[Topic unico] FARSOPOLI: il complotto Moratti, Facchetti, Telecom e Gazzetta dello Sport.

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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 17/12/2010, 11:42     +1   -1




Stupiscimi Andrea : emozione :
 
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view post Posted on 17/12/2010, 13:20     +1   -1
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Avanti così, tornate a casa, figlioli!
 
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natyboss
view post Posted on 17/12/2010, 13:39     +1   -1




Chissà cosa si deve aspettare Da Agnelli il buon Ratto. LADRO, ridacci indietro quello che è nostro. Sono cose che non vi sono mai appartenute, branco di disonesti. Calciopoli se non l'aveste ancora capito è finito, noi torneremo a vincere "meritatamente sul campo come abbiamo sempre fatto", voi ritornerete in quello che è il vostro buco di mediocrità.
 
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Alexbobby96
view post Posted on 17/12/2010, 13:56     +1   -1




: emozione : : emozione : : emozione : Agnelli forever!!! :.allah :
 
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Ryoda Ushitora
view post Posted on 17/12/2010, 13:57     +1   -1




CITAZIONE (natyboss @ 17/12/2010, 13:39) 
Chissà cosa si deve aspettare Da Agnelli il buon Ratto. LADRO, ridacci indietro quello che è nostro. Sono cose che non vi sono mai appartenute, branco di disonesti. Calciopoli se non l'aveste ancora capito è finito, noi torneremo a vincere "meritatamente sul campo come abbiamo sempre fatto", voi ritornerete in quello che è il vostro buco di mediocrità.

Non posso che quotare ogni lettera! :.allah :
Quegli scudetti devono ritornare a Torino anche a costo di demolire la sede della FIGC con i cannoni e di issare la testa di Abete sulla punta di una picca (per non parlare dei vari Guido "faccia di porco" Rossi, Narducci e simili)! :bomb:
 
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view post Posted on 17/12/2010, 14:42     +1   -1

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CITAZIONE (natyboss @ 17/12/2010, 13:39) 
Chissà cosa si deve aspettare Da Agnelli il buon Ratto. LADRO, ridacci indietro quello che è nostro. Sono cose che non vi sono mai appartenute, branco di disonesti. Calciopoli se non l'aveste ancora capito è finito, noi torneremo a vincere "meritatamente sul campo come abbiamo sempre fatto", voi ritornerete in quello che è il vostro buco di mediocrità.

:.:bravo:.: :.inter merda.:
 
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SwifferMW
view post Posted on 17/12/2010, 19:19     +1   -1




Per non dimenticare mai
Juventus 2005 – 2006 (Anno di “Calciopoli”) Statistiche
1º in Serie A
91 punti; 27 vittorie, 10 pareggi, 1 sconfitta;
71 gol realizzati (secondo miglior attacco del torneo, 24 subiti (miglior difesa);
Rigori a favore 5 di cui 3 realizzati, Rigori contro 3 di cui 2 realizzati)
Secondo capocannoniere del campionato David Trezeguet con 23 goal
Quarti di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Champions League.
Finalista della Supercoppa Italiana.

Elenco dei giocatori con goal e presenze nel campionato 2005/06 più elenco trofei e riconoscimenti fino al 2006.
Eviterò di elencare:
Premi ritenuti minori
record personali come le presenze in un campionato
tutti i trofei vinti dopo il 2006, soprattutto in altre squadre.
I secondi posti anche di trofei prestigiosi (perché alla Juve arrivare Secondi equivale a perdere)
I giocatori con nemmeno una presenza in questo campionato anche se vittoriosi in passato (es. Birindelli)

1 P Gianluigi Buffon (18 presenze ; - 12 goal)
4 Campionati Italiani (2001/02; 2002/03; 2004/05; 2005/06)
1 Mondiale di Calcio (2006)
Secondo classificato per il pallone d’oro 2006
1 Coppa Italia (1998/99)
3 Supercoppa Italiana (1999; 2002; 2003)
1 Coppa Uefa (1998/99)

