Allenamento: Tiago in differenziato. Del Piero, prima parte con il gruppo
La Juventus continua la preparazione in vista dell’esordio in campionato contro il Chievo, in programma domenica alle 20.45 allo stadio Olimpico di Torino. Seduta mattutina quest’oggi per il bianconeri, sotto lo sguardo di Jean-Claude Blanc e Alessio Secco.
Dopo il riscaldamento, lo stretching e un lavoro atletico, la squadra è stata impegnata in una partitella a campo ridotto, cui non ha preso parte Alessandro Del Piero, rientrato in palestra dopo aver svolto la prima parte dell’allenamento con i compagni. In differenziato ha lavorato anche Tiago.
JUVENTUS.COMCome nel 2007, la prima di campionato arbitrata da Gava
Due anni dopo, sarà ancora Gabriele Gava di Conegliano Veneto a dirigere la Juventus all’esordio in campionato. L’arbitro veneto tenne a battesimo i bianconeri nel loro ritorno in Serie A, nel 5-1 casalingo contro il Livorno del 25 agosto 2007.
E’ stato quello il primo di tre confronti totali. Gli altri due, finiti entrambi con lo stesso punteggio di 2-2: a Parma nella stagione 2007/08 e pochi mesi fa nella sfida casalinga contro il Lecce.
All’Olimpico, domenica sera, Gava sarà coadiuvato dagli assistenti Simone Ghiandai e Michele Giordano, gli stessi che lo accompagnarono nel match con i salentini. Il quarto uomo sarà Massimiliano Saccani.
JUVENTUS.COMDel Piero: «Vogliamo subito una vittoria»
Oltre al pallone, Alessandro Del Piero ha voglia di prendere a calci anche la scaramanzia. Firmato il rinnovo contrattuale di venerdì 17 (luglio), il capitano è pronto a iniziare la sua 17ª stagione con la maglia bianconera. Da protagonista, in campo contro il Chievo Verona nella gara di domenica sera. Per farlo c’è ancora da superare un piccolo acciacco che lo ha costretto a saltare gli ultimi test.
Il capitano vuole esserci, per ritrovare quei gol che sono mancati in tutto il pre-campionato («li ho tenuti per quando contano») e che ha spesso trovato all’esordio. Soprattutto dal 2000 al 2003, quando ne ha segnati ben sette consecutivi. Un numero da cercare di incrementare, per tenere il passo dei nove del compagno Trezeguet e per avvicinare i 13 di Bettega.
Del Piero scalpita, come tutta la sua Juve. Pronta a dare l’assalto ad una vittoria di prestigioso che in casa bianconera manca da troppo tempo. In attesa di trascinare il gruppo sul campo, il numero 10 lo ha fatto a parole, in conferenza stampa. Tanti, come sempre, i temi trattati. A partire dalle sue condizioni fisiche.
In recupero verso il Chievo. «Sto meglio, il recupero procede bene e sto puntando a essere pronto per domenica. Domani e sabato saranno giorni importanti, dovrei essere al 100% e conto di essere a disposizione. Ho avuto un’infiammazione alla schiena, che mi ha lasciato del dolore da eliminare».
Un precedente importante: «Ero stato in dubbio anche prima della vittoria a Siena lo scorso anno? Allora spero di fare un’altra doppietta. Vogliamo partire bene, esordire con una vittoria, poi sarà il campo a valutare la nostra forza, anche se le ambizioni sono chiare».
Attenti al Chievo. «L’anno scorso ci ha fatto male in casa quindi potremmo avere delle difficoltà. Ma le difficoltà ci sono per essere superate. La nostra avventura deve essere emozionante e fantastica fin dall’inizio».
Ambizioni bianconere. «I nuovi arrivati si sono integrati subito, ma di questo non avevo dubbi. Qui l’ambiente non ha mai creato problemi. C’è come sempre tanto entusiasmo e voglia di vincere, che ora dovremo mettere in campo».
