[Topic unico] FARSOPOLI: il complotto Moratti, Facchetti, Telecom e Gazzetta dello Sport.

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muni79
view post Posted on 21/5/2011, 09:11     +1   -1




Ricusazioni nel paese dei cachi


Quando si parla di farsopoli ed annessi, non finiamo mai di stupirci. In un solo giorno, abbiamo avuto l’ennesima conferma (questa volta clamorosa) di quanto si possa essere rapidi ed “efficienti”, oppure lenti all’inverosimile, secondo i casi.

Nel 2006, Moggi, Giraudo e Mazzini furono condannati in maniera esemplare a cinque anni di inibizione dalla Figc. Come se non bastasse, fu anche proposta la radiazione degli stessi. Per quasi un lustro, la giustizia sportiva sembrava essersi dimenticata dei tre mariuoli. Poi, come d’incanto, proprio in prossimità della scadenza della squalifica, tutti si sono improvvisamente svegliati. Certo, alla luce dei fatti emersi durante il processo di Napoli, ci sarebbe anche da riconsiderare la losca vicenda che, tra l’altro, condusse la Juve in B e le milanesi al vertice del calcio italiano ed europeo. Ma chi se ne frega? Ora bisogna bastonare i tre distruttori dell’Eden pallonaro. E così si corre nuovamente davanti ad una corte. Per gli scudetti di cartone e le coppe di plastica, c’è tempo. Ma per bastonare tutto ciò che puzza da Juve pre-2006, bisogna correre.

Ma la sorpresa è sempre in agguato: i legali di Moggi chiedono la ricusazione dei giudici Sergio Artico, Gianfranco Tobia e Riccardo Andriani, dal momento che già lo avevano condannato (sempre in sede sportiva) riguardo la vicenda delle SIM svizzere.
Abituati ai tempi biblici della giustizia nostrana, ci aspettavamo che questa richiesta trovasse risposta in un paio di decenni. E invece no! Se riuscirono a distruggere la squadra più titolata d’Italia in meno di un mese, quanto occorreva per l’ennesimo due di picche al solito Luciano? Un giorno! Ebbene sì: ventiquattrore per respingere la richiesta, dal momento che «il precedente procedimento al quale Luciano Moggi fa riferimento aveva ad oggetto una vicenda diversa e del tutto distinta». Ma come, non era con le schede svizzere che Moggi comandava la sua organizzazione mafiosa? Ancora una volta, chi se ne frega! La coerenza in Italia non sappiamo neanche più cosa sia.

Quasi contemporaneamente, ci si aspettava una risposta su un’altra richiesta di ricusazione: quella a carico di Teresa Casoria, giudice al processo di Napoli, che vede sempre Moggi tra i protagonisti.
E ancora una volta arriva la sorpresa: decisione rimandata. Motivo? Il relatore del caso è in ferie! Verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.

Spesso si parla di “giustizia a due velocità”, ma qui siamo di fronte ad una variabile impazzita (ma di quelle forme di pazzia che non convincono del tutto): Juve demolita in un batter d’occhio; processo “vero” che, dopo circa 6 anni dai fatti contestati, non ha concluso neppure il primo grado; radiazione di tesserati Figc imbucate in un sarcofago per 5 anni, che poi vengono riesumate e possibilmente comminate in un paio di settimane; ricusazioni respinte ancora prima di essere presentate; altre ricusazioni che restano in bilico per cent’anni… Qualcuno obietterà: ma la giustizia sportiva e quella ordinaria sono cose diverse. Sarà anche vero… ma il dubbio è che l’acceleratore e il freno siano premuti sempre con lo stesso intento. Indipendentemente dal fatto che si tratti di giustizia sportiva o giustizia ordinaria.

Siamo proprio nel paese dei cachi.

fonte: glmdj







Proteste vane per Luciano Moggi: la sua istanza è stata ricusata e il 31 maggio la Commissione disciplinare sarà chiamata a decidere sulla proposta di radiazione dell'ex dg bianconero



Nella sentenza di ricusazione è stato spiegato che "il precedente procedimento al quale Luciano Moggi fa riferimento aveva ad oggetto una vicenda diversa e del tutto distinta".


