[Topic unico] Juventus-Catania 2-2., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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muni79
view post Posted on 20/4/2011, 18:21     +1   -1




Chiellini le sta provando tutte per esserci col Catania, Marchisio non vede l'ora di mettere quella benedetta firma...


Il difensore ha completamente smaltito le noie muscolari alla coscia destra, buone chance anche per De Ceglie. Contro il Catania si dovrebbe rivedere Del Piero al fianco di Matri.


Giorgio Chiellini sta smaltendo prima del previsto i suoi problemi alla coscia destra dopo la lesione muscolare rimediata nel corso dell'amichevole della Nazionale con l'Ucraina e potrebbe essere anche convocato in vista del match di sabato sera con il Catania. Lo staff medico bianconero, come sottolinea 'Tuttosport', rimane ottimista, anche se non c'è fretta di accelerare i tempi.

Contro i rossazzurri si dovrebbe rivedere anche Paolo De Ceglie, mentre per Fabio Quagliarella bisognerà attende la gara con il Chievo ad inizio maggio. Si è allenato con una vistosa fasciatura Leonardo Bonucci dopo una dura contusione subita a Firenze all'altezza della tibia della gamba destra, ma l'ex difensore del Bari non dovrebbe avere problemi ad essere della gara. In attacco Del Neri potrebbe rispolverare il modulo a due punte, con capitan Del Piero al fianco di Alessandro Matri (panchina iniziale per Toni e Martinez).

Con il Catania non mancherà di certo Claudio Marchisio, che non vede l'ora di prolungare il suo accordo con la Vecchia Signora: "Spero di firmare prima della riapertura del calciomercato, in modo tale da legarmi alla Juventus per altri anni - ha ammesso il centrocampista della Nazionale -. Da alcuni mesi è mio papà che gestisce i miei interessi".

fonte: goal.com
 
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muni79
view post Posted on 20/4/2011, 18:49     +1   -1




Tribuna aperta allo Juventus Center

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La 15° giornata si giocherà al sabato per le festività pasquali e anche il giorno di apertura delle tribune di Vinovo è stato così anticipato: spalti gremiti al mercoledì e non al giovedì come di consueto, ma identico entusiasmo delle settimane precedenti.

Circa 200 persone hanno assistito all’allenamento della Prima Squadra, ricevendo al termien della seduta il saluto dei bianconeri e qualche pallone in omaggio, scagliato dagli stessi giocatori verso il pubblico.

Erano presenti sulla tribuna dello Juventus Center, oltre ai Member e agli ospiti della società, anche i ragazzi delle Juventus Soccer School e i rappresentanti di alcuni Club Doc: “Cuore d’Abruzzo” di Manoppello Scalo, in provincia di Pescara, “Angelo Peruzzi e Michelangelo Rampulla” di Barge, in provincia di Cuneo, e “Primoamore” di Torino.

fonte: Juventus members

Edited by zebrone84 - 20/4/2011, 21:09
 
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AlphaMale85
view post Posted on 20/4/2011, 19:45     +1   -1




quando fanno schifo "tribuna aperta allo juventus center" ahahahahahah

 
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Chià516
view post Posted on 20/4/2011, 21:01     +1   -1




Ooooo DE CEGLIE ! *_*
 
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Federico95
view post Posted on 20/4/2011, 21:50     +1   -1




Chiellini lo lascerei riposare ancora una settimana per farlo tornare poi al top.
 
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muni79
view post Posted on 21/4/2011, 17:25     +1   -1




Almeno Per Adesso la Formazione che Scenderà in Campo Sabato Sera contro il Catania!


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fonte: newsjuventus
 
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view post Posted on 21/4/2011, 17:47     +1   -1

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Gioca ancora Motta? :bah:
 
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view post Posted on 21/4/2011, 18:25     +1   -1
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Juventus-Catania a Bergonzi


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Sarà Mauro Bergonzi della sezione Aia di Genova, l’arbitro di Juventus-Catania, posticipo della 15° giornata di ritorno in programma a Torino sabato sera alle 21.00.

