[Topic unico] FARSOPOLI: il complotto Moratti, Facchetti, Telecom e Gazzetta dello Sport.

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view post Posted on 18/10/2012, 22:42     +1   -1
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Risarcimenti calciopoli, sentenza tra conflitti e dubbi


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Sul sito della Corte dei Conti sono disponibili le motivazioni della sentenza che condanna gli arbitri e i designatori a pagare i danni per Calciopoli. Oltre cinquanta pagine, la cui lettura lascia qualche dubbio che si aggiunge a quello legato al conflitto di interessi di chi ha giudicato. Un altro caso dell'infinita vicenda che dal 2006 non ha smesso di turbare il calcio italiano. Ma andiamo con ordine e proviamo ad analizzare i punti controversi del caso Corte dei Conti-Arbitri.

1. Il giudice che ha sentenziato è il dott. Ivan De Musso, rispettato e con un gran carriera, ma anche un grande conflitto di interessi. Perché De Musso è anche componente della IV sezione giudicante della Corte di Giustizia Federale della Figc, il cui presidente Mario Serio fu per altro proprio uno dei giudici di Calciopoli. Insomma, non può non saltare agli occhi la stortura: a decidere se arbitri e designatori coinvolti in Calciopoli hanno o meno danneggiato la Federazione è stato chi per la Federazione lavora. Un po' troppo. Forse una ricusazione avrebbe risolto la questione all'origine (se fosse stata posta la questione era difficile respingere l'istanza), ma ora resta - lampante - un conflitto di interesse da parte di chi ha sentenziato.

2. Il giudice De Musso ha condannato al risarcimento anche arbitri assolti nel procedimento penale di Napoli o addirittura non coinvolti nel processo (Gabriele e Babini). Nelle motivazioni si legge - tradotto in parole poverissime - che la Corte dei Conti può entrare nel merito al di là delle assoluzioni in sede penale. E così nel caso di Gabriele, De Musso spiega: «Per il Gabriele, così come è stato ritenuto per altri ufficiali di gara, il possesso e l’uso di schede telefoniche riservate messe a disposizione da un dirigente di una società sportiva significa accettare la costituzione di un rapporto privilegiato contrario alla posizione di terzietà, correttezza e probità che si impone a chi deve garantire la neutralità nello svolgimento delle proprie funzioni. Anche per il Gabriele sono stati accertati numerosi contatti telefonici con Luciano Moggi, segno evidente che tutti coloro che avevano accettato l’uso di utenze telefoniche riservate dallo stesso fornite avevano consolidato l’abitudine di comunicazioni segrete, in violazione perlomeno dell’art. 1, comma 1, CGS e dell’art. 40 del regolamento AIA». Ma se il solo possesso della famigerata sim svizzera basta per condannare al risarcimento, perché Paparesta, utilizzatore pure lui di scheda svizzera (originariamente consegnata al padre), non è stato coinvolto?

3. Perché la Corte dei Conti fosse competente, De Musso, ha argomentato nella sua sentenza in base a sentenze della Cassazione, con la «funzionalizzazione dell’attività del soggetto (anche privato) al perseguimento di finalità pubbliche». Insomma, equipara l'arbitro a un pubblico ufficiale. Il che è un'interpretazione molto estrema, anche perché in sostanza si sostiene che dirigere una partita abbia finalità pubbliche. Ma questo, almeno in parte cozza con il fatto che l’arbitro non è altro che un soggetto che fa applicare un regolamento stabilito da una federazione di natura privatistica. Spingendosi a un paradosso, un'interpretazione altrettanto estrema di questa sentenza potrebbe portare un arbitro davanti alla Corte dei Conti per un clamoroso errore di valutazione che, in fondo, si potrebbe sostenere lede l'immagine della Figc.