3 D Giorgio Chiellini (17 presenze)
1 Campionati Italiani (2005/06)

4 C Patrick Vieira (31 presenze; 5 goal)
3 Campionati Inghilterra (1997/98; 2001/02; 2003/04)
4 Community Shield (Supercoppa Inglese) (1998; 1999; 2002; 2004)
4 Coppe Inghilterra (1997/98; 2001/02; 2002/03; 2004/05)
2 Campionati Serie A (1995/96; 2005/06)
1 Mondiale (1998)
1 Europeo (2000)
1 Confederation Cup (2001)

6 D Robert Kovač (18 presenze; 1 goal)
2 Campionati Tedeschi (2002/03; 2004/05)
1 Campionati Italiani (2005/2006)
2 Coppa Germania (2002/03; 2004/05)
1 Coppa Intercontinentale (2001)

7 D Gianluca Pessotto (10 presenze)
6 Campionati Italiani (1996/97; 1997/98; 2001/02; 2002/03; 2004/05; 2005/06)
3 Supercoppa Italiana (1997; 2002; 2003)
1 Champions League (1995/96)
1 Supercoppa Uefa (1996)
1 Coppa intercontinentale (1996)
1 Coppa Intertoto (1999)

8 C Emerson (34 presenze; 2 goal)
2 Coppa del Brasile (1994; 1997)
2 Campionato Gaucho (1995; 1996)
1 Campionato Brasiliano (1996)
3 Campionati Italiani ( 2000/2001; 2004/05; 2005/06)
1 Supercoppa Italiana (2001)
1 Coppa Libertadores (1995)
1 Supercoppa Sudamericana (1999)
1 Coppa America (1996)
1 Confederation Cup (2005)

9 A Zlatan Ibrahimović (35 presenze; 7 goal)
2 Campionati Olandesi (2001/02; 2002/03)
1 Coppa Olanda (2001/02)
1 Supercoppa Olandese (2002)
2 Campionati Italiani (2004/05; 2005/06)

10 A Alessandro Del Piero (capitano) (33 presenze; 12 goal)
7 Campionati Italiani ( 1994/95; 1996/97; 1997/98; 2000/2001; 2002/03; 2004/05; 2005/06)
1 Coppa Italia (1994/95)
4 Supercoppa Italiana (1995; 1997; 2002; 2003)
1 Champions League (1995/96)
1 Supercoppa Uefa (1996)
1 Coppa Intercontinentale (1996)
1 Coppa Intertoto (1999)
1 Mondiale (2006)
2 Capocannoniere Champions League (1995/96 con 6 goal; 1997/98 con 10 goal)
1 Capocannoniere Coppa Italia (2005/06 con 5 goal)

11 C Pavel Nedvěd (33 presenze; 5 goal)
1 Campionato Cecoslovacco (1992/93)
2 Campionato Ceco (1993/94; 1994/95)
1 Coppa Repubblica Ceca (1995/96)
2 Coppa Italia (1997/98; 1999/2000)
4 Supercoppa Italiana (1998; 2000; 2002; 2003)
5 Campionati Italiani (1999/2000; 2001/02; 2002/03; 2004/05; 2005/06)
1 Coppa delle coppe (1998/99)
1 Supercoppa Uefa (1999)
1 Pallone d’oro (2003)

14 D Federico Balzaretti (20 presenze)
1 Campionato Italiano (2005/06)

16 C Mauro Camoranesi (34 presenze; 3 goal)
3 Campionati Italiani (2002/03; 2004/05; 2005/06)
2 Supercoppa Italiana (2002/03)
1 Mondiale (2006)

17 A David Trezeguet (32 presenze; 23 goal)
2 Campionati Francesi (1996/97; 1999/2000)
4 Campionati Italiani (2001/02; 2002/03; 2004/05; 2005/06)
2 Supercoppa Italiana ( 2002; 2003)
1 Mondiale (1998)
1 Europeo (2000)
1 Capocannoniere Serie A (2001/02 con 24 goal)

18 A Adrian Mutu (32 presenze; 7 goal)
2 Campionati Italiani (2004/05; 2005/06)

19 D Gianluca Zambrotta (32 presenze)
4 Campionati Italiani (2001/02; 2002/03; 2004/05; 2005/06)
2 Supercoppa Italiana ( 2002; 2003)
1 Mondiale (2006)

