I precedenti a Firenze
Fiorentina-Juventus si è disputata 70 volte in campionato. E’ un terreno davvero ostico quello toscano: i bianconeri sono riusciti a prevalere solo in 18 circostanze, a fronte di 25 sconfitte e 27 pareggi.
L’ultimo successo della Juventus risale all’ultimo anno con Fabio Capello alla guida: l’1-2 maturò grazie alla rete di Trezeguet, al pareggio di Pazzini e al colpo da ko di Camoranesi a pochi minuti dal fischio di chiusura, con esultanza alla bandierina che vide Mauro mimare il suono di una chitarra.
Negli ultimi due anni, il copione è stato praticamente identico. La Juve di Ranieri si porta in vantaggio nella prima frazione di gioco, la Fiorentina riesce ad arrivare al pari nella ripresa. Nel 2007-08 gli autori delle reti furono Iaquinta e Mutu su calcio di rigore. Lo scorso campionato, invece, l’incontro inaugurò il torneo con le prodezze di Nedved e di Gilardino.
Anche la gara d’andata dell’attuale campionato ha visto Juventus e Fiorentina impattare 1-1 per effetto delle reti di Vargas ed Amauri. Gli schieramenti proposti sono stati i seguenti: Ferrara ha messo in campo Buffon, Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso, Sissoko, Felipe Melo, Poulsen, Diego, Amauri, Iaquinta. Prandelli ha risposto con Frey, Comotto, Gamberini, Dainelli, Gobbi, Montolivo, Zanetti, Marchionni, Jovetic, Vargas, Gilardino.
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Ultimo allenamento per la Juventus questo pomeriggio, prima della partenza per Firenze, dove domani, alle 18.00, i bianconeri affronteranno i viola. All’Artemio Franchi sarà una sfida delicata, come testimonia il ruolino di marcia degli uomini di Prandelli in casa, dove hanno raccolto 22 dei 35 punti totali.
A Firenze, i viola hanno vinto 7 gare, pareggiandone 1 e perdendone 5. Le reti segnate non sono molto dissimili (al Franchi 17 realizzate, 15 subite), quelle subite sono invece decisamente favorevoli agli incontri casalinghi (12 contro 19).
Il percorso della formazione di Cesare Prandelli ha preso avvio con ben 3 successi consecutivi: 1-0 col Palermo, identico punteggio con il Cagliari e 2-0 con la Sampdoria. Gli intoppi iniziano ad arrivare con il pareggio con la Lazio. Dal 4 ottobre in poi, giorno dello 0-0 con i biancocelesti, la Fiorentina non ha più avuto mezze misure: 0-1 con il Napoli, 3-1 con il Catania, 2-3 con il Parma, 2-0 con l’Atalanta, 2-1 con il Bari e 0-1 con la Roma. Uno score di buone prestazioni alternate a stop duri, confermato anche negli ultimi contrapposti impegni: 2-1 sul Livorno in rimonta e 1-2 con il Milan dall’andamento totalmente opposto, con i padroni di casa scattati in avanti con la rete di Gilardino e i rossoneri a ribaltare la situazione negli ultimi dieci minuti grazie agli exploit di Huntelaar e Pato.
Va detto che, a dispetto di molte prestazioni negative nel risultato finale, la Fiorentina solo in pochissime circostanze ha fatto registrare una brutta prestazione. Le gare nelle quali Montolivo e compagni hanno davvero subito l’iniziativa sono state quelle col Napoli (4 occasioni dei viola contro 7 degli ospiti) e con il Milan (4 contro 5).
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