| JUVENTUS-ROMA 0-2
Storari 6; Motta 5 (Grosso sv), Bonucci 5.5, Chiellini 5.5, Grygera 6; Pepe 5.5 (Iaquinta 5), Sissoko 5.5, Felipe Melo 6, Martinez 4.5; Amauri 5 (Krasic 6), Del Piero 5.5.
Andrea Agnelli aveva chiesto un titolo, praticamente aveva chiesto la Coppa Italia, visto che onestamente gli altri erano obiettivi troppo più grandi di noi. Invece salutiamo la competizione nazionale con l'ennesima prova mortificante. Questa Juve non ha gioco e non ha idee, la logica conseguenza è che in porta non tira mai. In questo momento il gol può arrivare o su una punizione di Del Piero o su un'iniziativa personale di Krasic, altrimenti non resta che affidarsi alle mischie. In una di queste, ci poteva stare un rigore di Mexes sul capitano bianconero, ma non cerchiamo alibi, la Roma ha fatto la partita dal primo all'ultimo minuto e ha strameritato di passare il turno. Ecco dunque un altro colpo letale a un morale che è già sotto i tacchetti e francamente diventa difficile intravvedere la fine del tunnel. Ora ci resta solo più il campionato e il traguardo Champions da centrare, ma analizziamo la situazione: si qualificano per la massima competizione continentale 4 squadre; ebbene, Milan e Inter ci sono sicuramente, poi davanti abbiamo una Lazio che è superabile, poi ancora abbiamo un Napoli che non molla e anzi mette in fila una grande prestazione dopo l'altra, quindi c'è questa Roma che è venuta a fare il bello e il cattivo tempo qui a Torino. E allora? Si prospettano momenti bui, prendiamo atto del fatto che la ricostruzione bianconera resti molto laboriosa. Quest'estate sono arrivati dodici giocatori e di sicuro non si potevano azzeccare tutti gli acquisti. Di sicuro, lascia sempre più perplessi quello di Martinez, 12 milioni di euro finora tutt'altro che giustificati. Ma, stando così le cose, si può solo stare vicino alla squadra, abbiamo già visto l'anno passato a cosa può portare una dura contestazione, cioè solo a peggiorare le cose. Ci va pazienza, arriveranno ahinoi altre battute d'arresto che ci lasceranno senza parole, prepariamoci a questo. La nostra squadra difficilmente potrà tirare fuori dal cilindro una qualità che non esiste, ma quantomeno potrà farci vedere l'orgoglio. L'impotenza in fase offensiva è del resto preoccupante. Ci va pazienza, che non vuol dire rassegnazione. Il tempo per salvare il salvabile d'altronde c'è, magari con il recupero di qualche giocatore riusciremo ancora a dire la nostra.
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