20 C Manuele Blasi
(13 presenze)
2 Campionati Italiani (2004/05; 2005/06)

21 D Lilian Thuram (27 presenze)
1 Coppa Francia (1991)
1 Coppa Italia (1998/99)
3 Supercoppa Italiana (1999; 2002; 2003)
4 Campionati Italiani (2001/02; 2002/03; 2004/05; 2005/06)
1 Coppa Uefa (1998/99)
1 Mondiale (1998)
1 Europeo (2000)
1 Confederations Cup (2003)

23 C Giuliano Giannichedda (15 presenze)
1 Campionati Italiani (2005/06)
1 Coppa Italia (2003/04)

25 A Marcelo Danubio Zalayeta (16 presenze; 1 goal)
5 Campionati Italiani (1997/98; 2001/02; 2002/03; 2004/05; 2005/06)
3 Supercoppa Italiana (1997; 2002; 2003)
1 Campionato Uruguaiano (1996/97)

27 D Jonathan Zebina (10 presenze)
3 Campionati Italiani (2000/01; 2004/05; 2005/06)
1 Supercoppa Italiana (2001)

28 D Fabio Cannavaro (36 presenze; 4 goal)
2 Coppa Italia (1998/99; 2001/02)
1 Supercoppa Italiana (1999)
2 Campionati Italiani (2004/05; 2005/06)
1 Pallone d’oro (2006)
1 Coppa Uefa (1998/99)
1 Mondiale (2006)

32 P Christian Abbiati (19 presenze; 9 goal subiti)
3 Campionati Italiani (1998/99; 2003/04; 2005/06)
1 Coppa Italia (2002/03)
1 Supercoppa Italiana (2004)
1 Champions League (2002/2003)
1 Supercoppa Uefa (2003)

Allenatore: Fabio Capello
7 Campionati Italiani (1991/92; 1992/93; 1993/94; 1995/96; 2000/01; 2004/05; 2005/2006)
4 Supercoppa Italiana (1992; 1993; 1994; 2001)
1 Champions League (1993/94)
1 Campionato spagnolo (1996/97)
1 Supercoppa Uefa (1994)
3 Panchina d'oro (1991/92; 1993/94; 2000/01)

SPOILER (click to view)
Ogni commento è superfluo
 
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view post Posted on 17/12/2010, 21:23     +1   -1
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view post Posted on 18/12/2010, 15:10     +1   -1
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Non solo l'Inter: ecco i nomi di tutti gli uomini di Calciopoli2


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Non soltanto l’Inter. Ora che Stefano Palazzi ha deciso di entrare nel vivo dell’inchiesta e far partire gli interrogatori delle persone i cui nomi sono emersi dal processo di Napoli, scoperti dalla difesa di Moggi che ha scandagliato le intercettazioni, l’agenda del procuratore federale è fitta. Alcuni appuntamenti sono già fissati (la prossima settimana ascolterà l’ex designatore Paolo Bergamo e probabilmente anche il presidente dell’Inter Massimo Moratti), ma ci sono i dirigenti di altre tredici squadre che telefonavano. Dal Cagliari alla Roma, dal Palermo al Livorno, dal Parma al Brescia e al Bologna, guarda caso le due società che si sono costituite parte civile a Napoli e chiedono danni milionari alla Juventus. Varrà la pena per la procura federale sentire i volti nuovi di Calciopoli 2 per comprendere come radicata e ampia era l’abitudine dei dirigenti dei club di chiamare arbitri e designatori, contatti persino incentivati dalla Federazione, come ha sostenuto in aula Massimo De Santis. Del resto, al di là del giudizio etico, da un punto di vista normativo il tutto era lecito.

SUGGERITORI - S’incomincia con Moratti, che dovrà spiegare se era a conoscenza delle 41 conversazioni del recordman Giacinto Facchetti, allora presidente del-l’Inter, e dovrà chiarire anche le sue con Bergamo, ma sarà interessante anche sentire Massimo Cellino, presidente del Cagliari, che suggerisce allo stesso Bergamo la griglia nella quale inserire il suo club, chiedendo la prima fascia al posto della Fiorentina, o quelle con Francesco Ghirelli, che gli anticipava arbitri e assistenti. Griglie anche al centro delle telefonate di Arrigo Sacchi, direttore tecnico del Parma, che non ha mai smentito le chiamate a Bergamo.

