menzogne. (cfr. c. 2-bis dell’art. 7 del D.L.. n. 203/2005, come riformulato dall’art. 39 del D.L. 223/2006).

- “Gli alberghi sono esenti”

E’ l’ennesima falsità: gli alberghi, anche se di enti ecclesiastici, non sono esenti e devono pagare l’imposta. Ad essere esenti sono, piuttosto, gli immobili destinati alle attività “ricettive”, che è ben altra cosa. Si tratta di immobili nei quali si svolgono attività di “ricettività complementare o secondaria”. In pratica, le norme nazionali e regionali distinguono fra ricettività sociale e turistico-sociale:

La prima comprende soluzioni abitative che rispondono a bisogni di carattere sociale, come per esempio pensionati per studenti fuori sede oppure luoghi di accoglienza per i parenti di malati ricoverati in strutture sanitarie distanti dalla propria residenza.
La seconda risponde a bisogni diversi da quelli a cui sono destinate le strutture alberghiere: si tratta di case per

- “Basta una cappellina per ottenere l’esenzione”

Questa è più simpatica che ridicola. È del tutto falso che una piccola cappella posta all’interno di un hotel di proprietà di religiosi renda l’intero immobile esente dall’ICI, in base al fatto che così si salvaguarderebbe la clausola dell’attività di natura “non esclusivamente commerciale”. È vero esattamente l’opposto: dal momento che la norma subordina l’esenzione alla condizione che l’intero immobile sia destinato a una delle attività elencate e considerato che – come abbiamo visto sopra – l’attività alberghiera non è tra queste, in tal caso l’intero immobile dovrebbe essere assoggettato all’imposta, persino la cappellina che, autonomamente considerata, avrebbe invece diritto all’esenzione.

- “Ma io conosco personalmente casi in cui quello che dici non viene applicato”.


Chi sbaglia, fosse anche membro della Chiesa cattolica, è tenuto a pagare, come qualsiasi altro cittadino che infrange la legge. Ciò non significa, tuttavia, che la legge sia per ciò solo sbagliata, non vi pare?

- "Persino l'Europa ci sta sanzionando"

L'Europa ha aperto due procedure d’infrazione e in entrambi i casi ha deciso per l'archiviazione.

Riassumendo: il problema dell’esenzione dell’ICI alla Chiesa cattolica non è altro che un pretesto per attaccare quest’ultima ed è portato avanti con un accecamento pari solo all’odio per chi da due millenni proclama incessantemente Gesù Cristo al mondo intero. Basti pensare che, se venisse davvero meno l’esenzione per questi immobili perché ritenuta “aiuto di Stato”, si aprirebbe la strada all’abolizione di tutte le agevolazioni previste per gli enti non lucrativi, a partire dal trattamento riservato alle Onlus. Va chiarito che la Chiesa, se usufruisce di determinate agevolazioni (esenzioni o esclusioni), lo fa in maniera identica alle altre confessioni religiose e agli altri enti non commerciali: non ha uno status "preferenziale" che la differenzi dalle une o dagli altri.

Le esenzioni Ici (tutte) nascono con la legge istitutiva dell'imposta (non sono un privilegio successivo accordato in seguito a presunte pressioni). Il decreto legislativo 504/1992, infatti, prevede una serie di esenzioni: volendo semplificare, si tratta degli immobili appartenenti allo Stato e agli altri enti pubblici, dei fabbricati appartenenti a Stati esteri, dei fabbricati destinati all'esercizio del culto, dei fabbricati appartenenti a enti non commerciali e destinati a particolari finalità ritenute meritevoli di tutela da parte del legislatore.