La Commissione disciplinare della Federcalcio è stata riconvocata il 31 maggio prossimo per decidere sulla radiazione dell'ex direttore generale bianconero, Luciano Moggi, in seguito ai fatti di Calciopoli. Da questa data ripartirà dunque il procedimento a suo carico.

La stessa commissione, con il collegio presieduto da Claudio Franchini e composto da Arturo Perugini e Luca Giraldi, aveva in mattinata rigettato l'istanza di ricusazione proposta ieri da Moggi nei confronti di Sergio Artico, Riccardo Andriani e Gianfranco Tobia nell'ambito del procedimento in corso sulla proposta di preclusione.

La Disciplinare, nel motivare la decisione, aveva spiegato che "il precedente procedimento al quale Luciano Moggi fa riferimento aveva ad oggetto una vicenda diversa e del tutto distinta". Alla luce delle norme del Codice di Procedura civile dunque "non si ravvisa alcun ostacolo a una valutazione imparziale nel presente procedimento". Per questo è stato inevitabile il rigetto dell'istanza di ricusazione.

fonte: goal.com
 
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view post Posted on 21/5/2011, 10:43     +2   +1   -1

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Vorrei provare a fare una rapina con un passamontagna e una maglia dell'Inter o del Milan... E farmi prendere!
Vediamo quanto ci mettono a processarmi? Se dopo 6 mesi non avessero ancora deciso, ammetterei di essere tifoso juventino, così in pochi giorni si arriverebbe al 3° grado in giudizio!
Altro che Paese dei cachi... Non mi esprimo come vorrei per non andare contro il regolamento di questo forum!!!
 
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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 21/5/2011, 10:46     +1   -1




CITAZIONE (RiP @ 21/5/2011, 11:43) 
Vorrei provare a fare una rapina con un passamontagna e una maglia dell'Inter o del Milan... E farmi prendere!
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view post Posted on 21/5/2011, 12:02     +1   -1
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CITAZIONE (RiP @ 21/5/2011, 11:43) 
Vorrei provare a fare una rapina con un passamontagna e una maglia dell'Inter o del Milan... E farmi prendere!
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Abbott_Juve
view post Posted on 21/5/2011, 14:08     +1   -1




Calciopoli. Il punto della situazione tra ricusazioni, rinvii, radiazioni e auspici

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Quella che si è consumata giovedì mattina tra i salotti (vedere la foto) di una sala congressi dell’Hotel Parco dei Principi di Roma (lo stesso dell’estate del 2006) altro non è stata che la continuazione di una serie di comportamenti apparentemente senza ratio giuridica alcuna e che ormai si susseguono da cinque anni a questa parte quando ad essere giudicati sono Luciano Moggi e i suoi presunti associati.

LA COMMISSIONE SI AUTOLEGITTIMA – Come altrimenti si potrebbe definire il respingimento da parte della Commissione Disciplinare Nazionale della richiesta di rinviare l’udienza in attesa del pronunciamento sulla legittimità dello stesso procedimento da parte dell’Alta Corte del CONI? La difesa Mazzini aveva infatti nei giorni scorsi sollevato una questione di legittimità ed era già stata fissata un’ordinanza istruttoria per acquisire informazioni e documenti per il giorno 23 maggio ma, nonostante ciò, il collegio giudicante non ha ritenuto di dover fare un passo indietro aspettandone il giudizio. Insomma riassumendo la FIGC crea un processo dal nulla per radiare questi soggetti, i difensori sostengono sia illegittimo e che non si potrebbe celebrare, chiedono ad un organo superiore alla FIGC di esprimere un parere sul processo stesso, viene fissata un’udienza a solamente quattro giorni dall’inizio previsto del processo contestato e cosa fa la corte giudicante? Invece di fermarsi (come normale) decide di tirare dritto per la propria strada, nonostante il rischio concreto che il tutto possa venire riazzerato solo poche ore dopo da un organo competente a farlo. Per inquadrare il gesto credo non esista esempio migliore di quello proposto dal prof. Paco D’Onofrio, difensore di Moggi, intervenuto telefonicamente nella trasmissione “Il Bianco e il Nero” condotta dagli amici Angelini e Zampini: «E’ come se il giudice di pace di un paesino sperduto dicesse che si disinteressa totalmente dell’eventuale giudizio della Corte Costituzionale perché siccome lui è autonomo risponde solo a se stesso». Pare incredibile, ma così è successo. E non se l’aspettava nessuno: molti difensori erano assenti, alcuni dei presenti erano impreparati pensando al rinvio, dato da tutti per scontato, si credeva davvero ad una tappa tecnica molto breve. Era tanto scontato, per capirci, che persino il gazzettaro Ruggiero Palombo, in un articolo di qualche giorno fa, lo dava per certo. E invece è successo l’inaspettabile. Attendere il giudizio di un organo superiore quale è il CONI rispetto alla FIGC è del tutto irrilevante: questo ci è stato spiegato, in pillole, e si commenta da solo.