MATTINIERI - La difesa di Moggi ha portato alla luce anche i dieci colloqui tra Nello Governato e Pierluigi Pairetto, anticipati da una telefonata del presidente del Brescia, Luigi Corioni, all’ex designatore nella quale accredita il dirigente come collaboratore del club anche se non rientra nei quadri della società. Governato è l’unico, insieme con Facchetti, che chiama il designatore alle 9 del mattino, poco prima del sorteggio. E ottiene che Brescia-Fiorentina, poi arbitrata da Pierluigi Collina, finisca in prima fascia. E forse ci sarebbero anche altre telefonate, ma l’utenza di Pairetto, sotto intercettazione da novembre 2004 al maggio 2005, subisce un black out nel mese di gennaio: le chiamate sono state ascoltate, ma né registrate né blogliacciate dai carabinieri.

MISTERIOSI - Si muovono anche altri presidenti: Fabrizio Corsi dell’Empoli, che chiama sia Bergamo sia Pairetto, Aldo Spinelli del Livorno, che telefona a Bergamo e gli chiede un colloquio a quattr’occhi, Renato Cipollini del Bologna, che chiama per due volte Bergamo. Dalla sede del club rossoblù sono poi partite tre telefonate al cellulare dell’arbitro De Santis, di cui però si sono perse le tracce, nel senso che nel cd sono stati cancellati file e blogliacci.

LAMENTOSI - C’è chi telefona prima e chi si lamenta dopo, come Luca Campedelli, presidente del Chievo, Gianbattista Pastorello, presidente del Verona, Sergio Cassingena, numero uno del Vicenza, e il collega Aniello Aliberti, al vertice della Salernitana.

BATTAGLIERI - E se non si muovono i presidenti, tocca a dirigenti e allenatori. Luciano Spalletti, sulla panchina dell’Udinese, telefona a Bergamo prima della sfida contro la Sampdoria, viene a conoscenza dei nomi degli assistenti il giorno prima del sorteggio, e chiede al designatore se sia il caso di contattarli. Da sottolineare che le due squadre si giocano un posto in Champions, poi conquistato dai friulani. Anche Daniele Pradè, ds della Roma, non si tira indietro e parla con Innocenzo Mazzini, vicepresidente federale, e Rino Foschi, ds del Palermo, con entrambi i designatori. Per tutte queste telefonate, come sottolinea l’avvocato Maurilio Prioreschi, difensore di Moggi, non esiste prescrizione perché le persone avrebbero dovuto denunciare la violazione.

INTERPELLATI - E la lista si allunga con altri dirigenti sportivi ed ex arbitri. Il procuratore Palazzi dovrebbe infatti sentire anche Alberto Boschi, l’osservatore arbitrale che millanta telefonate poi trasformate in capi d’accusa contro la Juventus, il presidente del Coni Gianni Petrucci, Collina, Roberto Rosetti, Ghirelli, più volte chiamato in causa, e Franco Baldini, l’acerrimo nemico di Moggi.

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Alexbobby96
view post Posted on 18/12/2010, 17:37     +1   -1




: emozione :
 
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Abbott_Juve
view post Posted on 20/12/2010, 11:17     +1   -1




Speciale Calciopoli. Enrico Cennicola: rinviato a giudizio per 3 magliette! (ed erano pure riserve)

