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ilFigliodellaJuve
view post Posted on 3/7/2011, 22:26 by: ilFigliodellaJuve     +1   -1




Wimbledon - Il n. 1 del mondo è davvero Djokovic

Il serbo batte nettamente Nadal (6-4 6-1 1-6 6-3) nella finale di Wimbledon festeggiando nel migliore dei modi il raggiungimento della prima posiizone nel ranking mondiale. Per Djokovic si tratta del primo successo all'All England Club, mentre Rafa si arrende dopo una striscia di 20 vittorie

N. Djokovic b. R. Nadal 6-4 6-1 1-6 6-3
Djokovic è davvero il numero 1 del mondo. A Wimbledon è arrivata l’incoronazione definitiva per il serbo, il più forte del pianeta nel 2011, il più forte anche per la nuova classifica che uscirà domani. Più forte anche di Rafael Nadal, come aveva dimostrato già quattro volte nel 2011, però mai in uno Slam, mai sull’erba dei Championships, nel tempio del tennis.
1° set : 6-4 Djokovic - EQUILIBRIO SPEZZATO
Un primo set giocato sul filo dell’equilibrio, nel rispetto della regola dei servizi, si conclude quasi a sopresa nel decimo game. Nadal, fino a quel momento mai in crisi con la battuta - anche perché ben supportato dalla prima - sale 30-0, ma poi smarrisce d’improvviso le proprie certezze. Nole si prende parte del merito con due vincenti di diritto (uno lungolinea e l’altro incrociato); il resto è colpa di Nadal, costretto a servire la seconda, e tradito anche dal suo diritto mancino.
2° set: 6-1 Djokovic - SUPERIORITA’ SCHIACCIANTE
Ci si chiede a questo punto sei il maiorchino, già ferito, saprà assorbire il colpo senza farsi tornare in mente le già quattro scoppole subite in stagione dal prossimo numero 1 mondiale. Nole serve nel primo game, va sotto 15-30, e Nadal lo aiuta di nuovo: prima sbagliando un diritto, e poi mettendo fuori lo smah (non proprio semplice, a dire il vero). Nadal pagherà questi errori a caro prezzo. Subito dopo cederà il servizio, complice un maldestro tentativo di palla corta sulla quale Nole arriva benissimo, prendendolo poi in contropiede. Nadal appare quasi inerme di fronte a un avversario che incomincia davvero a dominare l’incontro.
Da questo momento in poi si assiste a una sorta di déjà-vu delle precedenti sfide stagionali, che in diversi momenti hanno visto emergere la chiara e disarmante superiorità del serbo, e al contempo l’incapacità di Nadal di far male con le solite micidiali armi che lo hanno reso invincibile per chiunque altro. Si gioca sull’erba, ma è come se fosse la terra rossa di Madrid e di Roma, o il cemento di Indian Wells e Miami.
3° set: 6-1 Nadal – PROVA D’ORGOGLIO
La prima palla break a favore di Nadal giunge nel secondo game del terzo parziale. Djokovic si concede una comprensibile pausa, ma l’attimo di distrazione è colto al volo dal campione in carica: 3-0. Finirà 6-1, con Djokovic costretto a cedere la battuta un’altra volta, prima di lasciare definitivamente via libera a Nadal, con la mente già rivolta al quarto set.
4° set: 6-3 Djokovic – LA CONSACRAZIONE
Il successo nel terzo set potrebbe rappresentare un punto di svolta per Nadal, o essere semplicemente il frutto dei demeriti di un Nole molto più falloso di prima. L’enigma non si risolve nei primi quattro game, perché si passa, in tutta rapidità, dalla palla break mancata da Nadal, al break conquistato da Djokovic, per poi finire con il controbreak agguantato dallo stesso spagnolo. Rafa deve più scontrarsi con un avversario non più così ingiocabile, ma nemmeno con il Nole incostante e privo di mordente del terzo set.

Djokovic dà sempre l'impressione di poter piazzare il colpo del ko, ma questa resta solo una senzazione, perché nella realtà non risulta più efficace come prima. Nadal ringrazia, e resta in corsa. Almeno fino al 4-3, quando Novak torna quello infallibile di prima, e le paure dei maiorchino si materializzano di nuovo nei colpi sbagliati da fondo dopo scambi prolungati. Per Nadal non ci sarà più nulla da fare. Non ci sarà un altro controbreak. A togliergli la gioia dell’11° Slam è stato campione che al momento è più forte di lui. Ad avverarsi è invece il sogno di Djokovic, perché il suo terzo Slam in bacheca è “quello preferito, quello che sognavo da bambino”. E il sogno è destinato a continuare.

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Fonte:Eurosport


Grandissimo Nole, non sarà stata la finale più bella della storia (l'assenza di Roger si sentiva), ma se bisogna scegliere tra il gioco piatto di Nadal e un minimo di inventiva di Nole, scelgo il secondo tutta la vita.
Il serbo ha battuto Nadal utilizzando le sue stesse armi (difesa fino alla morte) neutralizzando la sua arma migliore (dritto arrotato incrociato) e in più offrendo quelle poche soluzioni di classe che a Nadal mancano totalmente. Spero che lo spagnolo si renda conto che il suo gioco orrendo non lo porterà mai nell'Olimpo dei tennisti.

Comunque vedendo la finale, ho pensato che dopo il ritiro di Roger sarà molto difficile vedere belle partite di tennis con discese a rete e colpi di classe, ma ci dobbiamo accontentare di martellamenti da fondo campo. Speriamo almeno che Nole possa regalarci ancora un po' di classe.
 
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70 replies since 16/5/2011, 21:10   1215 views
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