DUE LINEE DI DIFESA OPPOSTE – I due terzi della famosa Triade, una volta tanto affiatati, dal 2006 hanno scelto strade completamente differenti per difendersi dal processo penale in corso a Napoli. Stessa cosa è successa per il mini-processo “con andata e ritorno” istituito (legittimamente? illegittimamente? vedi sopra) dalla FIGC. Luciano Moggi, infatti, assieme ai suoi legali, ha deciso di difendersi nel merito sul presupposto di essere innocente. Ha perciò respinto le accuse, non ha (mai) accettato i provvedimenti disciplinari a suo carico e, volendo semplificare, ha deciso di vendere cara la pelle e dare battaglia fino all’ultimo. Antonio Giraudo si è invece limitato, tramite i propri avvocati, a ribadire il proprio estraniamento non solo giuridico rispetto al Moggi stesso (differenza di comportamenti, non uso di sim svizzere, ecc) ma anche professionale: si è puntato tutto sul fatto che ormai la carriera sportiva si sia interrotta nel 2006 e che Giraudo oggi faccia altro, addirittura vivendo all’estero con la famiglia. Non ci sarebbe insomma più il pericolo di un ritorno nel mondo federale. Una linea di difesa, la sua, che ha fatto e farà discutere. Una rivendicazione, potremmo semplificare per usare le parole di D’Onofrio, del “diritto all’oblìo”.

MOGGI RICUSA, GIRAUDO NO – Altra differenza è stata nell’approccio al processo. Luciano Moggi, presentatosi con la sua task force (avvocati, consulenti e “consulenti esterni”) al completo, ha ricusato il presidente della Disciplinare dott. Artico (e altri due colleghi a latere) perchè già nel 2008 si era espresso nei suoi confronti nel procedimento sportive sulle sim svizzere, condannandolo. La difesa Giraudo, al contrario, nonostante la possibilità di accodarsi al rinvio, ha scelto di continuare regolarmente l’udienza (si mormora tra la sorpresa non solo dei colleghi, ma persino di qualche membro del suo stesso staff). E’ stata come detto una difesa non-difesa. Una difesa nella quale si è preso atto della squalifica e sostanzialmente si è detto che “non si ripeteranno più certi comportamenti” perchè tanto ormai non si rifarà più quel mestiere. Giudicare dall’esterno le strategie difensive altrui è sempre delicato, ma certo l’impressione che se ne ricava è che, per l’ennesima volta, Giraudo rinunci a “lottare” pur di affrettare i tempi, accodandosi comunque agli altri co-imputati (se uno dei due non verrà radiato, automaticamente non lo sarà neanche l’altro. Certo, poi vale pure il contrario…). Un “gol” è stato comunque segnato: Palazzi ha ammesso come la radiazione non sia da intendersi come “automatica”. Vedremo se basterà.

PALAZZI RESTA AL 2006 – Come sappiamo, quell’estate vennero scritte determinate sentenze con determinati presupposti. Le difese (specie quella Moggi) hanno sempre detto che quei presupposti fossero sbagliati e coerentemente si sono comportati di conseguenza da allora, in tutte le sedi. Ci affidiamo ancora a D’Onofrio per una riflessione importante: «Come può la procura federale (Palazzi, ndr) oggi dire che la radiazione va comminata sulla base delle “sentenze rese”, cioè le sentenze del 2006 (quelle sportive, ndr), quando la stessa procura sta avviando (lentamente, ndr) un’attività d’indagine nei confronti dell’Inter sul presupposto che probabilmente lo scudetto assegnato nel 2006 è uno scudetto assegnato in modo un po’ frettoloso. È quindi la stessa FIGC che quando attiva questo procedimento per l’accertamento della meritevolezza dello scudetto dell’Inter sta dicendo di fatto che non è convinta che la ricostruzione del 2006 sia effettivamente giusta perché se fosse giusta totalmente perché andare a mettere in discussione un altro esito di quel giudizio che fu l’assegnazione all’Inter?». Riflessione che non si può non condividere. E invece per Palazzi contano le due sentenze di condanna del 2006. E i fatti nuovi emersi sono irrilevanti.