Enrico Cennicola è un ormai ex assistente arbitrale. Era anche un discreto assistente, ma poco importa. Aveva un “difetto”: faceva parte della (seconda) sezione AIA di Roma. Era compagno di merenda di Massimo De Santis, il “boss” degli arbitri. Ci giocava persino a calcetto. E, vi assicuro, sono serio. E’ questo che, di fatto, lo porterà alla rovina. Facciamo un balzo indietro col tempo, al 5 giugno 2004. I Pm Narducci e Beatrice stanno indagando sulla partita Messina-Venezia. Moggi e la Juventus ancora non esistono. Ma ci entrano dalla finestra. Come? Presidente del Venezia (ereditò la società da Zamparini) era Franco Dal Cin. Bene: questo signore, di fatto, è colui che sostanzialmente fa convergere l’inchiesta penale di Napoli verso Moggi. Racconta infatti di aver ricevuto delle telefonate prima della partita da parte di quattro suoi colleghi: Cellino (Cagliari), Zamparini (Palermo), Spinelli (Livorno) e Ruggeri (Atalanta). Capiamoci meglio, coi numeri: Palermo 83 punti, Cagliari 83, Livorno 79, Messina 79, Atalanta 77, ecc...

Fu in pratica raggiunto telefonicamente dai 4 presidenti che lottavano con i siciliani per la promozione in Serie A. Cosa gli viene detto? Che l’arbitro Palanca avrebbe fatto vincere il Messina. Perchè? Perchè facente parte di una “combriccola”, la “combriccola romana”, capitanata dall’immancabile Massimo De Santis, e molto vicina alla “famiglia Moggi” (per dirla con le parole degli inquirenti). E’ tutta una serie di castelli di carta e di “si dice”, ma sufficiente (ancora non si sa come), evidentemente, per ottenere l’autorizzazione alle intercettazioni dal GIP. Il teorema? Nel Messina lavora Fabiani, “uomo Moggi” (per la cronaca, in udienza, nel maggio 2009 lo stesso Dal Cin ammetterà di essersi sbagliato definendolo così, e parlerà di semplice “amicizia professionale”). Ci sono tanti giocatori GEA (tutti in prestito, nonostante le bugie di Baldini), “quindi di Moggi” (per la cronaca, anche qui: è stato dimostrato con sentenza di primo grado come Moggi non facesse parte della Gea, nè direttamente nè indirettamente). La “combriccola romana” è capitanata da De Santis, quello di Juventus-Parma del 2001 (e anche qui parentesi: per De Gregorio, nelle sentenze del rito abbreviato, quella partita certifica l’inizio della collaborazione tra l’arbitro e la Juventus. Prove? Zero)... Insomma così. “Nell’ambiente circola voce che”, “Ho sentito dire che”, “Sono solo sensazioni”, “Non ho prove, esprimo solo opinioni”.

Così nasce la “combriccola”. E – se vogliamo – Calciopoli. Ma torniamo al nostro Cennicola. Sezione di Roma. Faceva le partite di calcetto con De Santis, Palanca e Gabriele. Quattro arbitri che giocano assieme. “Sicuramente c’è qualcosa di sporco”, avranno pensato i Carabinieri. E, sembrano battute, ma non siamo mica tanto lontani da come l’hanno pensata! Ma che c’entra con la “Cupola” di Moggi? Bella domanda. Non ci crederete, ma per gli inquirenti un “centro di potere” così forte come quello creato dal De Santis non poteva non avere legami con il sistema facente capo a Luciano Moggi. Perchè uno controlla gli arbitri. L’altro il calcio e i calciatori. Erano fatti per stare assieme. Una delle prove è una telefonata in cui De Santis racconta al nostro Cennicola di aver fatto incetta di magliette bianconere alla fine di Lecce-Juve del 14 novembre 2004. 23 magliette. “Ho stracciato il record”. A Cennicola ne spettano 3. Tra l’altro pure di riserve. Oltre al danno la beffa.

Per la Lega era tutto permesso e regolare (cfr: circolare del 5 agosto 2004): nessun illecito, neanche sportivo. Oggettistica promozionale. Una pratica normale, diffusa, comune. Per i Pm no. Per loro, è la prova del 9. Ecco, se vi siete messi a ridere, è bene che troviate anche un secondo per piangere. Pensando alla vita di questa persona, rinviata a giudizio per 3 magliette di tre riserve bianconere. E basta. Ma mica è tutto. Il giugno del 2006 infatti è stato un mese importante non solo per la fuga illegale di notizie che diedero vita – a seguito di pubblicazione quotidiana sui giornali – al processo sportivo denominato “Calciopoli”. Il giorno 21, infatti, alle 15,40 circa, una impiegata Tim consegna alla Caserma di via Moscova un cd-rom con dentro i tabulati rubati (i file di Interesse sono denominati con la parola chiave “BOVE” più una combinazione) e quattro raccoglitori trasparenti con fogli manoscritti. Tra questi documenti, quelli contrassegnati dai progressivi 112 al 119 con tutte le telefonate della Juventus di Luciano Moggi, la Gea ma anche proprio del guardalinee Enrico Ceniccola.