2) 8xMILLE - IRPEF

Con il conseguimento dell’Unità e la successiva Porta Pia, lo Stato Italiano strappò via con la forza e con le armitutti i territori dello Stato Pontificio che essa aveva governato per oltre 1500 anni. Oltre alla totale scomparsa dei territori, la Chiesa perse anche la possibilità di sviluppare una politica autonoma, dunque di costruire una “societas christiana” formata in base alla dottrina sociale della Chiesa. Come se non bastasse, alla Chiesa venne strappato la quasi totalità del patrimonio immobiliare che possedeva. Da un giorno all’altro decine di migliaia di scuole, università, palazzi governativi, monasteri, conventi, abbazie, edifici collegati al culto, residenze, ville, vennero automaticamente incamerati dalla nuova Italia anticlericale su tutto il territorio, dagli Appennini alle Sicilie. Per renderci conto delle dimensioni del fenomeno basta guardare alla situazione di Roma: i principali organi del Governo e della Repubblica (Quirinale, Parlamento di Montecitorio, Palazzo Madama del Senato, Palazzo della Corte Costituzionale, ecc ecc) hanno sede in antichi palazzi papali che ancora oggi recano croci, campanili, statue papali, madonne, cristi ecc. Insomma, lo Stato italiano fece la parte del leone e, con la prepotenza delle armi, sottrasse tutto quanto non gli apparteneva. Per le vicende politiche appena accennate ci furono lunghi decenni di astio fra Stato e Chiesa durante il periodo chiamato Questione romana: si trattava di indennizzare la Chiesa dei danni arrecati e di stabilire i rapporti tra lo stato nascente e quello sconfitto.

Con i Patti Lateranensi del 1929, che codificavano i rapporti tra Stato italiano e Chiesa cattolica, lo Stato si impegnava a pagare direttamente lo stipendio al clero cattolico tramite il meccanismo della Congrua. Tale meccanismo si fondava sul riconoscimento del pregiudizio economico subito dai cattolici a causa delle molteplici confische di beni ecclesiastici nel corso del secolo XIX, fra cui in particolare le leggi Siccardi del 1850, le leggi Rattazzi del 1854 e 1855, quelle che istituirono l'eversione dell'asse ecclesiastico del periodo 1866-1867 e l'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia nel 1870 a seguito della breccia di Porta Pia. Come ebbe a dire il Ministro mussoliniano De Vecchi (sebbene noto anticlericale): “quello che l’Italia si apprestava a concedere alla Chiesa era meno che una briciola di quanto gli era stato sottratto”.

Nel 1948 la Costituzione repubblicana introdusse, con l'articolo 3, l'uguaglianza degli individui, a prescindere anche dalla religione, con la conseguente abolizione de facto della religione di Stato in Italia, cui si giunse ufficialmente solo con la revisione dei Patti Lateranensi del 1984 (protocollo addizionale, punto 1) e con la sentenza 203/1989 della Corte costituzionale, che sancisce che la laicità è il principio supremo dello Stato. Con la firma del nuovo concordato (18 febbraio 1984) tra l'allora Presidente del Consiglio italiano Bettino Craxi e il Segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli si stabilì che il sostegno dello Stato alla Chiesa avvenisse nel quadro della devoluzione di una frazione del gettito totale IRPEF (l'otto per mille, appunto) da parte dello Stato alla Chiesa cattolica e alle altre confessioni (per scopi religiosi o caritativi) o allo Stato stesso (per scopi sociali o assistenziali), in base alle opzioni espresse dai contribuenti sulla dichiarazione dei redditi. Insomma: l’8x1000 è una cosa sacrosanta, che non può essere toccata: dopo che lo Stato ha privato alla Chiesa dei beni che le avrebbero permesso di vivere autonomamente, ha istituito (democraticamente, e lo ha fatto anche per tutte le altre confessioni religiose) un modo per cu ai cittadini è lasciata la possibilità di versare l’8x1000 del gettito IRPEF per sostentarla. L’8xmille cura il sostentamento dei sacerdoti, esigenze di culto della popolazione, conservazione dei beni culturali ecclesiastici, interventi caritativi in Italia e nei Paesi del terzo mondo .

