Del Neri: «Diego e Trezeguet fuori? Devono scegliere»
TORINO, 25 agosto - «Trezeguet e Diego non sono stati convocati perché è logico che le voci di mercato disturbano abbastanza e loro devono restare tranquilli per prendere le loro decisioni. Quindi vi tolgo un quesito: domani gioca sicuramente Del Piero (e Amauri, aggiungiamo noi, NdR)». Si presenta così Luigi Del Neri alla conferenza stampa di presentazione del match di ritorno contro lo Sturm Graz. Match che non deve passare in secondo piano, perché il mercato può impazzare ma la Juve va avanti: «Le voci di mercato restano nel mercato - replica il tecnico - Fino al 31 ci saranno voci che vanno e vengono, nel frattempo abbiamo fatto l'andata di Europa League, il Berlusconi, l'amichevole a Villar Perosa e ora ci prepariamo ad affrontare lo Sturm Graz. Siamo forti del 2-1 dell'andata ma non dobbiamo abbassare la guardia, la mente è portata a poter fare una buona partita». E in attacco, nonostante le convocazioni, le opzioni non mancano: «Martinez ha fatto l'attaccante a Catania, Lanzafame ha fatto il trequartista a Parma, almeno temporaneamente le soluzioni le abbiamo».
DI NATALE PUÒ ESSERE UTILE - Temporaneamente. Già. Perché in sede a Torino ci sono i procuratori di Di Natale: «Non so come viaggia questa trattativa, non sono un direttore sportivo. Ha dichiarato che vuole restare a Udine? Ha fatto bene, anche Diego ha detto che sta bene a Torino. Poi la società deve valutare se possa essere funzionale al progetto. Per me è un giocatore che ha caratteristiche importanti e può dare una mano alla nostra tipologia di interpretazione del calcio». Ma può bastare un solo acquisto se dovessero partire sia il brasiliano che il francese? «Con Del Piero, Amauri, Iaquinta e una quarta punta - suggerisce l'allenatore - siamo in grado di far fronte alla lunga stagione che ci aspetta. Anche perché soluzioni di emergenza ne abbiamo, ma questo significherebbe perderli per qualche problema e quindi speriamo di non doverne fare a meno».
ADDIO A DIEGO - A meno di Diego però pare proprio che dovrà fare, Del Neri. Che usa parole praticamente di congedo, unite comunque alla stima per il giocatore: «Il mercato si evolve e le decisioni tecniche sono sempre prese di concerto con la società, tra la tecnica e l'economia. Il discorso di Diego si è evoluto e lo si è preso in considerazione Diego è un ottimo professionista e un ottimo giocatore, con me si è comportato bene e ha sempre fatto il suo dovere, non sono mai stato contento di lui. Ma le situazioni si evolvono e ne prendiamo atto».
MARCHISIO? SCARAMUCCE, RESTA QUI - Il caso Marchisio viene liquidato con chiarezza: «La società vuole ragionare sul contratto e lui vuole restare, cercheranno sicuramente di risolvere qualsiasi problema. Non è che Marchisio vada via, tanto per chiudere il cerchio. Può giocare insieme ad Aquilani? Certo, anche abbastanza facilmente. Io ho quattro centrocampisti, non ho fatto l'accoppiamento di base. Ma il centrocampo di oggi dev'essere tattico, non fisico o tecnico - chiarisce il tecnico di Aquileia - Quindi due tecnici o due non tecnici possono lavorare assieme. E poi, ad esempio, Felipe Melo non è un giocatore che ruba solo palla: abbiamo giocatori abbastanza duttili, se andiamo avanti nelle Coppe, avremo due partite a settimana, sette al mese, fino a giugno. E siccome non possiamo rilassarci mai abbiamo bisogno di tutti».
AQUILANI E KRASIC LI VORREI PER BARI - «Spero che sia Krasic che Aquilani - continua - possano essere a disposizione per il campionato. Siccome per l'Europa League riposiamo subito, senza viaggi, il recupero fisico sarà equilibrato per domenica e quindi non credo che serva un turn over. Sono entrambe partite molto importanti».
POLEMICHE? NON SERVONO - Chiusura sullo scambio al vetriolo tra Moratti e Agnelli-Elkann: «Il mio compito è allenare, non discutere. Per la Juve quest'anno dev'essere di grande serenità e consapevolezza per i propri mezzi, che sappia sopportare anche periodi non buoni. Se riusciamo a fare questo avremo fatto già un bel passo avanti»
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