Spiato, accusato solo perchè romano e amico di partitelle scapoli-ammogliati, rinviato a giudizio per aver ricevuto da De Santis 3 magliette della Juventus. E poco importa che, durante il suo esame in tribunale, il ten. col. Auricchio abbia di fatto ammesso come la “combriccola romana” non esistesse, dicendo che non facevano niente altro che allenarsi assieme, essendo della stessa città. E poco importa che Gabriele e Palanca sono stati assolti dal giudice De Gregorio in primo grado. Poco importa anche che De Santis abbia già ampiamente – a giudizio di chi vi scrive – dimostrato la propria innocenza (tra le peripezie degli inquirenti, tra sdoganamenti e rivolte, e soprattutto con arbitraggi sempre contro la Juventus). Cennicola il capo d’imputazione per frode sportiva ce l’ha. E se lo deve tenere, fino alla sentenza. Anche se ridicolo. Anche se fa ridere. Tutti, forse, tranne lui.

Uccellinodidelpiero.com
 
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Abbott_Juve
view post Posted on 20/12/2010, 12:08     +1   -1




Calciopoli, si riparte. Palazzi sente Bergamo poi passerà a Moratti

ROMA, 20 dicembre - Ci siamo: con Paolo Bergamo prendono il via le indagini sulle telefonate sfuggite a chi (gli inquirenti napoletani) riforniva la Figc di tracce investigative nel 2006. Nella lista delle prime 187 trascrizioni ecco le 41 chiamate a e da Bergamo con Facchetti e Moratti. Ma non solo loro: l’elenco, come scritto qui, è lunghetto. Se l’indagine, almeno in avvio, prenderà la direzione dello scudetto 2006 assegnato all’Inter e per rilevare qualcosa che con certezza (ma nel 2006, sappiamo, il giudizio fu molto, molto differente) non fosse nei canoni del codice federale si dovrà presto sentire Massimo De Santis. Tra le prime telefonate interiste quattro di Facchetti all’arbitro di Tivoli: ebbene, se telefonare ai designatori - allora - non era vietato e, addirittura, certi contatti diretti auspicati purché trasversali; di certo ora come allora era vietato contattare gli arbitri, visitarli in momenti e in luoghi diversi dallo spogliatoio nei minuti pregara.

Se l’ordine di Palazzi sarà quello che prende il via da Paolo Bergamo, allora tra i primi ad essere ascoltato non potrà che essere Moratti: da domani ogni data è buona. La questione della prescrizione dei possibili reati sportivi è il vero nodo da sciogliere per tutti quelli che nelle telefonate hanno tenuto comportamenti poco consoni: da chi s’è avvantaggiato dal silenzio sulle proprie chiamate (l’Inter con lo scudetto 2006: reiterazione di una violazione dell’articolo 1?) agli attuali tesserati inseriti a vario titolo in ruoli societari, federali, istituzionali o addirittura in campo (i Meani Boys, ad esempio, come qualche assistente o arbitro in attività). Si può davvero far finta che omissioni e distrazioni su telefonate denunciate già nel 2006 e mai ricercate possano far cadere una pietra tombale su tutto quanto - di Calciopoli - non sia juventino? No, vero, presidente Abete e procuratore Palazzi...