Negli anni successivi lo Stato italiano ha firmato intese analoghe anche con altre confessioni: nel 1986 con le Assemblee di Dio, con gli Avventisti nel 1993 con l'Unione delle Chiese metodiste e valdesi e con i Luterani, nel 1996 con le Comunità ebraiche e ratificò una modifica all'intesa con gli Avventisti. Ad oggi sono sei le confessioni religiose che possono ricevere l'otto per mille. I Battisti hanno firmato un'intesa con lo stato nel 1993, ma rifiutano di ricevere l'otto per mille. Il 4 aprile 2007 la Presidenza del Consiglio ha firmato il concordato con l'Unione Buddista Italiana (UBI), l'Unione Induista Italiana, la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova, la Chiesa dei Santi degli ultimi giorni (mormoni), la Chiesa Apostolica in Italia, la Arcidiocesi ortodossa d'Italia; nella stessa data ha anche firmato la modifica delle intese con la Tavola Valdese e con l'Unione delle Chiese cristiane avventiste del Settimo Giorno.

Dunque, tutte le confessioni religiose si avvantaggiano di questa formula, persino le associazioni laiche per gli scopi più vari, e ciascuno è libero di avvantaggiare l’ente che ritiene più opportuno. Non si riesce a capire cos’è che la Chiesa “rubi” allo Stato, dato che si tratta di assegnazioni volontarie. Si proccupi piuttosto lo Stato di capire perchè i cittadini non devolvono ad esso l'8xmille.

CRITICHE AL MECCANISMO DELL’8X1000


L'aspetto più controverso dell'8 per mille è la ripartizione delle scelte inespresse. Tale ripartizione è attualmente effettuata secondo un criterio proporzionale rispetto alle scelte espresse. Ora è accaduto che solo il 39,62% dei contribuenti esprimesse una scelta, di cui a versare per la Chiesa Cattolica è stato circa il 34% della popolazione, mentre la parte restante (4% circa) ha firmato per lo più lo Stato e alla Tavola Valdese. Il restante 60,38% dei contribuenti non ha espresso alcuna scelta e, secondo la legge, il loro gettito IRPEF va ripartito secondo un criterio proporzionale rispetto alle scelte espresse. In virtù di questo meccanismo, nonostante solo il 35,24% degli aventi diritto avesse destinato nel 2000 il proprio contributo alla Chiesa cattolica, essa ha usufruito dell'87.25% dell'intero gettito dell'8 per mille. Scandalo? In parte (forse), ma la Chiesa non ha alcuna colpa, e il perché è semplice. Possiamo lamentarci di quanto vogliamo, eppure questo sistema è quello di ogni elezione democratica. Alle votazioni della Camera e del Senato in genere va solo il 70-75% degli elettori, eppure vengono assegnati il 100 per 100 dei seggi, in proporzione delle scelte fatte nel voto. E’ una “truffa”? Negli Stati Uniti i presidenti dei singoli Stati e anche il Presidente federale vengono eletti quasi sempre con i voti di poco più della metà di circa il 60% degli elettori, quindi da poco più del 30% dei cittadini. E’ una truffa? Lo Stato italiano con decisione democratica del Parlamento ha deciso che anche – anche! – nel caso dell’8 per mille valga il principio della destinazione in proporzione alle scelte effettuate. O è truffaldino tutto il sistema democratico in quanto democratico? Ammettiamo che un 30% dei cittadini firmi per la Chiesa e un 30% per lo Stato. Delle scelte inespresse entrambi prenderebbero in misura eguale quanto dalla legge è stabilito. Se alla Chiesa si destinasse meno del 34%, è ovvio che prenderebbe ancor di meno. Se al posto della Chiesa, la maggior parte dei soldi venissero destinati ad un ente di ricerca scientifica, allora sarebbe quest’ultimo a far la parte del leone. Non c’è alcun meccanismo di preferenza. Semmai, va detto, è colpa di quei cittadini che non esprimono alcuna preferenza. Se tutti i cittadini esprimessero una loro preferenza, il problema non si porrebbe. Lo Stato non ha fatto altro che elaborare un democratico meccanismo senza il quale sarebbe stato difficile stabilire a chi avrebbero dovuto beneficiare le scelte inespresse.