Già due i precedenti del fischietto ligure con la Juventus in questa stagione. Si tratta delle gare contro il Chievo, terminata 1-1, e della sfida di ritorno contro il Cesena, pareggiata 2-2. In totale Bergonzi ha diretto i bianconeri sette volte in campionato, con un bilancio complessivo di quattro vittorie juventine, due pareggi e una sconfitta.

Ben 11 i precedenti con il Catania, diretto quest’anno nella gara persa per 2-1 contro il Chievo e nell’1-1 contro il Napoli. In totale gli etnei hanno vinto due gare, pareggiandone quattro e perdendone cinque.

All’Olimpico Bergonzi sarà coadiuvato dagli assistenti Manganelli e De Luca, Quarto ufficiale sarà il signor Calvarese.

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:uhhh:
 
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view post Posted on 21/4/2011, 18:28     +1   -1

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view post Posted on 21/4/2011, 18:32     +1   -1
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Allenamento “di passaggio”. Venerdì conferenza di Del Neri alle 14.30


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Juventus al lavoro questa mattina sui campi di Vinovo, a due giorni dalla sfida contro il Catania, in programma sabato sera all’Olimpico di Torino.

I bianconeri sono stati prima impegnati nel riscaldamento, quindi hanno svolto una serie di esercizi di tecnica di passaggio. Inizialmente i giocatori sono stati impegnati in un “circuito” a base di tocchi corti, prima rasoterra e poi al volo, di contro balzo e di testa, poi, divisi a coppie, hanno ampliato gli spazi, partendo da passaggi di una decina di metri, per arrivare a veri e propri cambi di gioco.

Un esercizio atletico ha quindi chiuso la seduta. I portieri hanno lavorato con il preparatore Claudio Filippi. Regolarmente in campo anche Marco Storari che ha smaltito l’influenza. Palestra per Vincenzo Iaquinta che prosegue nel suo programma di recupero.

Venerdì, vigilia della sfida contro gli etnei, mister Del Neri terrà la consueta conferenza stampa. L’incontro con i giornalisti è in programma alle 14.30 presso il Media Center di Vinovo.

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view post Posted on 21/4/2011, 18:35     +1   -1

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Preferisco gli errori di Sorensen di quelli de Motta
 
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occos
view post Posted on 21/4/2011, 18:47     +1   -1




Delneri ritrova Del Piero E il 4-4-2 che aveva immaginato


La Juventus sta recuperando gli uomini: il capitano è pronto a riprendersi una maglia dal 1', Chiellini è disponibile, De Ceglie potrebbe ricevere la prima convocazione post infortunio. E allora il tecnico può riproporre il suo schema ideale con gli interpreti che aveva in mente in estate: forse è tardi per conquistare la riconferma, non per acciuffare l'Europa





Delneri ritrova la sua Juve. No, non è l'annuncio di una riconferma, a questo punto sempre più complicata, ma il recupero progressivo degli infortunati che consente al tecnico friulano di avvicinarsi al modulo e agli interpreti che aveva in mente la scorsa estate. Quando i programmi erano ambiziosi, e questa stagione non aveva ancora preso la piega di una salita da Himalaya, ulteriormente complicata, ieri sera, dal 2-2 del Palermo a San Siro col Milan, che rischia di compromettere pure la rincorsa all'Europa di scorta, l'Europa League della Vecchia Signora. Ma siccome i bianconeri hanno ancora 5 gare a disposizione per poter salvare il salvabile e conquistare perlomeno il contentino continentale, ecco che, allora Delneri, può vedere il bicchiere mezzo pieno e lanciare la volata finale quasi a pieno organico.