Insomma, restano molti dubbi e resta "il" dubbio legato alla commistione fra giustizia sportiva e giustizia "ordinaria". Com'è possibile incontrare gli stessi giudici da una parte e dall'altra, minando la credibilità di certi giudizi? Nella giustizia sportiva ci si trova davanti a giudici nominati dalle stesse federazioni e che perdono, dunque, in nuce la loro terzietà. Se poi, "nell'altra giustizia", ci si trova davanti a giudici che operano anche nello sport, ancora una volta la terzietà viene meno. Poi non ci si può lamentare se continuano ad aleggiare fantasmi e sospetti.

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Flogger
view post Posted on 19/10/2012, 12:03     +1   -1




Vamos che si ricomincia con KUTUZOV.. la parola di 1 contro tutti chi vincerà?

Vogliamo scommettere?

Che schifo.
 
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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 19/10/2012, 12:34     +1   -1




Però questo è il topic di farsopoli.. :ghgh:
 
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view post Posted on 19/10/2012, 18:26     +1   -1

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CITAZIONE (zebrone84 @ 18/10/2012, 23:42) 

Risarcimenti calciopoli, sentenza tra conflitti e dubbi


(IMG:http://cdn.tuttosport.com//images/07/C_3_M...e_ts673_400.jpg)


Sul sito della Corte dei Conti sono disponibili le motivazioni della sentenza che condanna gli arbitri e i designatori a pagare i danni per Calciopoli. Oltre cinquanta pagine, la cui lettura lascia qualche dubbio che si aggiunge a quello legato al conflitto di interessi di chi ha giudicato. Un altro caso dell'infinita vicenda che dal 2006 non ha smesso di turbare il calcio italiano. Ma andiamo con ordine e proviamo ad analizzare i punti controversi del caso Corte dei Conti-Arbitri.

1. Il giudice che ha sentenziato è il dott. Ivan De Musso, rispettato e con un gran carriera, ma anche un grande conflitto di interessi. Perché De Musso è anche componente della IV sezione giudicante della Corte di Giustizia Federale della Figc, il cui presidente Mario Serio fu per altro proprio uno dei giudici di Calciopoli. Insomma, non può non saltare agli occhi la stortura: a decidere se arbitri e designatori coinvolti in Calciopoli hanno o meno danneggiato la Federazione è stato chi per la Federazione lavora. Un po' troppo. Forse una ricusazione avrebbe risolto la questione all'origine (se fosse stata posta la questione era difficile respingere l'istanza), ma ora resta - lampante - un conflitto di interesse da parte di chi ha sentenziato.

2. Il giudice De Musso ha condannato al risarcimento anche arbitri assolti nel procedimento penale di Napoli o addirittura non coinvolti nel processo (Gabriele e Babini). Nelle motivazioni si legge - tradotto in parole poverissime - che la Corte dei Conti può entrare nel merito al di là delle assoluzioni in sede penale. E così nel caso di Gabriele, De Musso spiega: «Per il Gabriele, così come è stato ritenuto per altri ufficiali di gara, il possesso e l’uso di schede telefoniche riservate messe a disposizione da un dirigente di una società sportiva significa accettare la costituzione di un rapporto privilegiato contrario alla posizione di terzietà, correttezza e probità che si impone a chi deve garantire la neutralità nello svolgimento delle proprie funzioni. Anche per il Gabriele sono stati accertati numerosi contatti telefonici con Luciano Moggi, segno evidente che tutti coloro che avevano accettato l’uso di utenze telefoniche riservate dallo stesso fornite avevano consolidato l’abitudine di comunicazioni segrete, in violazione perlomeno dell’art. 1, comma 1, CGS e dell’art. 40 del regolamento AIA». Ma se il solo possesso della famigerata sim svizzera basta per condannare al risarcimento, perché Paparesta, utilizzatore pure lui di scheda svizzera (originariamente consegnata al padre), non è stato coinvolto?

