Il Punto sulla Juventus - Ritorna qualche barlume di gioco, ma è sempre Del Piero a salvare dall'ennesimo black out
Dopo il vantaggio di Krasic, il vistoso calo poteva portare il Brescia al trionfo in trasferta.
Dopo tante tribolazioni, la vittoria finalmente è arrivata. Non che si sia trattato di un monologo senza storia, ma tre punti dovevano essere e tre punti sono stati. Una Juve sofferente, impaurita nelle gambe e nella testa, ha avuto la meglio sul Brescia grazie a una prodezza di Del Piero. Il capitano, nel cuore della ripresa, con una giocata delle sue (simile a quella della settimana scorsa a Cesena, chiusa da un perfetto assist per la rete di Matri) ha riportato avanti i bianconeri, l’espulsione di Mareco ha facilitato il ritorno alla vittoria. Il successo sarà utile per ritemprare il morale della squadra, aumentare l’autostima scesa sotto i tacchi, ma della classifica ormai è quasi inutile curarsi. La zona Champions è andata, solo la matematica tiene in vita speranze in realtà del tutto infondate, rimane giusto un posticino in Europa League da conquistare. Già, l’Europa dei poveri e dei meno capaci, quella che squadre costruite con molto (infinitamente) meno come Lazio e Udinese stanno provando a conquistare. La Juve è fuori da questa lotta, apparentemente senza motivi, ma non ditelo a Marotta e Del Neri.
COSA VA - Buono l’impatto iniziale dei bianconeri, bisogna risalire all’ultima vittoria (contro l’Inter) per ritrovare una Juve così decisa e convinta sin dal fischio d’inizio. Dopo il vantaggio firmato Krasic, il black out: le gambe e la testa cedono alla pressione degli avversari, gli errori grossolani si susseguono senza sosta e il pareggio arriva puntuale, la squadra va negli spogliatoi temendo il peggio. Nella ripresa però i padroni di casa riprendono in mano il pallino del gioco, e dopo un occasione sprecata da Krasic arriva il goal partita, bellissimo, di capitan Del Piero. L’intesa tra il numero dieci e Matri migliora partita dopo partita, è questa la coppia al quale Del Neri affida la speranza di un finale di campionato in ripresa. Bene il centrocampo, che ha lavorato da reparto senza sfilacciarsi: Marchisio e Aquilani in mezzo hanno garantito corsa e qualità, Pepe e Krasic sulle fasce hanno creato pericoli in serie.
COSA NON VA - La difesa continua a scricchiolare, basta un soffio di vento per far cadere il castello di sabbia. Basti guardare la rete del pari firmato Eder, inqualificabile l’atteggiamento della difesa: Chiellini, svagato e disattento, si perde l’attaccante brasiliano come se nulla fosse, Buffon completa la frittata con una ‘mezza uscita’ completamente insensata. In altre occasioni, prima e dopo la rete ospite, la retroguardia aveva già peccato, rischiando parecchio, come in occasione del presunto fallo di Chiellini su Eder. La fragilità psicologica è ormai un dato acclarato, una volta subito il goal la squadra si sfalda, rischiando la debacle totale come spesso avvenuto in questa stagione. Buon per la Juve che la rete di Eder sia arrivata a pochi minuti dalla fine del primo tempo, permettendo ai bianconeri una pausa di riflessione: nella ripresa un atteggiamento diverso, più risoluto, ha evitato l’ennesima figuraccia.
TOP & FLOP - Del Piero, ancora una volta, si è elevato rispetto ai compagni di squadra; la perla siglata dal capitano ha permesso di scacciare la paura e di tornare alla vittoria. Bene anche Krasic; il serbo, pur sprecando qualche pallone di troppo sottoporta, è apparso in netta crescita, il bel gol dell’ 1 a 0 ne è una conferma. Male Chiellini, per una volta più in difficoltà dei compagni di reparto: il centrale azzurro ha commesso un paio di leggerezze evitabili, la crisi della squadra sembra averlo attanagliato. Con un uscita inappropriata Buffon ha dato ragione a quei tifosi (pochi, a dir la verità) che lo vedono ancora non al top e inferiore rispetto allo Storari di inizio stagione.
CONSIGLI PER IL MISTER - Del Neri ritrova i tre punti, salvando (probabilmente) la panchina sino al termine del campionato. Il rapporto con la tifoseria è ormai compromesso, la sensazione è che nemmeno altre vittorie basteranno a placare la rabbia dei tifosi, che vedono nel tecnico bianconero il fulcro della disfatta. Il gioco, a tratti, contro il Brescia si è rivisto, cosi come la compattezza e la voglia di prevaricare sull’avversario. Le scelte sembrano ormai fatte, le ultime partite sembrano aver evidenziato promossi e bocciati: Sorensen e Traorè i terzini prescelti, Del Piero accanto a Matri, Melo a rischio panchina in mezzo al campo. Sarà bene, per una volta, portare queste convinzioni fino in fondo, senza stravolgere la squadra alla prima sconfitta.
IL FUTURO - Adesso c’è la sosta, forse la truppa bianconera avrebbe preferito rinviare lo stop per sfruttare l’inerzia del successo ritrovato. Tra due settimane una sfida infuocata attende i bianconeri, di scena all’’Olimpico’ contro la Roma. I giallorossi, avanti cinque punti rispetto alla squadra di Del Neri, sperano ancora di agganciare il quarto posto, lontano sei punti. La Juve con una vittoria accorcerebbe le distanze dai capitolini, arricchendo con un successo prestigioso una stagione sinora avara di sorrisi. Roma-Juventus, sfida da sesto posto, in realtà confronto tra le due più deluse, e deludenti, di questa stagione.
fonte: goal.com