TuttoSport
 
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view post Posted on 20/12/2010, 23:30     +1   -1

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Abete poteva revocare quello scudetto dal 2008


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Cosa aspetta Abete? In pratica Abete aspetta una pezza d'appoggio, un documento della Procura Federale di Palazzi che gli fornisca uno strumento da presentare al Consiglio Federale per decidere sulla revoca dello scudetto di cartone, assegnato da Guido Rossi all'Inter. Secondo noi quel documento ce l'ha già dal 2008.
Abete è un uomo fortunato, la sua fortuna è che l'esposto è della Juve, perché se avesse tollerato la lentezza di Palazzi nel caso ci fossero stati in ballo gli interessi di una romana, o di una milanese, la sua testa sarebbe stata chiesta a gran voce fino alla caduta, con un attacco mediatico concentrico e continuato, come avvvenne con il suo predecessore Carraro, accusato di aver tenuto "le carte nel cassetto" per neppure due mesi. Abete e Palazzi, invece, vivono tranquilli, pur avendo dimenticato di richiedere tutte le intercettazioni per tre anni. La differenza è notevole, e quella del diverso comportamento dei media lo è ancora di più, a conferma che quando non c'è la Juve da colpire l'asticella della tolleranza, e della salvaguardia dei valori "etici" si abbassa fino a toccare terra.
Abete non cerchi scuse tipo i "tempi tecnici", i giorni da contare da quando e cose simili, perché le differenze con l'estate 2006, quanto a tempi impiegati, da Palazzi per primo, sono sale sulle ferite ed alimentano solo la rabbia del popolo juventino e la sfiducia verso la FIGC e la sua giustizia sportiva.

Abete ha spiegato fin dal 14 maggio che "come le decisioni prese dal commissario (Guido Rossi, ndr) si basavano su indagini di organi di giustizia sportiva deliberanti così, in questo caso, l'iter della Procura deve essere ancora effettuato". Nel 2006 non si pretesero le perizie di un perito di tribunale, ma fa niente, va bene, portiamo pazienza.
Poi il 28 ottobre Abete ribadisce: "La posizione della Figc è nota dai tempi dell'esposto in procura della Juventus. La federazione è messa a valle delle decisioni autonome della procura. Palazzi ha acquisito la documentazione dal tribunale di Napoli e sta lavorando su questa vicenda. A noi non resta che aspettare le conclusioni del lavoro della Procura". Aspettare. Abete ha provato a chiedere a Palazzi come mai nel 2006 era molto ma molto più veloce? Abete come presidente della FIGC ci deve delle spiegazioni sulla metamorfosi di Palazzi.
Infine il 25 novembre quella dichiarazione che ha fatto perdere la pazienza a milioni di juventini e, così riferiscono i quotidiani torinesi, anche ad Agnelli: "Il nostro obiettivo rimane quello di dare un riscontro all'esposto della Juve (che ha chiesto la revoca dello scudetto del 2006 assegnato all'Inter) nei tempi tecnici compatibili con il buon senso e lasciando piena autonomia all'attività della Procura Federale".

Cosa aveva chiesto la Juve? Tra le altre cose, la revoca di quello scudetto, a fronte delle telefonate dell'Inter fatte emergere dai legali di Moggi. In pratica la FIGC dovrebbe revocare lo scudetto regalato all'Inter perché, per il campionato 2004-05, anche l'Inter ha le sue violazioni del Codice di giustizia sportiva, quindi non aveva i requisiti "etici" stabiliti dai saggi per assegnare lo scudetto. Senza dimenticare che non ha neppure tenuto un comportamento leale (art. 1 del CGS) perché non ha dichiarato a tempo debito che Bergamo diceva il vero e che anche Moratti e Facchetti parlavano con i designatori. La foglia di fico della risposta di Morattti a Sabelli Fioretti è datata 31 agosto 2006, a scudetto incassato.
Badate bene, non c'entra nulla essere vergini per il campionato 2005-06, anche se è quello scudetto ad essere stato donato all'Inter. Sono i comportamenti simili e le violazioni nel 2004-05 sotto la lente del giudizio di Palazzi, che poteva e doveva chiedere tutte le intercettazioni dal 2007.