3) SCONTO IRES

Un analogo discorso può essere fatto a proposito della riduzione dell’Ires (l’imposta sui redditi delle persone giuridiche): si tratta di un’agevolazione che riguarda molti enti non profit; l’articolo 6 del D.P.R. 601 del 1973 la prevede infatti, oltre che per gli enti ecclesiastici, per:

1) gli enti di assistenza sociale, le società di mutuo soccorso, gli enti ospedalieri, gli enti di assistenza e beneficenza;

2) gli istituti di istruzione e gli istituti di studio e sperimentazione di interesse generale che non hanno fine di lucro, i corpi scientifici, le accademie, le fondazioni e associazioni storiche, letterarie, scientifiche, di esperienze e ricerche aventi scopi esclusivamente culturali.

3) gli istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, e loro consorzi. Hanno inoltre diritto all’aliquota agevolata anche le ex Ipab, come prevede l’art. 4, comma 2 del D.Lgs. 207 del 2001.

Si può notare che si tratta di soggetti caratterizzati dalla rilevanza sociale delle loro attività in favore della collettività, circostanza che giustifica, anche sotto il profilo costituzionale, la previsione di agevolazioni fiscali. Vale il discorso per l’ICI: non riguarda la Chiesa in sé, ma tutti gli enti di natura non commerciale.

4) TASSE DOGANALI, ACQUA, GAS E FOGNE

E’ sottoposto, ad esenzione dall’aliquota di accisa il gas naturale destinato a particolare impieghi, come da elenco di cui alla Tabella A del D. Lgs. 26/10/1995 n. 504 – “Testo unico delle Accise”. Hanno diritto all’esenzione:

- Sedi e rappresentanti diplomatici e consolari;

- Organizzazioni internazionali;

- Forze Armate aderenti alla NATO;

- Forniture dello Stato della Città del Vaticano.

Va detta immediatamente una cosa: a dispetto di quanto facciano vigliaccamente credere gli anticlericali in rete, tutte le chiese in suolo italiano pagano, e senza EVADERE come molti italiani, acqua, gas, e fogne ma, prima di affrontare il resto del discorso, sarebbe opportuno ritornare a fare un passo indietro, riflettere senza paraocchi, con del buon senso e alla luce di quella storia maestra di vita che noi italiani siamo così disposti a dimenticare (o ad ignorare del tutto). Ebbene, carissimi signori, il Vaticano è uno Stato enclave. Enclave è un territorio interamente compreso all'interno di uno Stato, circondato del tutto. Ed è questa la chiave di lettura di tutta questa faccenda confusa ed imbrigliata. Ma andiamo per passi: si è forse questo Stato della Chiesa costituito ieri mattina per poi, non si sa per quali ragioni, esser mantenuto da un altro, in questo caso l’Italia? No. Lo Stato Pontificio esiste da qualche secolo successivo alla caduta dell’Impero d’Occidente e, con i suoi oltre 1500 anni di storia, è certo antichissimo e prestigioso, infinitamente più di quanto lo sia la neonata Italia di appena 150 anni (iniziati male e portati anche peggio, data la scarsa Unità e le forti pressioni scissioniste). Ebbene, questo Stato Pontificio, nel corso della sua storia, ha letteralmente costruito l’Italia centrale. Non è il caso di stare qui a parlare della straordinaria quantità di opere pubbliche (ospedali, ospizi, orfanotrofi, scuole, ponti, acquedotti ecc) che questo Stato del Papa ha regalato all’Italia. Non è il caso di Parlare che l’Università più grande d’Europa, la Sapienza, sia stata fondata da papa Bonifacio VIII (dopo Porta Pia espropriata con la forza), non è il caso di parlare che all’Alma Mater di Bologna, l’università più antica del Mondo (anche essa espropriata), ad aprire l'Istituto di Scienze fu proprio papa Benedetto XIV, che vi fece aprire le cattedre di matematica superiore, meccanica, fisica, algebra, ottica, chimica e idrometria, e lo arricchì con doni di materiali scientifico della propria biblioteca personale; non è il caso di parlare del fatto che l’Italia guadagni all’anno circa 8 mila miliardi di euro per il turismo. Si potrebbe dire: e questo che c’entra? C’entra cari, signori, c’entra: il patrimonio artistico italiano è costituito per il 95% dal patrimonio d’arte sacra che la Chiesa ha commissionato! Senza questa Chiesa, l’Italia non sarebbe la nazione al mondo più bella, quella che più può vantarsi di essere la regina delle arti, perché l’Italia ha avuto la fortuna di avere ben presente sul proprio suolo questa tanto odiatissima e disprezzata istituzione chiama Chiesa Cattolica.