DUE VELOCITA’ DIVERSE – E’ seguendo lo stesso principio che la proposta di ricusazione avanzata da Luciano Moggi è stata respinta: si motiva che il processo del 2008 sulle sim svizzere non sarà oggetto di giudizio, essendo il tutto limitato esclusivamente al 2006 e a quanto emerso dalle sentenze. Ognuno tragga le proprie conseguenza. Ad ogni modo è un altro l’aspetto che fa riflettere. Ieri infatti, per uno scherzo del destino, sono state discusse contemporaneamente due richieste di ricusazione: quella già discussa proposta da Luciano Moggi avverso il giudice Artico (e altri due) per il mini-processo sportivo sulla radiazione e quella promossa dai Pm di Napoli avverso il giudice Teresa Casoria per “interesse nel procedimento”. Al di là dei risultati, si può fare una riflessione in merito alla diversa velocità. Per quanto riguarda la giustizia sportiva, il giorno dopo la ricusazione la Commissione si è riunita, ha deciso (il non rinvio), ha accolto la richiesta di Palazzi di fissare una nuova udienza e ha scelto il 31 maggio come data. Al contrario, a Napoli si è rinviata per l’ennesima volta la decisione riguardante la Casoria, pare addirittura perché uno dei relatori fosse in ferie (!). Il rinvio è stato così disposto al 28 giugno, cioè più di cinque settimane dopo. Considerando che le arringhe difensive termineranno probabilmente il 12 luglio (con gli avvocati Prioreschi e Trofino in difesa Moggi), per allora probabilmente si saranno ascoltati quasi tutti, tranne probabilmente i difensori di Bergamo, De Santis e dello stesso Moggi. Pensare che un processo praticamente terminato e arrivato al 99% della sua completezza debba essere soggetto ad un giudizio del genere, così prossimo ad una eventuale pronuncia della sentenza, lascia senza parole. Facendo un parallelo improprio è la stessa situazione che vivono Moggi, Giraudo e Mazzini (e altri 42, ignoti) che dopo 4 anni e 9 mesi di squalifica ancora sono soggetti a giudizi su una loro possibile radiazione, a squalifica praticamente quasi scontata per intero.

GLI SCENARI FUTURI – Cosa aspettarsi ora? Innanzitutto la prima tappa, fondamentale, è quella di lunedì prossimo. Il 23 infatti l’Alta Corte del CONI deciderà in merito alla legittimità o meno del processo. Per quanto riguarda Moggi, si terrà un’udienza il prossimo 31 maggio, nella quale certamente Palazzi chiederà la radiazione, scontata, mentre le difese daranno battaglia; Giraudo, invece, aspettano una decisione (anche per lui Palazzi ha chiesto la radiazione) entro una quindicina di giorni alla richiesta di “clemenza” dei suoi avvocati. A Napoli, infine, si andrà avanti fino al 28 giugno con la parte finale dell’arringa dei Pm e con le requisitorie degli avvocati. Poi, forse, sapremo se la dott.ssa Casoria sarà ricusata o meno. Il 5 luglio, infine, dovrebbe esserci l’appello di Giraudo, a questo punto divenuto decisivo.

Uccellinodidelpiero.com
 
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TerryTerry
view post Posted on 21/5/2011, 18:39     +1   -1




Prioreschi: giustizia a due velocità. Moggi: Andrea, per lo scudetto fatti sentire!



