Juventus-Brescia 2-1: la dignità come obiettivo

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principiopaolino1974
view post Posted on 20/3/2011, 18:33 by: principiopaolino1974     +1   -1




JUVENTUS-BRESCIA 2-1
Buffon 5; Sorensen 5.5, Bonucci 5.5, Chiellini 5, Traorè 4.5 (Barzagli 6); Krasic 6.5, Aquilani 5.5, Marchisio 5.5, Pepe 6.5; Del Piero 7.5 (Martinez sv), Matri 6 (Toni sv).

Alessandro Del Piero, 37 anni a novembre, maschera i soliti problemi della Juventus: Buffon e Chiellini, un tempo due colonne in azzurro e in bianconero, regalano il momentaneo pareggio al Brescia; Sorensen e Traoré fanno pensare ad altre coppie di terzini che ha avuto la Signora nella sua storia e i brividi percorrono le schiene dei tifosi bianconeri (il primo ha comunque dei margini di miglioramento, il secondo è sempre più imbarazzante); il gioco continua a latitare anche perché sia Aquilani che Marchisio evidenziano i loro limiti nella costruzione della manovra. Insomma, nulla è cambiato, se non il risultato, finalmente positivo. Nulla è cambiato perché a salvare la baracca sono sempre gli stessi. Un Matri meno appariscente di altre volte propizia comunque l'inferiorità numerica del Brescia e mette l'assist per il gran gol di Krasic; poi ci pensa il capitano, con un'azione personale travolgente, straordinaria, da autentico fuoriclasse. La squadra di Delneri deve ancora aggrapparsi al suo più grande campione, che qualcuno vorrebbe già in pensione da un bel po' ma che invece continua a essere l'unico ancora in grado di fare la differenza. E con questo si è detto tutto. Ritrovare la gioia della vittoria è davvero una bella sensazione, un sospiro di sollievo, una boccata di ossigeno. La prestazione è stata nuovamente al limiti del penoso, ma di questi tempi va bene anche così. Da tanto, da troppo tempo si dice che questa Juve si sia ritrovata a giocare senza obiettivi, e andare avanti scevri di un traguardo tangibile rappresenta la situazione più difficile di questo mondo non solo nello sport, ma anche nella vita di tutti i giorni. In realtà un obiettivo c'è e non è di poco conto: la Juve non giocherà per lo scudetto o per la Champions, ma dovrà farlo per la propria dignità. E soprattutto per quella dei suoi tifosi.
 
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