Avanti senza proclami. «Dentro di noi c’è voglia di vincere e l’ambizione di farlo. Lo diciamo sottovoce, senza proclami particolari. Per questo dobbiamo impegnarci giorno dopo giorno, fare una cosa alla volta e farla bene, questa è la strada che a me ha sempre dato tante soddisfazioni».
Lippi vs Mourinho. «Io spero che il pronostico di Lippi, che ci vede vincitori dello Scudetto, sia azzeccato. Proprio come l’anno scorso quando ha pronosticato vincente l’Inter. E, quando lo ha fatto, io non mi sono offeso. Per me Lippi non ha detto nulla di clamoroso, ma non so se c’è altro tra lui e Mourinho».
La tattica di Mourinho. «Per bravura, furbizia o mancanza di rispetto, Mourinho è bravo a caricare le altre parti e a lasciare tranquilla la sua squadra, io non so quale sia di queste tre. Noi pensiamo solo a non farci colpire dalla cultura del sospetto buttata lì un po’ frettolosamente. Questa è una tattica importante, una qualità per lui, basta non farsi attrarre».
E’ ora di vincere. «La mia volontà è sempre quella di perfezionarsi, valutare le potenzialità e integrare tutto all’interno della squadra. Sono convinto di aver apportato delle modifiche che miglioreranno le mie prestazioni. Quello in Serie B è stato un bell’anno, poi abbiamo fatto bene nei due successivi, ma io ho bisogno di altro. Ho sempre pensato a quando sarei tornato a vincere con la Juventus, ora non vorrei pensarci più, ma solo vincere».
Nessun gol sprecato. «E’ la prima volta che mi succede di non fare neppure un gol durante il pre-campionato. Vuol dire che li ho tenuti tutti per quando conteranno, non andavano sprecati».
Torna presto Momo. «Spero che Sissoko torni prima possibile, ma credo che questa squadra sia strutturata in modo tale da sopperire alla sua mancanza, così come a quella di ogni altro giocatore».
In bocca al lupo Cristiano. «La partenza di Zanetti ha sorpreso anche me. Spero possa fare bene a Firenze per 36 partire… E’ un ragazzo di enormi qualità e qui ha fatto grandi cose quando stava bene. Se è stata fatta questa scelta è perché andava bene a tutti, a lui e alla società, e questa è la cosa più importante».
Poulsen è una garanzia. «Poulsen è una garanzia, in questo periodo ha continuato ad allenarsi bene e se Ferrara deciderà di mandarlo in campo farà il suo».
Tetti salariali? Altri i problemi. «Quando parlava di tetti salariali, non so se Berlusconi parlava solo del Milan. Per me ha ragione Cellino, gli stipendi dei calciatori vanno ponderati con gli obiettivi. La Juve in questi anni si è sempre autogestita, ha avuto una retrocessione drammatica ed è ancora qui che vuole vincere. Le cose si possono fare ad alti livelli o per squadre con altri obiettivi, come il Cagliari ad esempio. Comunque, nel calcio italiano ci sono altri problemi che da tanti anni vanno risolti».
Scudetto o Champions? «Dobbiamo puntare a fare bene in tutte e due le competizioni principali. Sono diverse per approccio mentale e tensione, non vedo perché dobbiamo focalizzarci su una sola. Bisogna andare in campo in ogni partita per fare bene, Coppa Italia compresa. E’ nostro dovere e deve essere il nostro piacere».
Ferrara è Ferrara. «Ciro ha un modo suo di interpretare gli allenamenti e gestire il gruppo. Definire delle diversità con altri allenatori è prematuro».
Vincere è divertirsi. «Uno si diverte quando vince. Io in questo non sono mai cambiato. Ho sempre la stessa voglia di giocare e di primeggiare».
Verso Sud Africa 2010. «Attenderò la risposta di Lippi per i prossimi Mondiali. Io continuo a voler far bene con la Juve perché così facendo avrò possibilità di tornare in azzurro».
Da Mondiale a Mondiale. «In questi giorni sto seguendo i Mondiali di atletica, sono fantastici, così come lo erano stati quelli di nuoto. Mi è piaciuta la Pellegrini, ma anche Bolt è stato strepitoso».
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