| ROMA - Fabrizio Ravanelli, da Perugia, è stato un autentico giramondo del pallone. Si è fatto le ossa nelle serie minori, partendo proprio dalla città natale e attraversando Avellino, Caserta e Reggio Emilia. Ma il nome di Ravanelli, in arte 'Penna Bianca', è diventato familiare a tutti nel 1992 quando è stato acquistato dalla Juventus vincendo quasi tutto quello che c'era da vincere. Poi l'approdo in Inghilterra (Middlesbrough, ndr), dove è diventato 'Silver Fox', e l'esperienza in Francia (Olympique Marsiglia, ndr). Nel 1999 il ritorno in Italia per giocare con la Lazio, giusto in tempo per vincere uno scudetto proprio ai danni della 'sua' Juventus, sconfitta nell'acquitrino di Perugia, una città che ritorna. Calciomercato.it ha contattato, in esclusiva, il doppio ex che ha 'giocato' per noi Lazio-Juventus, big match della diciannovesima giornata di campionato.
Dalla Reggiana alla Juventus, un gran bel salto..
"A Torino ho passato anni meravigliosi, è stata un'esperienza straordinaria. Con la Juventus ho vinto praticamente tutto, gli anni più importanti della mia carriera".
Dopo Inghilterra e Francia, il ritorno in Italia con la maglia della Lazio.
"Sono rientrato dalla porta principale, perchè in quegli anni i biancocelesti erano veramente forti. Sono anche riuscito a vincere uno scudetto in una giornata dove sembrava che tutto dovesse andare in quel modo. La Juventus perde a Perugia, la mia città, e io con la Lazio vinco il titolo ai danni dei bianconeri...doveva proprio andare così".
Torniamo all'attualità: il posticipo domenicale della diciannovesima giornata di campionato è Lazio-Juventus. Che partita sarà?
"Un match difficile per entrambe le squadre. Vengono tutte e due da una vittoria, la Lazio in rimonta a Reggio Calabria e la Juventus soffrendo forse troppo contro il Siena. I torinesi hanno perso anche Chiellini, ma io mi auguro che siano i bianconeri a vincere".
Quale giocatore può essere in grado di risolvere la partita?
"L'attacco della Lazio fa paura: Zarate, Rocchi e Pandev possono risultare decisvi. Per quanto riguarda la Juventus, penso che abbia molti giocatori in grado di risolvere la partita. Su tutti il capitano, Alessandro Del Piero".
Sfida nella sfida quella tra Mauro Zarate e Alessandro Del Piero, appunto: la 'sorpresa' e la 'certezza'.
"Zarate sta facendo molto bene, giocatore che crea sempre la superiorità numerica. Dovrebbe imparare a giocare di più per la squadra per diventare completo. Per quanto riguarda Alex, posso solo dire che è un campione straordinario. Non c'è altro da aggiungere".
Dove possono arrivare le due squadre?
"La Lazio è a ridosso della zona Champions League, penso che lotterà fino all'ultimo per la conquista di un posto nella massima competizione europea o in Coppa Uefa. La Juventus la vedo bene sia in campionato che in Champions League. Penso che possa competere per la conquista di entrambe le competizioni".
Tempo di calciomercato: la trattativa del momento è quella che dovrebbe portare Kakà al Manchester City. Cosa dovrebbe fare il Milan?
"Credo che faccia bene a cederlo. Se i rossoneri dovessero farsi scappare questa offerta, perderebbero una grande occasione. Così come l'ha persa la Juventus non cedendo Buffon. Sono cifre alle quali è difficile resistere".
Per chiudere una curiosità: hai debuttato come attore nel film 'Il maestro di lingue' tratto dall'omonimo romanzo di Federico Castagner, figlio dell'ex tecnico del Perugia (nel cast anche lo stesso Ilario Castagner, Serse Cosmi e Walter Novellino, ndr). Che esperienza è stata?
"Carina e particolare. Onestamente mi è piaciuta molto e mi piacerebbe ripeterla. Ma penso che sarà quasi impossibile...".
calciomercato.it
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