il capitano —
Anzituttto la Juve ritrova Del Piero dal 1'. Il numero 10 bianconeri, recuperato un acciacco che lo aveva tenuto fuori due partite, è tornato in campo al Franchi, nell'ultima mezzora di partita contro la Fiorentina. Rendendosi subito pericoloso, dando almeno lui l'esempio ad una Juve troppo timorosa e tremolante, incapace di imporre le proprie motivazioni di classifica contro i viola. Sabato contro il Catania, alle 21, all'Olimpico di Torino dovrebbe ritrovare anche una maglia da titolare. Ale ha appena toccato le 450 presenze in serie A, ma con il rinnovo di contratto per la prossima stagione vicino - parola di Marotta - forte del consenso del popolo bianconero testimoniato anche dal nostro sondaggio, punta forte ad altre due cifre: le 700 presenze con la Juve (e tra questa e la prossima stagione ce la dovrebbe fare in scioltezza, è a quota 672) e i 300 i gol in bianconero (qui la questione è un po' più complicata, siamo a quota 281). Ma la tenuta atletica c'è ancora, come dimostrano le 40 presenze stagionali, anche se a singhiozzo, come minutaggio, meglio di lui ha fatto solo Bonucci, con una gara in più. Il tutto per arrivare al numero che interessa più di quelli da record a Del Piero: recuperare il -1 in classifica dalla Roma per non rion rischiare di rimanere fuori dall'Europa. L'ultima volta alla Juve - Calciopoli esclusa - è successo nel 1991-92. Il capitano sul suo sito l'ha detto forte e chiaro: "Non siamo soddisfatti, ma aspettiamo fine stagione per fare i conti". Va bene.



modulo e interpreti —
Con il rientro da titolare del suo giocatore più rappresentativo, Delneri può riproporre - dopo le divagazioni tattiche con alterne fortune delle ultime uscite, quelle con Matri unica punta, sistema che torna comodo soprattutto in trasferta -, il modulo che più conosce e ama: il 4-4-2. Che consente a Pinturicchio di stare il più vicino possibile alla porta, dove è micidiale. Senza sfiancarsi nei ripiegamente, catapulta per le digressioni sottoporta di Matri. Un centravanti e una seconda punta. Il tandem che aveva in testa Delneri in agosto, anche se allora gli interpreti magari erano, nella sua testa, Amauri e Quagliarella. Krasic, da esterno classico, potrebbe ritrovare poi i riferimenti smarriti di recente, mentre dall'altra parte il tuttofare Marchisio potrebbe essere preferito all'uomo di fascia Pepe, unica diminutio rispetto ai criteri standard del 4-4-2. Invece, in mezzo, un uomo di pensiero - il playmaker Aquilani, - e uno di fatica - il muscolato Felipe Melo. Come da copione e da progetti iniziali, anche se poi la stagione del brasiliano è stata ricca di chiaroscuri.




Difesa — Dietro, due classici terzini di spinta: Motta e Grosso (anche se il "cavallone" De Ceglie potrebbe ritrovare la convocazione dopo il lungo infortunio). Su Motta Delneri aveva puntato molto: dopo le prime uscite gli aveva predetto un futuro in Nazionale. La convocazione era arrivata - il terzino ex Roma aveva giocato in amichevole a Londra contro la Costa d'Avorio -, ma poi Motta aveva perso smalto e posto da titolare, pagando evidenti limiti difensivi. Ora da qualche partita sta giocando meglio. Grosso, inizialmente, fuori dai piani tecnici, risponde, pur con i limiti impostigli dalla carta d'identità, ai requisiti dell'uomo di Aquileia: spinge, e tiene così bassi gli esterni d'attacco avversari. In mezzo Chiellin è tornato sano: ora bisognerà capire se Delneri intende rischiarlo dal 1' o lo farà per prudenza partire dalla panchina dietro alla coppia Bonucci-Barzagli. Problemi d'abbondanza - finalmente -, pure in porta. Gioca Buffon, Storari si accomoda in panchina. Insomma, forse è troppo tardi per guadagnarsi la riconferma, ma almeno Delneri può giocarsi le sua ultime carte quasi al meglio: basterà per l'Europa?


gazzetta.it
 
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eldavidinho94
view post Posted on 21/4/2011, 19:28     +1   -1




Almeno, buona Pasqua.

