Mark Iuliano torna a parlare del suo avversario più duro, Ronaldo, che proprio oggi ha deciso di abbandonare il calcio e lo fa tramite i microfoni di Sky Sport, parlando soprattutto del presunto fallo da rigore dell’aprile 1998 nella contestatissima sfida del Delle Alpi che decise lo scudetto a favore della Juve di Lippi. Ecco l'intervista integrale, trascritta da TuttoJuve.com:
Tu sarai caratterizzato per sempre per quell'episodio...."Marchiato devo dire".
Per quel fallo su Ronaldo..."Fallo o non fallo...".
Il 26 aprile 1998, in occasione di uno Juventus-Inter, ci fu questo tuo fallo o non fallo su Ronaldo che non fu sanzionato da Ceccarini e che mandò su tutte le furie Gigi Simoni. Questo episodio, Mark, ti accompagnerà per tutta la vita..."Sì, purtroppo sì. Tanti anni e ancora se ne parla. Sono stato accostato a Ronaldo solo in questo caso, anche se ho avuto la fortuna di incontrare un campionissimo, uno dei più grandi attaccanti, nel suo momento di maggior forma. Uno straordinario ragazzo ed atleta, perchè, veramente, ricordo che soprattutto i primi due anni di Ronaldo in Italia sono stati tremendi. Nell'affrontare lui dovevi essere sempre al massimo della forma e della concentrazione, ma soprattutto non bastava mai soltanto un difensore".
In quella occasione l'Inter aveva la possibilità di scavalcare la Juve in classifica ed andare prima, a poche giornate dalla fine. Dacci un titolo, a distanza di 13-14 anni. Fu fallo o non fu fallo."Sfondamento tutta la vita (ride, ndr). No, non lo so: c'era un arbitro e penso che anche lui non sapesse cosa fare in quel momento. Ma più che quel fallo lì - fate vedere l'intera azione - fu quello che successe dopo.. quello fu il trauma per gli interisti, in una giornata felice per noi e un po' meno per loro".
Perchè ricordiamo che 30 secondi dopo Ceccarini ha fischiato il rigore per la Juventus. Ceccarini, a distanza di tempo, ha detto: "In quel momento mi sembrava che Iuliano fosse fermo e Ronaldo gli fosse piombato addosso come un tir". Tu, spegnendo la luce la sera, cosa dici dentro di te? Era fallo o no?"Sapete cos'è? Era talmente veloce che non sapevi mai dove andava. Io ho visto la palla e non ho visto più lui".
E' stato l'avversario più forte che hai dovuto marcare?"Devo dire la verità: è stato un piacere enorme incontrarlo, non solo in quella occasione. E' stato un peccato forse non aver giocato con lui; penso che tutti i suoi compagni l'abbiano ammirato, sia come ragazzo, sia come calciatore. Affrontare Ronaldo era sempre come affrontare il numero uno. Dovevi sempre essere al meglio della condizione, perchè bastava un metro, mezzo metro, che spostava la palla, tirava e faceva gol. Mi ricordo talmente tanti gol...Mi ricordo anche che quando era nel Real Madrid perdemmo 2-1 nella semifinale di Champions League, con un mio gol nel finale: lui si spostò la palla di mezzo metro e la piazzò sull'altro palo; Buffon non vide nemmeno partire la palla. Erano dei colpi che solo lui poteva fare; è un grande campione ed è un peccato che lasci il calcio perchè è sempre un'immagine positiva, bella da vedere, bella da sentire, aveva sempre qualcosa di intelligente da dire. Ricorderemo sempre di lui il campione che è stato e che sicuramente sarà in altre cose. E' stato uno dei più grandi campioni, una delle persone più normali e amabili. E' stato un piacere e un onore giocare contro questo grande campione".
Mark, adesso cosa stai facendo?"Adesso ho dovuto portare mia moglie a fare un po' di shopping...".
Sì, ma intendevo nella vita in generale..."Adesso gioco in prima categoria con i miei amici e sto vincendo un altro campionato".
Edited by Broke. - 14/2/2011, 19:16