Prioreschi: Com’è efficace per Moggi la giustizia sportiva – In un suo intervento di ieri a ‘Stile Juventus’. su Nuova Spazio Radio Roma, Maurilio Prioreschi ha brevemente commentato il rinvio dell’udienza della Settima sezione della Corte d’Appello del tribunale di Napoli che avrebbe dovuto decidere sulla ricusazione della giudice Casoria da parte dei Pm: rinvio al 28 giugno, perché il relatore del provvedimento era in ferie e c’era forse anche qualche problema di notifiche. Il 28 giugno significa fra più di un mese e l’avv. Prioreschi ha fatto osservare che “la norma sulla ricusazione prevede che il giudice possa fare tutto ma non emettere sentenza: il 28 giugno siamo quasi alla fine del processo perché la mia discussione e quella di Trofino sono previste per il 12 luglio; rischiamo di discutere tutto e poi non sappiamo quello che succede. Non c’è sconforto perché la ricusazione è palesemente infondata, però tutto ciò disturba la concentrazione, perché se so che ho una data precisa…. Così non sappiamo come finisce… c’è un punto interrogativo; il 28 giugno avrebbero discusso quasi tutti tranne noi e un altro paio, forse Bergamo… C’è quasi la sensazione che qualcuno abbia paura: mentre le difese hanno sempre accelerato, i Pm hanno sempre frenato".
Per quanto riguarda il rigetto della richiesta di ricusazione del giudice Artico da parte di Moggi l’avv. Prioreschi ha commentato: “Di fronte alla lentezza della giustizia ordinaria c’è grande 'efficienza' di quella sportiva, perché oggi ci hanno notificato che la Commissione Disciplinare in diversa composizione ha rigettato la richiesta di ricusazione, oggi stesso il Procuratore federale ha chiesto la fissazione della nuova udienza, oggi stesso è stata fissata la nuova udienza per il 31 maggio. Hanno fatto tutto di gran carriera, insomma, ecco…” Già, sembra di essere tornati alla furia giustizialista del 2006, Palazzi è rimasto lì… tranne che… quando si tratta di esaminare l’esposto della Juve per togliere il cartone all’Inter… allora… già ma l’Inter non interessa, il mostro è sempre e solo Moggi.

Moggi all’attacco di Moratti – L’intervista di Moratti a ‘Le iene Show’ ha irritato assai il popolo bianconero, che ha letteralmente assaltato, e di cattivo umore, la pagina Facebook delle Iene, e ha fatto spazientire anche Luciano Moggi. La radice di tanta irritazione non sta tanto nella novità delle affermazioni del patron nerazzurro (sempre le solite note stonate), quanto nel suo cieco insistere su posizioni demonizzanti nei confronti della Juve e di Moggi, quando la realtà dissepolta dal processo di Napoli ha invece mostrato il vero volto della presunta onestà. E così lo attacca Luciano Moggi dalle colonne di ‘Libero’: “Si dice che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire ma il “caso Moratti” è molto di più. È negare l’evidenza, è portare avanti un discorso di faziosità e mistificazione, ripeterlo oltre ogni immaginazione, prendere la gente per stanchezza. Un metodo perverso, attinente al diabolico, che solo una grande faccia tosta può perseguire. Altro che banda degli onesti, per questa surreale vicenda ci vorrebbe una metafora ben più pesante. E non mi interessa che i fatti della Juve del 2006 (quali?) siano ora diventati “magheggi” per il patron dell’Inter. Non c’era nessun Silvan. C’era solo gente che sapeva lavorare meglio di altri. Moratti finge di dimenticare la condanna patteggiata davanti al giudice penale per il passaporto falso di Recoba, l’ammissione di colpa dell’allora dirigente nerazzurro Oriali, fiancheggiato da Franco Baldini (attuale dg della nazionale inglese) nome fatto dal dirigente interista. La condanna avrebbe dovuto comportare un’integrazione consequenziale della sentenza sportiva sulla stessa vicenda, emessa in precedenza su capi d’accusa ben più ristretti, ma la giustizia sportiva dormì sapendo di dormire, e il caso andò in cavalleria”. E, partendo dall’affaire Telecom (“Inter e Telecom che andavano a braccetto, che fingevano di saper nulla di spionaggio illegale, sbugiardati da chi svolse quelle operazioni su loro comando, a carico di dirigenti rivali, la sede della Juve, designatori, arbitri e calciatori. Ogni osservatore poteva notare come nelle migliaia di intercettazioni di Calciopoli non ci fosse nessun filone Inter, un vuoto singolare per un’inchiesta che voleva setacciare tutto il calcio”). E via a ruota libera, dal caso Coppola al caso Nucini, dalle telefonate di Facchetti sugli arbitri preclusi e sul 4-4-4 alla visita dello stesso a Bertini negli spogliatoi. E chiude sul sonno della Procura Federale davanti all’esposto della Juve e con un consiglio ad Andrea Agnelli: “Sulla questione pretenziosa del non voler rendere lo scudetto 2006, come se dipendesse solo da lui, dovrebbe parlare la Juve, ma tutto tace. Qui non si tratta di rendere, ma di revocare, come chiesto dai bianconeri. Ma la Procura Federale ancora dorme. Ad Andrea Agnelli, che riceve ora doni dal nemico sotto forma di parole mielose (“timeo Danaos et dona ferentes”), consiglierei di stare attento. La Juve così piccola di questi tempi, l’Inter se la augura per sempre”.

