| DIFESA 4,5 Chi ha avuto il privilegio di vedere giocare la difesa di Lippi o quella di Capello non riesce ad accettare che questa sia una difesa da Juve. La peggiore, nel rendimento casalingo, dell’intera Serie A: perfino il Bari fanalino di coda ha subito meno reti fra le mura amiche. I numeri parlano da soli.
Buffon 5 Se c’era un punto forte di Buffon, un aspetto su cui non ha mai tradito, era il rendimento sui calci di punizione. Farsi uccellare al 95′ dal comunque bravo Lodi senza nemmeno muoversi è stata una mossa degna di un portiere dilettante. La barriera che non gli ha permesso di vedere la palla, la non accortezza di mettere un giocatore a protezione del secondo palo (si parla pur sempre dell’ultima azione della partita) e la conseguente bella statuina a coronare la cappellata fanno da cornice al fu portiere più forte del mondo. Motta 5,5 Pronti via ed ecco il solito cartellino giallo, preso dopo mezzo minuto a centrocampo per un’entrata da mentecatto. Della serie: “come farsi amare dal proprio pubblico”. Bersagliato da fischi per tutto il primo tempo, ha comunque il merito di un paio di buoni cross, per poi lasciare il campo dopo 45′. Bonucci 6 In assenza del gemello Chiellini, il centrale ex-Bari è in crescendo. Nessun errore scriteriato, stavolta, ma diverse chiusure puntuali e decisive. Deve però fare da leader e da collante nel reparto e l’insicurezza generale investe anche lui, nel finale. Barzagli 5 Meno bene del compagno di reparto, paga diverse uscite a vuoto dalla propria difesa, che hanno contribuito a far tremare la retroguardia. Grosso 5,5 Agonismo fin troppo spinto in fase difensiva, con un paio di interventi al limite. Molto bene in fase propositiva: è lui a dare la linfa principale sulle fasce. Non pervenuto sul gol, a chiudere (in ritardo) su Gomez c’era finito Marchisio. Sorensen 4 Diciamoci la verità: paga colpe non sue. Ha di fronte un esercito di argentini piccoli, tecnici e rabbiosi che corrispondono a grandi linee all’incubo di ogni ragazzino lungagnone e dall’accelerazione non proprio fulminante: senza l’idiozia del giallo di Motta, probabilmente avrebbe riscaldato la panchina per parecchi minuti. Viene invece buttato nella mischia e va totalmente in confusione, lasciando a Bergessio metri e palle importanti.
CENTROCAMPO 5,5 Vedere un gioco armonioso e logico portato avanti dal nostro centrocampo è ormai utopia. La fase di filtro ha funzionato per gran parte dell’incontro, ma nel finale il passaggio al 4-2-3-1 ha di fatto ridotto in frantumi ogni parvenza di schema tattico. Krasic 6,5 La benzina è finita da un pezzo, il serbo è a buon diritto lo juventino che ha più bisogno di ferie. Nonostante ciò, tira fuori qualche spunto dei suoi, in particolare in occasione del 2-0 con un’ottima combinazione con Matri. Aquilani 5 Dalglish lo rivuole a Liverpool, la Juve lo considera un investimento concreto, in tutto questo il neo-papà fa di tutto per deprezzarsi. Zero idee in cabina di regia, più di un passaggio sbagliato, Pirlo e Seedorf, con 16 milioni in meno, fanno poi così schifo? Melo 6,5 Ottima partita in fase di interdizione, condita con qualche ricamo “pazzo” dei suoi, fino al contropiede tambureggiante del finale. Poi arriva il 95′ e quel fallo/non fallo che lo rende involontario e sfortunato co-protagonista del pari subito. Marchisio 6 Con Melo partecipa positivamente in chiusura, sebbene sulla sua fascia nella ripresa concede troppa libertà a Gomez. Bene anche in qualche sortita offensiva, sebbene non abbia inciso più di tanto al momento della finalizzazione. Pepe 5 Entra lui e la Juve si spegne, non solo perché ad uscire è Del Piero. Dovrebbe dare una grossa mano a Sorensen, in vistosa difficoltà, invece offre un contributo modesto alla difesa bianconera, cosa piuttosto inusuale per un generoso come lui. In attacco, poi, sciupa uno dei contropiedi più sbilanciati della storia del calcio.
ATTACCO 7 La coppia Del Piero – Matri funziona a meraviglia, come già visto in altre occasioni. La verve del capitano è da inserire nei libri di medicina sportiva come fulgido esempio di professionalità e abnegazione allenamento dopo allenamento. Peccato che, ancora una volta, tutto ciò non sia servito a nulla. Matri 6 Non conclude praticamente mai a rete, ma dialoga bene coi compagni e si sacrifica come di consueto per i suoi. Bravo nella costruzione, in coppia con Krasic, del 2-0. Del Piero 7,5 Qualche mese fa, in Coppa Italia, prestazione monstre contro il Catania senza reti. Si ripete stasera ma con il contorno di una doppietta; gli avversari lo temono e, un fallo dopo l’altro, procura tre gialli agli etnei, dispensa giocate in ogni parte del campo, arrivando ad impostare quasi a centrocampo. Migliore in campo e non è la prima volta, in 18 anni di Juve. Toni 6 Fa il suo lavoro sporco come sempre, prova a segnare anche lui trovando l’opposizione di Andujar, non gli si poteva chiedere molto di più.
Delneri 5 La squadra gira per 75′ più per inerzia, forse, che per reali suoi meriti tattici. Certo, il faro in campo è Del Piero e lo capiscono anche le zanzare presenti all’Olimpico di Torino. Come movimentare la serata, allora? Togliendo il migliore dei suoi per schierare una squadra in maniera confusionaria e consegnare, di fatto, la partita all’avversario. Poche colpe invece sull’altro cambio sbagliato, Motta-Sorensen: il terzino ex-Udinese si era, di fatto, autosostituito dopo 30″ di gioco.
|