La Coppa del ’96 in mostra all’Olimpico. Ancora biglietti in vendita per la gara
È la Coppa più bella, la più prestigiosa, la più ambita e il sogno è vedere capitan Del Piero, il prossimo 22 maggio, alzarla nel cielo di Madrid. Nella speranza che diventi realtà, intanto, i tifosi bianconeri potranno ammirarla dal vivo martedì sera, prima dell’esordio europeo contro il Bordeaux. La Champions conquistata dalla Juventus nel 1996 verrà infatti esposta in una teca posizionata all’ingresso Est dello stadio Olimpico. Un’occasione unica per iniziare ad accarezzare il sogno, in una grande serata di festa.
Lo stadio domani sera, non sarà solo il teatro della sfida contro i girondini, ma ancora una volta proporrà al pubblico tanti motivi di divertimento. Oltre alla musica, e ai quiz con cui d.j. Nana intratterrà i tifosi sugli spalti, ci sarà la possibilità di sfidare Gigi Buffon, o meglio la mascotte che lo raffigura, ai calci di rigore, di farsi dipingere il viso da truccatrici professioniste, di ammirare le gesta della Juventus e le immagini del nuovo stadio sui video totem o sui maxischermi. Di trascorre insomma una serata piacevole e ricca di emozioni, a forti tinte bianconere.
Opportunità imperdibili e che tanti tifosi bianconeri potranno ancora sfruttare. A poco più di 24 ore dal calcio d'inizio, restano ancora biglietti inveduti in ogni settore dello stadio. Dopo i 10mila mini abbonamenti, che permetteranno ai possessori di gustarsi anche le successive gare con Maccabi Haifa e Bayern Monaco, per il match con i francesi sono stati staccati altri 7mila tagliandi, di cui circa 400 ai sostenitori del Bordeaux. La vendita continuerà fino a pochi minuti dall'inizio della gara.
JUVENTUS.COMFerrara: «Una gara delicata»
Ciro Ferrara si prepara a guidare per la prima volta la Juventus in Champions League. Il tecnico bianconero, forte di un ruolino di marcia di cinque vittorie su cinque partite sulla panchina bianconera, per il suo esordio in Europa, si troverà di fronte il suo ex compagno di squadra Laurent Blanc, tecnico del Bordeaux: «Ho dei ricordi bellissimi di noi come compagni di squadra – sottolinea Ferrara Ci siamo incontrati ultimamente a Nyon ed è stato un piacere, così come quando si è seduto sulla panchina del Bordeaux. C’è un rapporto di stima e di amicizia che ci lega».
L’amicizia deriva dagli anni spesi insieme sul campo, la stima anche dagli ottimi risultati ottenuti finora dal francese: «Sono i campioni di Francia e sono imbattuti da oltre quindici partite. Questo deve farci riflettere. Domani non potrà essere una gara normale per noi perché è la prima di Champions, la prima del girone e ha sempre risvolti pericolosi, ma ci teniamo a iniziare bene. Cosa cambia rispetto al campionato? Beh, il campionato è una corsa a tappe lunga e ci può stare qualche battuta d’arresto, mentre in Champions non te lo puoi permettere. Il nostro obiettivo in questo momento è passare il turno e per farlo non dobbiamo lasciare punti preziosi, quindi la gara diventa molto più delicata da questo punto di vista».
Per la sfida di domani Ferrara ritrova Zebina, ma non potrà ancora contare su Del Piero, né su Diego, uscito dolorante dalla sfida contro la Lazio:
«Del Piero sta continuando a lavorare e quando non accuserà più dolore tornerà a disposizione, mentre per Diego le notizie sono positive. Ci eravamo preoccupati avendolo visto uscire dal campo e invece gli esami hanno evidenziato che non si tratta di un grosso problema. Vedremo se riusciremo a recuperarlo per fine settimana o per la partita contro il Genoa».
Al posto del brasiliano potrebbe trovare ancora spazio Sebastian Giovinco:
«Sono soddisfatto di tutti quelli che hanno giocato contro la Lazio e anche di lui. Non bisogna più chiedersi se è maturo. Se fa parte di questa rosa è perché crediamo nelle sue qualità e ha tutte le possibilità di dimostrarle. Non lo considero però un sostituto di Diego, ma un giocatore importante, così come il brasiliano. Un giocatore che deve sfruttare le possibilità che gli vengono date. Ho letto da qualche parte che non l’avrei fatto giocare quando Diego era infortunato. Non è vero: semplicemente Seba è arrivato dopo gli altri per gli impegni con l’Under 21, ma quando l’ho avuto a disposizione l’ho sempre fatto giocare. Tiago trequartista? Potrebbe adattarsi a quel ruolo, così come Camoranesi, ma non voglio snaturare le caratteristiche dei giocatori. All’inizio della stagione ho detto che non volevo caricare di troppe responsabilità un giocatore, né volevo costruire una squadra su un singolo. La Juventus in questo momento sta avendo risposte positive proprio dai giocatori che entrano a gara in corso e che si stanno facendo trovare pronti e questa dovrà essere un punto di forza per tutta la stagione».
Riguardo ai prossimi avversari Ferrara mette in guardia i suoi:
«Il Bordeaux è una squadra che ha punti di riferimento importanti, Gourcuff, Chamakh, molto bravo di testa e a fare sponda per i compagni o Wendel, dotato di grande tecnica. Sono ben organizzati, tutti difendono, sono bravi a ripartire in velocità e sui calci piazzati hanno giocatori forti fisicamente come Diarra o Ciani, quindi dovremo fare attenzione anche sulle palle inattive».
Il giocatore più in vista del Bordeaux è proprio Gourcuff che, dopo non essere riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nel Milan, è sempre più la stella dei francesi. Un fatto che può sollevare qualche riflessione sulla difficoltà del calcio italiano nel lanciare i giovani: «A volte alcuni giocatori che arrivano giovani nel campionato italiano trovano un duro banco di prova e per Gourcuff sarà stato così, soprattutto in una squadra come il Milan. Alcuni giocatori poi riescono ad esprimersi meglio nel loro paese e questo mi sembra il caso: Gourcuff aveva fatto vedere già qui grandi qualità tecniche, ma a casa sua ha trovato continuità. Per quanto riguarda la capacità di lanciare i giovani, mi pare che qui alla Juventus lo si sia fatto, permettendo loro di arrivare ad alti livelli»
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