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| La filosofia di Mourinho: "Dobbiamo sempre vincere. Non conosco la paura".
Dopo le molte esclusioni finisce il calvario di Balotelli. L'attaccante, che Mourinho ha lasciato fuori dalla lista dei convocati in sei delle ultime sette partite ufficiali, partirà con i compagni per Lecce. Rimarranno a Milano lo squalificato Adriano, Cruz, Bolzoni e Samuel.
BALOTELLI: Il tecnico portoghese spiega la scelta di richiamare il giovane attaccante: "Tre momenti. Non fai quello che voglio, lo fai perché te lo dico io, lo fai da solo. Lui è nella seconda fase. Se arriva al terzo momento è perfetto e sarà il giocatore che tutti pensano lui possa essere. Sono già abbastanza soddisfatto. Basta che faccia come sta facendo adesso. In settimana ha lavorato bene. Ha potenziale tecnico e fisico per giocare in tanti ruoli. Veloce, forte, benino anche di testa. Deve migliorare la sua responsabilià in campo. Non ci sono dieci giocatori più Mario. Penso che tutti sono responsabili di quello che ha o fa. Anche voi giornalisti. E' giovane, sì, ma se l'ambizione è alta è perch lui ha capacità".
QUARESMA, ha fallito perché non si è integrato nel calcio italiano o perché aveva troppa pressione per i soldi spesi? "Tutte le componenti, ma solo il tempo dirà se è stato un buon affare per l'Inter o meno".
MORATTI: "La stima nei miei confronti? Quello che dice il presidente va sempre bene. Posso cambiare tante cose, ma non questo".
LA CLASSIFICA: "La mia mentalità non cambia. Dieci punti, un punto, ogni partita va vinta. Tranquillità, pressione? Io non sento né l'una né l'altra. E servono entrambe. Non conosco la paura. Se un giocatore sente troppa pressione (bella parola, bella invenzione) non può giocare. Se è troppo rilassato, non può giocare in un club come l'Inter. I nostri sono gicoatori responsabili. A loro piace vincere. I problemi ce l'hanno gli altri che inseguono".
IL MILAN: "Il Milan va bene. Beckham va bene, Kakà va bene, Pato va bene. Ma ha 6 punti di meno...".
fonte: virgilio
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