Quindi, Abete dice di dover aspettare che Palazzi gli dica se anche l'Inter nel campionato 2004-05, con quelle telefonate, ha violato le regole. Ma non avrebbe bisogno di aspettare, perché ha già un atto della giustizia sportiva che afferma con chiarezza che anche l'Inter nel campionato 2004-05 ha violato le regole. Abete ha in mano questo documento da sottoporre al Consiglio Federale dal 2008, l'ha firmato anche lui quel documento, è sul sito della FIGC dal 12 giugno 2008: è il patteggiamento dell'Inter per violazione di norme amministrative relativamente ai bilanci dal 2003 al 2005, che interessano i campionati 2003-04 e 2004-05. Non è una decisione presa "in autonomia" dalla giustizia sportiva quella? E c'è ancora bisogno che Palazzi gli dica se l'Inter nel campionato 2004-05 ha violato le regole per quelle telefonate? L'Inter aveva già ammesso di aver violato altre regole per quel campionato e chiesto il patteggiamento, accettato dalla Procura Federale e dalla Commissione Disciplinare.

La carta Abete ce l'ha da due anni e mezzo e, come abbiamo scritto già nel 2008, non gli serviva altro per prendere una decisione giusta, più che coraggiosa, che al massimo sarebbe stata considerata "poco simpatica" da Moratti, e forse dalla stampa vicina ai nerazzurri.

Oltretutto la FIGC avrebbe posto riparo, come deve ancora fare, alla distrazione di un suo commissario straordinario cui era sfuggito, come a Borrelli, che sui giornali La Stampa e Corriere della Sera erano state riportate anche due intercettazioni Facchetti-Pairetto a cura della Procura di Torino, che erano contenute in quei "bei fascicoloni" per i quali Palombo aveva reclamato "il diritto di sapere". Come hanno fatto a non vederle nel materiale inviato da Torino?
A Guido Rossi saranno "sfuggite" perché forse era troppo impegnato a studiare le nuove regole che aveva promesso a Petrucci e alla Melandri, sedotti da Rossi ed abbandonati senza vedere neppure una regola.
Quello scudetto consegnato dal professore andava revocato, e va revocato senza tirarla ancora per le lunghe.

Fonte: Ju29ro.com
 
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Alexbobby96
view post Posted on 21/12/2010, 13:20     +1   -1




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Calciopoli BIS, con Bergamo si riparte per riscrivere la storia


Se serve un tormentone musicale a fare da sigla allo storico momento dell’ingresso - stamane - di Paolo Bergamo negli uffici della Procura federale per un riascolto sulle sue telefonate di Calciopoli, andate sul banale e scegliete il miglior Pappalardo Adriano, quello di «Ricominciamo ». Perché l’audizione di oggi, che dà il via al giro speriamo vorticoso (ma ci crediamo poco) di interpreti del calcio 2004-2005, è una ripartenza, magari non da zero ma da 170 mila quante sono le telefonate dell’indagine, di cui almeno l’80 per cento trascurate, malinterpretate, lasciate in naftalina. Ed è la conferma - ce la dà finalmente Palazzi - che il processo del 2006, nel quale lui interpretava il ruolo di Accusatore - e le sue conseguenze, a partire dallo scudetto assegnato all’Inter con precipitazione e soddisfazione dalla Figc di Guido Rossi, sono stati parziali: la visione di frammenti (grandi, magari) di uno specchio rotto. Nel 2006 non era tutto sbagliato, ma era sbagliato pensare che fosse tutto: oggi riparte l’indagine, nove mesi dopo che tutto il mondo ha saputo che nei verbali di Procura c’era solo tutto quanto ruotava attorno a Moggi, con la frustrante sensazione che sia tardi. Per immaginare un processo sportivo uguale pertutti, che non ci sarà più. Con pene diverse per tutti o spiegazioni meno frettolose: perché reato sportivo era allora parlare o sobillare gli arbitri. Ma allora abbiamo dato tutti per scontato che chi indagava avesse esplorato tutto: verificato se le ammonizioni erano preventive (e non lo erano); se i sorteggi erano truccati (e nessuno al processo, giurando di dire la verità, l’ha minimamente confermato); se Paparesta era davvero chiuso nello spogliatoio, visto che lui non lo conferma. Togli qua e togli là, l’illecito pare molto meno strutturato, la combriccola molto meno romana e torinese, Calciopoli 2006 un processo monco.

12:35 - Paolo Bergamo è entrato da circa un'ora in Figc e sta parlando con Palazzi.Alvaro Moretti

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