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ilFigliodellaJuve
view post Posted on 2/7/2011, 18:21 by: ilFigliodellaJuve     +1   -1




Wimbledon - Vince l'erede di Martina, Petra Kvitova

La ceca, considerata l'erede della Navratilova, vince i Championships battendo in finale la russa Maria Sharapova, campionessa a Wimbledon nel 2004. 6-3, 6-4 è il risultato dei parziali a favore della campionessa 21enne


E' il 2004 quando una bella 17enne proveniente dalla Russia sorprende il circuito battendo in finale nel più antico e affascinante degli slam la più esperta Serena Williams che, insieme alla sorella Venus dominerà il decennio sull'erba verde dell'All England Club, e non solo lì. La giovane promessa del tennis che vince il suo primo slam in quel di Wimbledon risponde al nome di Maria Sharapova. E' il 2011 quando una timida 21enne originaria della Repubblica ceca arriva in finale ai Championships e se li aggiudica, battendo all'ultimo atto proprio la giovane campionessa di cui sopra. Si chiama Petra Kvitova, da molti considerata l'erede della grandissima Martina Navratilova che a Wimbledon ha trionfato nove volte. Corsi e ricorsi storici.
Come sette anni fa quando Wimbledon fu sorpreso dal vento siberiano, anche oggi un ciclone proveniente dalla Repubblica ceca investe Londra. Un passaggio di consegne? No, questo assolutamente, ma ipotizzare l'avvento di una nuova regina non pare così utopico. Maria Sharapova ha 24 anni, tre slam alle spalle e tanti anni di gioco nel circuito. Petra Kvitova di anni ne ha 21 ed è professionista dal 2006, anno in cui Masha, già vincitrice a Wimbledon, conquista il suo secondo slam, gli US Open. Eppure oggi in campo l'esperta è apparsa proprio la Kvitova e il 6-3, 6-4 con cui regola la siberiana ne è una dimostrazione. Il passivo poteva essere ben più pesante. Funzionava tutto a Petra oggi, dal servizio, al diritto con cui si aprie il campo, al rovescio con cui risponde senza tentennamenti. Lungolinea vincenti e una potenza devastante a condire una prestazione non perfetta ma oltremodo convincente e promettente. Quello che non è successo alla sua avversaria che soprattutto al servizio oggi è apparsa carente.
Ne è consapevole Masha che dopo aver vinto il sorteggio decide di rispondere, preferendo evitare di partire alla battuta, memore dei problemi incontrati con questo colpo negli ultimi match, basti solamente ricordare i 13 doppi falli commessi in semifinale contro Sabine Lisicki. E la scelta le dà ragione, perchè il primo game della partita se lo aggiudica la siberiana, strappando il servizio alla ceca che ancora deve ingranare. ma ci vuole poco perchè la Kvitova prenda confidenza con il centrale, nel secondo game, infatti, arriva il controbreak della 21enne nata a Bilovec che da quel momento non sbaglierà più nulla. Nel terzo game salva una palla break e nel sesto, avanti 3-2, approfitta di una Shrapova particolarmente fallosa per strapparle il servizio e non restiuirglielo più. Si chiude 6-3 a favore della ceca il primo parziale, ma in tanti si aspettano la reazione di Masha.
Dopo la semifinale contro la Azarenka dove la ceca ha vinto il primo set, cedendo il secondo, c'è chi si ritiene che la Kvitova molli il colpo. Ma così non è. La solidità non le manca e ad inizio frazione strappa immediatamente il servizio alla Sharapova involandosi sul 2-0. L'allungo, però, non le riesce, perchè nel quarto game subisce il ritorno dell'avversaria. Dal 2-2 l'incontro è tutto all'insegna del break e del controbreak, con la ceca che brekka e la siberiana che la rincorre agganciandola, ma solamente fino al settimo game. Sul 3-3 Masha perde nuovamente il servizio, ma non lo recupererà più. Avanti 5-4 la Kvitova va a servire per il match. Ci si attenderebbe qualche tentennamento, una sindrome del braccino che, però, non avviene. Come una giocatrice navigata si porta sul 40-0 e si procura tre match point. Ne basta solo uno alla ceca per chiudere i giochi e lo fa nel migliore dei modi, con un ace su cui c'è poco da dire e da rispondere.
Petra Kvitova è la nuova regina di Wimbledon, la ceca che è cresciuta con il mito di Martina Navratilova, porta a casa il suo primo slam e il quarto torneo stagionale dopo Brisbane, Parigi e Madrid. Il primo di una lunga serie, verrebbe da dire, le premesse ci sono e le capacità non mancano. "Mi ha sostenuta per tutto il torneo, mi ha dato dei consigli, è stato bello - commenta la Kvitova a proposito della Navratilova al termine del match -. Ero nervosa oggi perchè sapevo di poter vincere Wimbledon ma ho cercato di concentrarmi su ogni singolo punto e penso di aver giocato il mio miglior match".
Ma non deve abbattersi la Sharapova. L'infortunio alla spalla è ormai un ricordo, il circuito ha ritrovato una campionessa, mantenendo continuità e lavorando sul servizio, Masha potrà fare ancora meglio. Superata la tempesta, Maria è consapevole che può ancora dire la sua come spiega al termine dell'incontro. "Essere tornata, dopo sette anni, su questo palcoscenico mi ha reso felice. Certo, avrei voluto vincere ma spero di tornare presto qui a giocare una finale", conclude dopo aver fatto i complimenti a Petra. E noi tutti ce lo auguriamo.

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Lorenza Teti / Eurosport





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