Non è stata una bella partita quella disputata dalla Juve a Firenze, diciamocelo seriamente. Quando hai un obiettivo prefissato che devi raggiungere assolutamente e in qualsiasi modo, dovresti scendere in campo con gli occhi della tigre e un unico pensiero nella mente. Al di là di ogni considerazione tattica, la squadra è mancata di personalità in una partita che avrebbe potuto cambiare, anzi raddrizzare, le sorti di una stagione disgraziata. Come sempre quest’anno, si riesce a rovinare ciò che di buono si fa non facendo corrispondere alla cultura del lavoro (che mai è mancata in Delneri) la continuità dei risultati non aggiungendo l’ultimo tassello del mosaico, quello che trasforma una buona/ottima squadra in una compagine vincente e sicura dei propri mezzi. Spesso il lavoro mentale e psicologico sui giocatori può portare una squadra in partenza mediocre a disputare un ottimo campionato e sopperire alle carenze tecniche, altre volte porta alla gloria squadre già dotate tecnicamente. Mourinho insegna, non c’è che dire: tanto lavoro con la palla, tanta psicologia e tattica difensiva nella sua filosofia e risultati assicurati. Pazienza se non diverte, vince e questo è l’importante perché Mou non ha tempo da perdere per giocare con la palla in campo se alla fine prima si vice e meglio è.
Dicevamo inizialmente che, al di là di ogni considerazione tattica, è mancata proprio la testa perché senza testa non può far nulla l’abnegazione. È tempo perso e sono energie sprecate. Lo schieramento di Delneri, il 4-4-1-1 solido, compatto ma privo di sbocchi, ha confermato che la squadra non ha saputo osare e rischiare il tutto per tutto, accontentandosi del misero punto che allunga la striscia positiva di risultati utili consecutivi ma non permette di effettuare l’allungo decisivo in classifica. A Firenze, ci siamo fatti dominare sul piano territoriale dagli stakanovisti viola e questo è sintomo d’insicurezza perché, se arretri il baricentro e non li blocchi sulla fasce attaccandoli, rischi il capofitto. Per fortuna che la cultura del lavoro, per una buona volta, ha funzionato sulla testa di quei difensori (Bonucci, Barzagli, Motta e Sorensen) tantissime volte criticati ma altre volte impeccabili. Anche Melo ha sorretto bene agli attacchi dei galvanizzati Vargas, Cerci e Behrami.
Nei giorni scorsi si è tentata, a voce, una riconferma del tecnico di Aquileia sempre più probabile in seguito alle tre vittorie consecutive riportate, un’apparente tranquillità all’interno dello spogliatoio e cambi di modulo che hanno aiutato la squadra ad esprimersi meglio e che, pareva, avessero convinto la dirigenza proprio a riconfermarlo. Come un fulmine a ciel sereno, invece, anche se non troppo inaspettato, ecco il dietrofront della società e dello stesso Beppe Marotta, fratellone ormai da tempo di Gigi, dai tempi della Samp stratosferica di Pazzini e Cassano, oggi impelagata nella lotta per non retrocedere. L’anno prossimo le strade dovrebbero dividersi e la società sembrerebbe già in cerca di un allenatore più carismatico e di forte personalità rispetto all’attuale mister. Con una mentalità, appunto, il prima possibile vincente e trascinante.
Non potremo mai sapere se la società cambi idea dopo ogni partita disputata, monitorando la situazione giorno per giorno, oppure siano tutte fandonie dei giornali ma fatto sta che questa situazione aleggia da anni intorno Torino e non fa altro che bruciare allenatori su allenatori, giocatori su giocatori. La piazza pretende.
Dopo il bel gol di Melo alla ‘Pinturicchio’ realizzato la scorsa settimana in allenamento, un altro bel gol di Toni, di tacco, ha caratterizzato l’avvicinamento al match pre pasquale. Questi gol d’autore non fanno comunque presagire ad una Juve bella e vincente e non sono sintomo di vittorie. L’occasione per ‘rimediare’, ma non proprio nel significato stretto della parola (dato che già dicemmo che le ultime spiagge della Juve erano giunte al termine) alla sonnolenza di Firenze è il match casalingo del Sabato Santo contro il Catania di Simeone. La squadra che avrebbe dovuto aiutarci nella lotta al quarto posto, vincendo in casa contro la Lazio, si è fatta asfaltare colpo su colpo da uno straripante Zarate, un vero campione, a mio dire. Il 4-1 della scorsa Domenica ha tagliato le gambe a questa Juve e per chi avesse pensato che il Catania viene qui in vacanza ricordo che gli etnei sono ancora coinvolti nella lotta per non retrocedere, in pratica il loro trofeo finale che varrebbe più di qualsiasi coppa. La formazione di Simeone non è quella che la Juve ha affrontato e sconfitto degnamente sia all’andata che in Coppa Italia bensì una onesta mestierante, molto discontinua nei risultati ma pericolosa più in trasferta che in casa. Secondo me, comunque, è meno forte di quella di Giampaolo ma non meno temibile, lusso che la Juve in queste condizioni non potrebbe permettersi. La speranza è che la Pasqua bianconera non sia tutta nera come quella trascorsa a Udine lo scorso anno.
Dopo Damato, che all’andata annullò a Quagliarella un gol palesemente regolare, arbitra Bergonzi, lo ricorderete tutti. Pare che gli arbitri in serie A siano sempre gli stessi, ma guarda un po’. Mai cambia il giro?