Ju29ro.com
 
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view post Posted on 21/5/2011, 19:25     +1   -1

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io nn capisco una cosa
il coni non aveva fermato questo processo per esaminare bene questa legge fatta dalla figc che aveva suscitato molti dubbi?
può essere che ogni cosa deve sempre andare a sfavore di moggi? :uhhh:
 
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Viktor Gutierrez
view post Posted on 22/5/2011, 14:34     +1   -1




CITAZIONE (RiP @ 21/5/2011, 11:43) 
Vorrei provare a fare una rapina con un passamontagna e una maglia dell'Inter o del Milan... E farmi prendere!
Vediamo quanto ci mettono a processarmi? Se dopo 6 mesi non avessero ancora deciso, ammetterei di essere tifoso juventino, così in pochi giorni si arriverebbe al 3° grado in giudizio!
Altro che Paese dei cachi... Non mi esprimo come vorrei per non andare contro il regolamento di questo forum!!!

E come non darti ragione. :sisi:
 
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muni79
view post Posted on 23/5/2011, 15:57     +1   -1




CALCIOPOLI – AGNELLI HA RAGIONE, LA FIGC NON PUO’ PIU’ FAR FINTA DI NIENTE. PALAZZI MI SENTIRA’ PRESTO..



“Le dichiarazioni di Agnelli sull’esposto contro la Figc per la revoca dello scudetto del 2006? Ha ragione pienamente Andrea. La Figc non può più far finta di niente: Palazzi è rimasto al 2006 ma noi in questi anni abbiamo invece scoperto 170'000 telefonate che erano state tenute nascoste, perché all'epoca si è valutato solo quello che faceva comodo. Quando ne avrò occasione, come promesso, mi riserverò di dire a Palazzi tutto quello che doveva fare e che invece non ha fatto. Il processo sportivo non ha evidenziato illeciti ed il Prof.Serio, uno dei giudicanti, disse chiaramente che la sentenza ha interpretato il sentimento popolare creato dei media. Al processo di Radiazione intentato dalla Figc contro di me dirò tutta la verità e stavolta davvero non potranno più far finta di niente.”

FNTE: tuttipazziperlajuve
 
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view post Posted on 23/5/2011, 19:19     +1   -1

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Parole di? Moggi, immagino... :)
 
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view post Posted on 23/5/2011, 19:59     +1   -1
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Abete ad Agnelli: Scudetto '06? Decisione entro giugno


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Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ha risposto alle critiche del numero uno della Juventus Andrea Agnelli, che ieri ha parlato di «coscienza forse non troppo pulita» a proposito del ricorso bianconero sullo scudetto 2006, a suo dire senza risposta da un anno. «Quando si hanno ruoli istituzionali bisogna accettare la logica in cui si rimane i terminali di critiche - ha detto Abete, intervenuto a Gr Parlamento -. L'esposto a cui ci si riferisce è del 10 maggio 2010 e fa riferimento ad una decisione assunta dal Commissario straordinario nel luglio 2006. L'esposto è alla Figc e anche alla Procura, che sta operando con l'auspicio più volte da me rappresentato di poter finire i lavori entro la stagione sportiva, sulla base di quel principio di autonomia sancito dallo statuto federale. Ma per poter operare occorre avere documenti validati, le telefonate da parte del tribunale di Napoli sono pervenute alla Procura il 22 aprile».