Dati UNESCO alla mano, tutti i governi secolari della storia intera non eguagliano insieme ciò che da sola ha commissionato la Chiesa nel campo dell’arte. Ovunque è arrivato il Cattolicesimo, ivi c’è stata un’esplosione di mosaici e affreschi, di quadri e di fregi, di statue e colonne, di marmi, volte e vetrate dai mille colori; le terre si son riempite di quelle splendide cappelle, chiese, monasteri, abbazie, cattedrali e basiliche che ancora oggi nessun altro luogo delle nostre città può eguagliare in bellezza e prestigio. E non stupisca che sia Roma la città artisticamente più gloriosa del mondo, dopo che i Papi l’hanno trasformata in quel che Michelangelo definiva “il centro dell’Universo per un artista”. Anzi, a dirla tutta, se non ci fosse stato Papa Leone Magno lungo la strada a fermare di persona Attila che aveva intenzione di saccheggiare e distruggere Roma, quest'ultima neppure esisterebbe! Quando la smetteremo di essere ipocriti, per poi guardare in faccia la realtà e scoprire quanta eterna e impareggiabile ricchezza quella Chiesa oggi tanto odiata e offesa ha regalato all’Italia? Eppure non è per taluni ragioni che il Vaticano, non la Chiesa, non paga acqua, gas e fogne. Aggirando il fatto che Roma (escludendo qualche mezzo funzionante acquedotto di epoca romano-antica come la Cloaca Maxima) viva grazie ad importantissimi acquedotti pontifici come l’Acqua Paola, l’Acqua Felice, l’Acqua Pia Antica Marcia, il Peschiera-Capore, si ricordi che queste agevolazioni sono dovute alla semplice motivazione che la Chiesa di tutto fu spogliata con l’Unità d’Italia. Il fatto di pagare al Vaticano acqua, gas e fogne, non solo era ed è un dovere sacrosanto (condizione di cui fra l’altro godono anche ambasciate e particolari organismi per un semplice principi di “cortesia internazionale), ma è anche una necessità logica e politica in quanto il Vaticano è stato messo nelle condizioni di non riuscire ad essere del tutto autosufficiente dato che è stata l’Italia a ridurlo in un territorio tanto misero.

Smontate dunque le finte che accuse che voleva la Chiesa campare grazie ad una montagna di privilegi, e accertato che solo il Vaticano gode di qualche esenzione (come ogni altra ambasciata), siamo sicuri che il modo di risolvere la crisi e risollevare questo Paese sia staccare acqua e gas ad uno Stato di 10 metri quadrati? E' l’ennesima trovata disperata di un popolo che, invece di fare un minimo di autocritica e individuare realmente i problemi interni dell’Italia (diffusa immoralità, corruzione, delinquenza, evasione fiscale, sprechi e costi della politica ecc), inventa bufale infamanti e cerca di addebitare la crisi alla Chiesa.

libero.it
 
Top
60 replies since 20/8/2011, 13:16   891 views
  Share