eldavidinho94 de "ilblogdialessandromagno"
 
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view post Posted on 22/4/2011, 12:53     +1   -1
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Juventus-Catania, i precedenti


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Non sono molti gli Juventus-Catania disputati in campionato e il bilancio parla a favore dei padroni di casa con 7 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. L’esiguo numero di 12 gare è spiegabile naturalmente dai lunghi periodi che hanno visto i siciliani lontani dalla serie A.

La prima sfida risale al 1954-55 e termina 1-1, con reti di Spinofski e pareggio del bianconero Bronée. Il primo successo bianconero è datato 16 ottobre 1960: un 4-1 con doppietta di Nicolè e reti di Stacchini e Boniperti, al suo ultimo anno da giocatore.

La vittoria più corposa della Juventus è del 1971: nel 5-0 sotto un diluvio spicca la tripletta di Roberto Bettega, a tutt’oggi recordman della sfida (senza contare che fu nella gara d’andata che l’attaccante siglò al suo esordio il suo primo gol in serie A).

L’ultima vittoria bianconera risale al 1983-84: un 2-0 rimasto nel cuore della gente perché vede Gaetano Scirea decidere l’incontro con una doppietta realizzata nel giro di 5 minuti, poco dopo la mezz’ora di gioco. Entrambi i gol sono originati da calci d’angolo.

Da segnalare che in questa stagione le due formazioni si sono incontrate all’Olimpico in occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia. A prevalere è stata la formazione di Luigi Del Neri col punteggio di 2-0 per effetto delle reti di Krasic al trentacinquesimo del primo tempo e di Pepe al nono della ripresa.

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view post Posted on 22/4/2011, 13:09     +1   -1
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Il Catania a Torino con 20 giocatori


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Il Catania arriverà a Torino, per il match di domani sera, con 20 giocatori. Al termine dell’allenamento mattutino, il tecnico Diego Pablo Simeone ha diramato l’elenco, pubblicato sul sito ufficiale www.calciocatania.it:

Portieri: 21 Andujar, 30 Campagnolo.
Difensori: 22 Alvarez, 33 Capuano, 12 Marchese, 6 Silvestre, 3 Spolli, 23 Terlizzi.
Centrocampisti: 27 Biagianti, 5 Carboni, 17 Gomez, 13 Izco, 8 Ledesma, 10 Lodi, 24 Pesce, 19 Ricchiuti, 7 Schelotto.
Attaccanti: 9 Bergessio, 11 Maxi Lopez, 15 Morimoto.

C’è un giocatore che nel Catania ha disputato tutti i 33 incontri di campionato ed è il portiere Andujar, un argentino classe 1983, seguito con una presenza in meno dal connazionale Silvestre.

Il Catania è stata finora una squadra “cattiva”, visti i 6 cartellini rossi già accumulati, che hanno visto come rei altrettanti giocatori: Augustyn, Alvarez, Martinho, Ledesma, Morimoto e Maxi Lopez (recordman anche nelle ammonizioni con 7).

Il bomber ex Barcellona è anche in testa tra i marcatori della squadra con 8 centri, seguito dal difensore Silvestre con 4, Terlizzi, Gomez, Lodi e Bergessio con 2 e un’ampia schiera di realizzatori con una rete: Capuano, Ledesma, Llama, Pesce, Ricchiuti, Schelotto e Morimoto, in gol contro la Juve nel match d’andata

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