3. Perché la Corte dei Conti fosse competente, De Musso, ha argomentato nella sua sentenza in base a sentenze della Cassazione, con la «funzionalizzazione dell’attività del soggetto (anche privato) al perseguimento di finalità pubbliche». Insomma, equipara l'arbitro a un pubblico ufficiale. Il che è un'interpretazione molto estrema, anche perché in sostanza si sostiene che dirigere una partita abbia finalità pubbliche. Ma questo, almeno in parte cozza con il fatto che l’arbitro non è altro che un soggetto che fa applicare un regolamento stabilito da una federazione di natura privatistica. Spingendosi a un paradosso, un'interpretazione altrettanto estrema di questa sentenza potrebbe portare un arbitro davanti alla Corte dei Conti per un clamoroso errore di valutazione che, in fondo, si potrebbe sostenere lede l'immagine della Figc.

Insomma, restano molti dubbi e resta "il" dubbio legato alla commistione fra giustizia sportiva e giustizia "ordinaria". Com'è possibile incontrare gli stessi giudici da una parte e dall'altra, minando la credibilità di certi giudizi? Nella giustizia sportiva ci si trova davanti a giudici nominati dalle stesse federazioni e che perdono, dunque, in nuce la loro terzietà. Se poi, "nell'altra giustizia", ci si trova davanti a giudici che operano anche nello sport, ancora una volta la terzietà viene meno. Poi non ci si può lamentare se continuano ad aleggiare fantasmi e sospetti.

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Quello che mi chiedo è anche un'altra cosa, non potevano chiedere di cambiare giudici ?

So che per il penale si può fare, mi chiedo quindi perche in questo caso non è stata richiesta un'altra commissione più attendibile e senza conflitti di interesse?

Queste sono cose che da Juventino mi danno fastidio ... se non si può cambiare una giuria nettamente di parte di che giustizia parliamo?

Tanto valeva dare la toga a Moratti e company :uhhh:

 
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view post Posted on 19/10/2012, 19:45     +1   -1
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Processo Calciopoli, chiesti 4 anni a Giraudo


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Gli avvocati Massimo Krogh e Michele Galasso, difensori di Antonio Giraudo, sono "soddisfatti dell'ammissione di nuove prove documentali introdotte dalla difesa" nel processo d'appello di calciopoli. "Le conclusioni del Procuratore Generale - sostengono i due legali - appartengono alla dialettica processuale. L'accusa prosegue nel suo percorso, poi sarà il turno della difesa e confidiamo - concludono - in un equo giudizio". Quattro anni di reclusione, uno in più della pena inflitta in primo grado, e 30mila euro di multa per Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus. È la richiesta di condanna al processo di appello di Calciopoli formulata oggi in aula al termine della requisitoria dal sostituto procuratore generale Carmine Esposito. Per il pg Giraudo non è un semplice partecipe della associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, bensì uno dei promotori. Il processo riprenderà venerdì prossimo.

LE ALTRE RICHIESTE - Esposito ha chiesto inoltre 3 anni per l'ex arbitro Tiziano Pieri (2 anni e 4 mesi la condanna in primo grado), mentre ha chiesto la conferma delle condanne a 2 anni per l'ex presidente dell'Aia Tullio Lanese e l'ex arbitro Paolo Dondarini. Il pg ha chiesto altresì la condanna per gli imputati che erano stati assolti in primo grado: 2 per l'ex assistente Duccio Baglioni, un anno e 4 mesi per l'arbitro Gianluca Rocchi, un anno e 6 mesi per l'ex arbitro Stefano Cassarà, un anno e 4 mesi per l'ex assistente Giuseppe Foschetti, un anno e 6 mesi per l'ex arbitro Marco Gabriele, un anno e 4 mesi per l'ex assistente Alessandro Griselli, un anno e 4 mesi per l'ex arbitro Domenico Messina. La sentenza è prevista per l'11 novembre.

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view post Posted on 20/10/2012, 10:04     +1   -1

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QUOTE (nadim-temporaneo @ 19/10/2012, 19:26) 
Quello che mi chiedo è anche un'altra cosa, non potevano chiedere di cambiare giudici ?

