Tutto su Juventus-Chelsea
L’ANDAMENTO IN CHAMPIONS
Nelle tre gare in trasferta giocate nel girone di Champions League, il Chelsea – all’epoca guidato in panchina da Felipe Scolari – è andato incontro a due pareggi e una sconfitta, segnando solo due gol e subendone il doppio. L’esordio ha visto i Blues pareggiare 0-0 in Romania, con il Cfr Cluj. In seguito, nella prima gara del girone di ritorno, i londinesi hanno perso 3-1 con la Roma di Spalletti. Infine, in Francia, sul campo del Bordeaux, il Chelsea ha impatto col risultato di 1-1. In tutte e tre le circostanze, il volume delle occasioni prodotte è stato pressoché identico a quelle subite
I SEMPRE PRESENTI
I giocatori irrinunciabili, finora, sono stati 5, sempre presenti nelle 7 sfide di Champions: il portiere Cech, il capitano Terry, il difensore Bosingwa, il centrocampista frangiflutti Obi Mikel e il bomber Anelka. Finora il Chelsea ha utilizzato 20 giocatori tra i presenti nella rosa
CHELSEA-JUVENTUS ALL’ANDATA
La sfida di due settimane fa è stata decisa da Didier Drogba dopo 12 minuti. La rete dell’attaccante nato in Costa d’Avorio ha spezzato un equilibrio che i 90 minuti si sono incaricati di dimostrare. Un po’ di dati stanno a dimostrare la sostanziale equivalenza tra le due squadre. La Juventus ha effettuato 4 conclusioni nello specchio e ha prodotto 3 occasioni da rete, due dati assolutamente identici rispetto agli avversari. Perfettamente coincidente anche la statistica relativa ai cross, che ha visto entrambe le squadre tentarne 14, riuscendo a risultare pericolose in 3 circostanze. Il Chelsea si è rivelato più falloso (18 contro 13), mentre la formazione di Claudio Ranieri ha sviluppato una piccola superiorità nei dribbling, con 10 riusciti su 18 contro gli 8 su 16 dei padroni di casa
LA STORIA EUROPEA
E’ recente la storia del Chelsea in Champions League, competizione che negli ultimi anni ha sfiorato più volte. Nel 2003-04, guidata da Claudio Ranieri, la formazione di Londra supera negli incontri a eliminazione diretta lo Stoccarda e l’Arsenal, per poi arenarsi con il Monaco. Nella stagione successiva, tocca a Mourinho – campione in carica con il Porto – eliminare il Barcellona e il Bayern, ma in semifinale il doppio confronto con il Liverpool viene deciso da una sola rete, messa a segno da Luis Garcia nel ritorno ad Anfield. Nel 2005-06 è il Barcellona a fermare l’avventura del Chelsea già agli ottavi, andando a vincere in Inghilterra per 2-1 e garantendosi la qualificazione con un 1-1 in Spagna. Il Chelsea ci riprova nel 2006-07 e Mourinho è costretto ad arrendersi nuovamente al Liverpool in semifinale ai calci di rigore, dopo aver superato gli ostacoli del Porto e del Valencia. I rimpianti più grandi, però, sono tutti riservati all’ultima edizione, quando i Blues arrivano all’ultimo atto di Mosca dopo aver superato i greci dell’Olympiacos, i turchi del Fenerbache ed essersi vendicati del Liverpool in semifinale. Contro il Manchester United la gara finisce 1-1 per effetto delle reti di Cristiano Ronaldo e Lampard. I supplementari non bastano per decidere il vincitore. Dal dischetto si rivelano decisivi gli errori di Terry e di Anelka
ANDAMENTO IN PREMIER LEAGUE
Questo il percorso del Chelsea maturato finora fuori casa in Premier League. E’ curioso vedere come il percorso sia strutturato su una serie di risultati consecutivi: 8 vittorie iniziali, poi 2 pareggi, 2 sconfitte e il ritorno a 2 successi con l’avvento di Guus Hiddink alla direzione tecnica
Wigan-Chelsea 0-1
Manchester City-Chelsea 1-3
Stoke-Chelsea 0-2
Middlesbrough-Chelsea 0-5
Hull-Chelsea 0-3
Blackburn-Chelsea 0-2
West Bromwich-Chelsea 0-3
Bolton-Chelsea 0-2
Everton-Chelsea 0-0
Fulham-Chelsea 2-2
Manchester United-Chelsea 3-0
Liverpool-Chelsea 2-0
Aston Villa-Chelsea 0-1
Portsmouth-Chelsea 0-1
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