[Topic unico] Juventus-Catania 2-2., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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occos
view post Posted on 21/4/2011, 18:47 by: occos     +1   -1




Delneri ritrova Del Piero E il 4-4-2 che aveva immaginato


La Juventus sta recuperando gli uomini: il capitano è pronto a riprendersi una maglia dal 1', Chiellini è disponibile, De Ceglie potrebbe ricevere la prima convocazione post infortunio. E allora il tecnico può riproporre il suo schema ideale con gli interpreti che aveva in mente in estate: forse è tardi per conquistare la riconferma, non per acciuffare l'Europa





Delneri ritrova la sua Juve. No, non è l'annuncio di una riconferma, a questo punto sempre più complicata, ma il recupero progressivo degli infortunati che consente al tecnico friulano di avvicinarsi al modulo e agli interpreti che aveva in mente la scorsa estate. Quando i programmi erano ambiziosi, e questa stagione non aveva ancora preso la piega di una salita da Himalaya, ulteriormente complicata, ieri sera, dal 2-2 del Palermo a San Siro col Milan, che rischia di compromettere pure la rincorsa all'Europa di scorta, l'Europa League della Vecchia Signora. Ma siccome i bianconeri hanno ancora 5 gare a disposizione per poter salvare il salvabile e conquistare perlomeno il contentino continentale, ecco che, allora Delneri, può vedere il bicchiere mezzo pieno e lanciare la volata finale quasi a pieno organico.



il capitano —
Anzituttto la Juve ritrova Del Piero dal 1'. Il numero 10 bianconeri, recuperato un acciacco che lo aveva tenuto fuori due partite, è tornato in campo al Franchi, nell'ultima mezzora di partita contro la Fiorentina. Rendendosi subito pericoloso, dando almeno lui l'esempio ad una Juve troppo timorosa e tremolante, incapace di imporre le proprie motivazioni di classifica contro i viola. Sabato contro il Catania, alle 21, all'Olimpico di Torino dovrebbe ritrovare anche una maglia da titolare. Ale ha appena toccato le 450 presenze in serie A, ma con il rinnovo di contratto per la prossima stagione vicino - parola di Marotta - forte del consenso del popolo bianconero testimoniato anche dal nostro sondaggio, punta forte ad altre due cifre: le 700 presenze con la Juve (e tra questa e la prossima stagione ce la dovrebbe fare in scioltezza, è a quota 672) e i 300 i gol in bianconero (qui la questione è un po' più complicata, siamo a quota 281). Ma la tenuta atletica c'è ancora, come dimostrano le 40 presenze stagionali, anche se a singhiozzo, come minutaggio, meglio di lui ha fatto solo Bonucci, con una gara in più. Il tutto per arrivare al numero che interessa più di quelli da record a Del Piero: recuperare il -1 in classifica dalla Roma per non rion rischiare di rimanere fuori dall'Europa. L'ultima volta alla Juve - Calciopoli esclusa - è successo nel 1991-92. Il capitano sul suo sito l'ha detto forte e chiaro: "Non siamo soddisfatti, ma aspettiamo fine stagione per fare i conti". Va bene.



modulo e interpreti —
Con il rientro da titolare del suo giocatore più rappresentativo, Delneri può riproporre - dopo le divagazioni tattiche con alterne fortune delle ultime uscite, quelle con Matri unica punta, sistema che torna comodo soprattutto in trasferta -, il modulo che più conosce e ama: il 4-4-2. Che consente a Pinturicchio di stare il più vicino possibile alla porta, dove è micidiale. Senza sfiancarsi nei ripiegamente, catapulta per le digressioni sottoporta di Matri. Un centravanti e una seconda punta. Il tandem che aveva in testa Delneri in agosto, anche se allora gli interpreti magari erano, nella sua testa, Amauri e Quagliarella. Krasic, da esterno classico, potrebbe ritrovare poi i riferimenti smarriti di recente, mentre dall'altra parte il tuttofare Marchisio potrebbe essere preferito all'uomo di fascia Pepe, unica diminutio rispetto ai criteri standard del 4-4-2. Invece, in mezzo, un uomo di pensiero - il playmaker Aquilani, - e uno di fatica - il muscolato Felipe Melo. Come da copione e da progetti iniziali, anche se poi la stagione del brasiliano è stata ricca di chiaroscuri.




Difesa — Dietro, due classici terzini di spinta: Motta e Grosso (anche se il "cavallone" De Ceglie potrebbe ritrovare la convocazione dopo il lungo infortunio). Su Motta Delneri aveva puntato molto: dopo le prime uscite gli aveva predetto un futuro in Nazionale. La convocazione era arrivata - il terzino ex Roma aveva giocato in amichevole a Londra contro la Costa d'Avorio -, ma poi Motta aveva perso smalto e posto da titolare, pagando evidenti limiti difensivi. Ora da qualche partita sta giocando meglio. Grosso, inizialmente, fuori dai piani tecnici, risponde, pur con i limiti impostigli dalla carta d'identità, ai requisiti dell'uomo di Aquileia: spinge, e tiene così bassi gli esterni d'attacco avversari. In mezzo Chiellin è tornato sano: ora bisognerà capire se Delneri intende rischiarlo dal 1' o lo farà per prudenza partire dalla panchina dietro alla coppia Bonucci-Barzagli. Problemi d'abbondanza - finalmente -, pure in porta. Gioca Buffon, Storari si accomoda in panchina. Insomma, forse è troppo tardi per guadagnarsi la riconferma, ma almeno Delneri può giocarsi le sua ultime carte quasi al meglio: basterà per l'Europa?


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