So che per il penale si può fare, mi chiedo quindi perche in questo caso non è stata richiesta un'altra commissione più attendibile e senza conflitti di interesse?

Queste sono cose che da Juventino mi danno fastidio ... se non si può cambiare una giuria nettamente di parte di che giustizia parliamo?

Tanto valeva dare la toga a Moratti e company :uhhh:


Capito cosa intendevo? ;)
 
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view post Posted on 20/10/2012, 19:21     +1   -1

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si.. siamo alle solite ... però oggi mi godo il 2-0 al Napoli :uhuh:
 
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view post Posted on 22/10/2012, 20:01     +1   -1
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LEGGETE QUI ROBE DA MATTI!!!! :|:

Ricorso alla Corte d'Appello di Roma, prossima udienza schedulata al 17 giugno 2014 - In attesa dell'Assemblea degli Azionisti che si terrà il prossimo venerdì 26 ottobre al Lingotto, i nostri specialisti stanno procedendo con l'analisi del Progetto di Bilancio che verrà sottoposto all'approvazione degli azionisti. Un'interessante notizia si apprende nel capitolo delle controversie in corso. Per quanto riguarda il ricorso alla Corte d'Appello di Roma che i legali bianconeri hanno presentato in data 10 febbraio 2012, avverso la decisione del TNAS di dichiararsi incompetente in merito al procedimento di annullamento dell'atto di assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter, si legge che la prima udienza era stata fissata per 18 settembre 2012. Ebbene, abbiamo avuto conferma, da fonti qualificate, che l'udienza si è regolarmente svolta e che gli attori (Coni, FIGC, Internazionale FC) si sono regolarmente costituiti; abbiamo saputo altresì che la Corte d'Appello, espletate le formalità di rito, ha deciso di rinviare la discussione ad altra udienza che ha contestualmente fissato al 17 giugno 2014. Probabile quindi che la discussione finale avverrà con le sentenze del Processo di Napoli passate in giudicato e ormai definitive. (Ju29ro)
 
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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 22/10/2012, 20:27     +1   -1




2014? :|:
 
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juvesteel 79
view post Posted on 22/10/2012, 20:37     +1   -1




la fine del mondo

arrivera' prima
 
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AlezieMD
view post Posted on 23/10/2012, 07:06     +1   -1




2014!??!?!?!
ooooooooooooooooooooooooooooooo ma così non si può andare avanti!!
:.:infilatelo la AlphaMale85:.: :.:infilatelo la AlphaMale85:.: :.:infilatelo la AlphaMale85:.: :.:infilatelo la AlphaMale85:.:
 
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SwifferMW
view post Posted on 23/10/2012, 09:01     +1   -1




Ma ci rendiamo conto?
 
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view post Posted on 24/10/2012, 22:46     +1   -1
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De Santis chiama a testimoniare Moratti


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De Santis contro Moratti: primo round. L'ex arbitro ha infatti chiesto i danni al presidente dell'Inter per i dossier illegali sul suo conto che, secondo quanto è emerso al processo Telecom, sono stati commissionati dall'Inter e prodotti da Emanuele Cipriani con il coordinamento da Giuliano Tavaroli, l'ex reponsabile security della Telecom di Tronchetti Provera. Oggi, al Tribunale civile di Milano si sono trovate le parti per la prima udienza. Da una parte Paolo Gallinelli e Federico Lucarelli, i legali di De Santis, hanno chiesto di poter sentire in aula Massimo Moratti, Marco Tronchetti Provera, Caterina Plateo (segretaria della Telecom che ha rivelato particolari sui dossier interisti) e gli stessi Cipriani e Tavaroli, dei quali è stata comunque depositata tutta la documentazione relativa al processo Telecom. Dall'altra le avvocatesse dell'Inter, Luisa Beretta e Silvia Trupiano che dopo averla negata, hanno poi eccepito sulla prescrizione della condotta e un difetto di legittimazione passiva (ovvero, non ritengono l'Inter responsabile dei dossier e quindi l'eventuale risarcimeto andrebbe chiesto direttamente a Telecom).

