Contador trovato positivo all'ultimo Tour de France, Il ciclista spagnolo, sospeso dall'Uci, attribuisce la positività al clenbuterolo a una "contaminazione alimentare". Rischia la perdita della vittoria nell'ultima Grande Boucle

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Tirzan
view post Posted on 6/2/2012, 18:58     +1   -1




CITAZIONE (Abbott_Juve @ 6/2/2012, 18:47) 
Eh no, l'ha vinto Schleck...

Ma se non erro schleck l ha vinto nel 2010..come è scritto anche sopra..
 
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Abbott_Juve
view post Posted on 6/2/2012, 19:41     +1   -1




Ma difatti quello del 2011 l'ha vinto Evans, mentre nel 2010 l'ha vinto Schleck, che era arrivato secondo dietro Contador...
 
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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 6/2/2012, 20:46     +1   -1




Era troppo disumano quando decideva di scattare :ghgh:
 
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AlphaMale85
view post Posted on 7/2/2012, 09:03     +1   -1




CITAZIONE (Abbott_Juve @ 6/2/2012, 18:47) 
Eh no, l'ha vinto Schleck...

giusto ho fatto confusione con il giro .....


comunque ormai il ciclismo ha perso ogni credibilità
 
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muni79
view post Posted on 7/2/2012, 13:22     +1   -1




Ciclismo - Andy Schleck triste "Brutto vincere così"


Il lussemburghese, nuovo vincitore del Tour de France 2010, commenta con amarezza la squalifica di Contador dicendo che credeva nella sua innocenza, ma anche Scarponi è solidale con lo spagnolo. L’Uci, invece, preferisce glissare. Ma Alberto, secondo il fratello, non si ritirerà


Michele Scarponi è da oggi il vincitore del Giro d’Italia 2011, in cui si era piazzato alle spalle di Alberto Contador, ma il pensiero dello scalatore marchigiano è teso a rincuorare lo spagnolo e a migliorare per il futuro. "Dal punto di vista umano mi dispiace molto per Alberto. Per quanto riguarda l'aspetto professionale, questa decisione non cambia il valore dei risultati ottenuti fino a ora e dei miei obiettivi futuri".
Più cinica, invece, la reazione dell’Unione Ciclistica Internazionale che, attraverso uno scarno comunicato, ha riassunto il pensiero del presidente, Pat McQuaid. “Non è certo con soddisfazione che l'Uci ha appreso la sentenza, anche perché si tratta dell'ennesima pagina dolorosa per il ciclismo. È un giorno triste per il nostro sport. Qualcuno può pensare che noi abbiamo vinto, ma non ci sono mai vincitori quando si parla di doping. Ogni caso, comunque finisca, è sempre un caso di troppo".
Si allinea a questo pensiero anche Andy Schleck, che diventa ufficialmente - per lo stesso motivo di Scarponi - il nuovo vincitore del Tour de France 2010. "Non ho alcun motivo per essere felice oggi - dice - rima di tutto, mi dispiace per Alberto. Ho sempre creduto nella sua innocenza. Questo e' un giorno molto triste per il ciclismo. L'unica notizia positiva e' che finalmente abbiamo un verdetto dopo 566 giorni di incertezza. Credo comunque che i giudici del Tas abbiano preso in considerazione tutti gli aspetti dopo aver letto un dossier di 4 mila pagine. Essere dichiarato il vincitore del Tour 2010 non mi rende felice, Ho lottato con Contador durante la corsa e ho perso. Il mio obiettivo è vincere il Tour de France sui pedali, essendo il migliore, non in tribunale. Se dovessi vincere quest'anno per me sarebbe la prima vittoria al Tour".
Di stampo diametralmente opposto il commento di Renato Di Rocco, presidente della Federciclo italiana, che vede la squalifica come un provvedimento “conforme al codice, è un atto di giustizia. La federazione spagnola è incommentabile - prosegue Di Rocco - così come il governo iberico sul tema dell’antidoping. Per fortuna ci sono organi terzi e superiori che fanno rispettare le regole”.
Ma, osservando le cose da un altro punto di vista, è anche vero che lasciare un corridore in sospeso per un anno e mezzo rappresenti un dilungarsi poco sensato, tenendo anche in considerazione il fatto che, nel frattempo, Contador ha corso e vinto delle gare e che tra 6 mesi potrà già rientrare, magari per disputare la Vuelta a casa sua: lo spiega bene Maurizio Fondriest, ex-iridato al Mondiale del 1988. "Quel che stride è che un corridore che ha corso e ha vinto il Giro, viene privato delle vittorie ottenute pur non essendo mai risultato positivo in tutti i controlli ai quali è stato sottoposto, gli vengono tolti i trofei perché sarebbe stato squalificato e adesso dovrà scontare gli ultimi sei mesi di quella squalifica. Altri corridori, penso a Ivan Basso, Valverde e altri ancora, si sono fatti i loro due anni e questa è un'anomalia che non capisco. Da una parte gli organi federali dovrebbero essere molto più rapidi nella decisione, visto che la notizia è uscita subito dopo il Tour de France che Contador ha vinto, sono passati quasi due anni prima del verdetto. Un corridore non può rimanere sospeso per un anno e mezzo. Se è veramente colpevole per quella positività al clenbuterolo durante il Tour, gli avrebbero dovuto lasciare le vittorie ottenute successivamente e far scattare a partire da adesso la squalifica".
Stesso pensiero anche per Giuseppe Martinelli, direttore sportivo dell’Astana, la squadra con cui Contador vinse il Tour nel 2010. "E´ inammisibile squalificare delle persone dopo quasi due anni. E´ penalizzante per un atleta che finora ha potuto correre e che adesso si sente privato non solo di quel Tour, ma di tutto quello che ha fatto dopo. Era nell´aria qualcosa di pesante e importante. Per me molte cose sono state sbagliate da chi difendeva Contador. Tutti questi ribaltoni e spostamenti di data hanno solo penalizzato il ragazzo. Lui non ha bisogno del doping per vincere, ma se aveva sbagliato andava detto e ammesso prima. Ha dimostrato di vincere anche da pulito, come al Giro dello scorso anno. E´ un giorno molto triste per me".
A rincarare la dose il commento di Eddy Merckx, che non ha usato mezze misure per scagliarsi contro la squalifica del corridore e contro la lentezza del provvedimento disciplinare. “Penso che sia ingiusto nei confronti del nostro sport - ha affermato il Cannibale -. È come se qualcuno volesse la morte del ciclismo. Il nostro è lo sport che fa il maggior numero di controlli antidoping, un numero che gli altri sport nemmeno sognano. Il processo è durato un anno e mezzo: è una cosa illogica e triste, lo trovo veramente triste. Aspetteremo di sentire quello che dicono gli esperti, io certo non lo sono, ma secondo me oggi non ci sono vincitori”.
Tristezza anche all’interno della Federciclo spagnola: il presidente, Juan Carlos Castano, non è nemmeno riuscito a mettersi in contatto con Alberto Contador. “Il suo telefono è sempre occupato - ha affermato Castano -. È una notizia molto triste e spiacevole per il ciclismo spagnolo e più in generale per lo sport del nostro paese. Come federazione speravamo che la sentenza del Tas fosse positiva”.
Intanto Fran, il fratello di Alberto, tranquillizza i tifosi. "Alberto non ha dubbi: non lascerà il ciclismo".

fonte: eurosport.yahoo.com