LA RISPOSTA DI ABETE - «Dire quando pensate di decidere, è una impostazione sbagliata - ha detto ancora Abete -. C'è un soggetto che ha piena autonomia, l'organo di giustizia sportiva, la Procura federale, quindi l'attività politica sportiva è a valle delle valutazioni della Procura. Più volte ho dato indicazioni del fortissimo auspicio che la posizione venga valutata nella stagione sportiva 2010-11. L'esposto è del 10 maggio 2010, il procedimento di Napoli è ancora in corso, il rito abbreviato per alcune persone si è concluso solo per il primo grado. Il problema è importante ma non diamo la dimensione della cronaca. Il forte auspicio è che la Procura federale, acquisite il 22 aprile le ultime telefonate validate al processo di Napoli, completi i lavori entro giugno 2011. Tuttavia la federazione comprende che risulta il terminale di tanti problemi, questo non vale per il singolo club, ma per tutti, c'è un modo di essere un po' italiano: piove governo ladro. In questo caso la federazione rappresenta il soggetto istituzionale e spesso diventa il terminale di critiche, però fa parte del gioco, non dobbiamo più di tanto rammaricarci, fa parte della dimensione del nostro paese. Se ho sentito Agnelli o qualche altro dirigente della Juve? No, assolutamente non ho sentito nessuno».

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view post Posted on 23/5/2011, 20:22     +1   -1
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Ricorso Mazzini inammissibile: verdetto ci sarà tra 20 giorni


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L’Alta Corte del Coni ha dichiarato inammissibile il ricorso di Innocenzo Mazzini col quale l’ex vicepresidente della Figc chiedeva la dichiarazione di illegittimità della norma federale che ha istituito il processo per le radiazioni sua e di Giraudo e Moggi. Il procedimento in corso (sono in camera di consiglio) davanti alla Disciplinare della Figc prosegue, dunque. L’Alta Corte non ha ancora fornito le motivazioni della decisione. Il verdetto sulla richiesta di radiazione formulata dal procuratore Palazzi per Mazzini e Giraudo sarà dato tra una ventina di giorni.

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view post Posted on 23/5/2011, 21:52     +1   -1
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Ho messo questo post nel topic di Conte ma lo metto pure qui perchè riguarda anche farsopoli...

Oggi ho parlato con uno juventino di Conte, lui mi diceva che non gli piaceva e non gli convinceva e che gli juventini ormai si sono scemoniti con sto Conte, bah, lo guardavo in faccia e quasi quasi lo schifavo, tra l' altro alla fine mi ha pure detto che di calciopoli, scudetti di cartone e di altro non se ne frega nulla e che schifa Moggi che ci ha inguaiato e che è colpevole, io gli ho chiesto ma hai seguito il processo di Napoli, lui mi dice no, e poi mi dice che lui è più malato di me della Juventus, bene l' ho salutato e me ne sono andato senza controbbattere, era davvero inutile, un caso perso unico al mondo... :uhhh:
 
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alejuventino
view post Posted on 23/5/2011, 22:13     +1   -1




CITAZIONE (zebrone84 @ 23/5/2011, 22:52) 
Ho messo questo post nel topic di Conte ma lo metto pure qui perchè riguarda anche farsopoli...

Oggi ho parlato con uno juventino di Conte, lui mi diceva che non gli piaceva e non gli convinceva e che gli juventini ormai si sono scemoniti con sto Conte, bah, lo guardavo in faccia e quasi quasi lo schifavo, tra l' altro alla fine mi ha pure detto che di calciopoli, scudetti di cartone e di altro non se ne frega nulla e che schifa Moggi che ci ha inguaiato e che è colpevole, io gli ho chiesto ma hai seguito il processo di Napoli, lui mi dice no, e poi mi dice che lui è più malato di me della Juventus, bene l' ho salutato e me ne sono andato senza controbbattere, era davvero inutile, un caso perso unico al mondo... :uhhh:

Non ciò capito niente, puoi riscrivere? :sorriso:
 
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view post Posted on 24/5/2011, 09:08     +1   -1

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CITAZIONE (alejuventino @ 23/5/2011, 23:13) 
Non ciò capito niente, puoi riscrivere? :sorriso:

Praticamente ha parlato con uno che non ritiene Conte un allenatore da Juve, e che tra l'altro non sa una beneamata mazza su Farsopoli, e nonostante ciò si ritiene più Juventino di quelli che invece stanno ancora a difendere LM. :.the:
 
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