Non esistono, infatti, fatture intestate all'Inter per il famigerato "Dossier Ladroni" (che continene anche indagini condotte illegalmente su Moggi, la dirigenza della Juventus e i designatori arbitrali), ma lo stesso Cipiriani ha spiegato perché: "Ci fu chiesto di fatturare a Pirelli per questioni di riservatezza e non coinvolgere direttamente l'Inter" e Tavaroli ha ricostruito le riunioni con i vertici interisti per commissionare il dossier. I legali nerazzurri hanno inoltre prodotto la condanna nei confronti di De Santis al processo Calciopoli di Napoli e la notizia della condanna presso la Corte dei Conti. Gallinelli e Lucarelli hanno invece prodotto la sentenza di Vieri che, qualche settimana fa, ha vinto la sua causa per i pedinamenti commissionati dall'Inter, ottenendo un risarcimento di un milione di euro. A questo punto il giudice deve scigliore la riserva sul'acquisizione delle documentazioni presentate e sull'ammissione dei testimoni. Non è stata fissata una data per la prossima udienza.

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TerryTerry
view post Posted on 25/10/2012, 14:23     +1   -1




CITAZIONE (zebrone84 @ 22/10/2012, 21:01) 
LEGGETE QUI ROBE DA MATTI!!!! :|:

Ricorso alla Corte d'Appello di Roma, prossima udienza schedulata al 17 giugno 2014 - In attesa dell'Assemblea degli Azionisti che si terrà il prossimo venerdì 26 ottobre al Lingotto, i nostri specialisti stanno procedendo con l'analisi del Progetto di Bilancio che verrà sottoposto all'approvazione degli azionisti. Un'interessante notizia si apprende nel capitolo delle controversie in corso. Per quanto riguarda il ricorso alla Corte d'Appello di Roma che i legali bianconeri hanno presentato in data 10 febbraio 2012, avverso la decisione del TNAS di dichiararsi incompetente in merito al procedimento di annullamento dell'atto di assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter, si legge che la prima udienza era stata fissata per 18 settembre 2012. Ebbene, abbiamo avuto conferma, da fonti qualificate, che l'udienza si è regolarmente svolta e che gli attori (Coni, FIGC, Internazionale FC) si sono regolarmente costituiti; abbiamo saputo altresì che la Corte d'Appello, espletate le formalità di rito, ha deciso di rinviare la discussione ad altra udienza che ha contestualmente fissato al 17 giugno 2014. Probabile quindi che la discussione finale avverrà con le sentenze del Processo di Napoli passate in giudicato e ormai definitive. (Ju29ro)

:uhhh:
 
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juvesteel 79
view post Posted on 25/10/2012, 20:29     +1   -1




dire ogni cosa sarebbe superfluo ...ma questo destebilizzera' qualcuno ...sono stufo marcio di sti mafiosi schifosi corrotti che usano le leggi a loro piacimento come si fa con marionette e pupazzi gli stessi pupazzi che da anni ci fanno mangiare il fegato e che vomitano o cagano ogni qual volta aprono la fogna che hanno al posto della bocca ...sono schifato da questo sistema fittizzio e da gente onesta che fa l'indiano solo per non andare contro proprio a questo sistema che di certo non mi rappresenta e che anzi ho schifo a vivere in questo mondo infame sempre pronto a colpire il piu debole solo perche' il piu' forte fa comodo a qualcuno e difficile da colpire ...certo fino a quando sara' questo il modo di pensiero in italia le cose non cambieranno mai e anzi peggioreremo giorno dopo giorno fino a quando spariremo da questo mondo ...e non sara' mai abbastanza presto fidatevi ....sto esplodendo dentro di me....passo e chiudo :bomb: :bomb: :bomb: :bomb:

Edited by juvesteel 79 - 27/10/2012, 17:30
 
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