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Belardi 6.5: se vi piacciono i portieri dalla presa ferrea, è bene che vi rivolgiate altrove (ma pallone e clima non hanno agevolato il compito suo e di Storari). Si è guadagnato comunque la giornata con l’intervento decisivo su Canini. Bello soprattutto il guizzo per recuperare la palla che stava superando la linea di porta.
Salihamidzic 5.5: la sua dedizione alla causa non sarà mai oggetto di discussione, non a caso l’ultimo assalto alla porta di Storari lo ha visto protagonista (colpo di testa fuori misura al 41’ st). Un’entusiasmo, però, sfociato troppe volte in sconsideratezza tattica con l’effetto di creare vuoti devastanti in difesa.
Legrottaglie 5: le movenze eleganti che caratterizzano la sua azione non si sono sposate, nella circostanza, con la necessaria attenzione. Al punto che Larrivey in due occasioni si è trovato libero di battere a rete senza la benché minima opposizione.
Grygera 5.5: meglio del compagno di linea e questa è una notizia. Nel primo tempo si è distinto per il tempismo negli anticipi, mentre nella ripresa è stato coinvolto dall’atmosfera un po’ folle del match, con la Juve sbilanciata in avanti e i cagliaritani a fare i fenomeni negli spazi.
Molinaro 6.5: un paio di diagonali ben eseguite sono risultate decisive per evitare tiri a botta sicura (si fa per dire, vista la mira esibita dai sardi) di Foggia nel primo tempo e di Acquafresca nella ripresa. Al solito buono il suo apporto in fase di spinta, oltretutto con incoraggianti miglioramenti nella precisione dei cross.
Palladino 5.5: voleva festeggiare la convocazione in Nazionale con un gol e ci è andato vicino al 28’ con un gran destro che ha esaltato il riflessi di Storari. Un acuto in mezzo a una partita troppo timida. Camoranesi (1’ st) 6: ha provato a ricamare gioco negli spazi stretti concessi da un Cagliari blindatissimo. Un paio di spunti interessanti se li è concessi, ma alla fine è sempre spuntato un piede, una testa, a respingere i suoi potenziali assist.
Nocerino 5: prosegue la sua involuzione, a questo punto allarmante. L’assenza di Zanetti lo ha portato a giocare un numero maggiore di palloni rispetto al solito, ma ogni suo appoggio (anche i più banali) è finito invariabilmente sui piedi avversari.
Tiago 5.5: morbido al punto da prendere una doppia strigliata (da Camoranesi e Del Piero) dopo un appoggio velleitario. Eppure in mezzo a tanti, troppi passaggi a vuoto, qualcosa di buono il pallido portoghese l’ha combinato: tipo l’appoggio a Nedved per il gol, una rete sfiorata in proprio e un provvidenziale recupero in area. Sissoko (22’ st) 6.5: l’indulgenza concessa ai debuttanti ha fatto sì che ogni pallone ben giocato venisse accompagnato da un boato, mentre gli errori (soprattutto un’indecisione che ha offerto spazio al contropiede) non hanno trovato riscontro a livello sonoro. Comunque il tipo è tosto e la sua presenza in mezzo al campo si è avvertita subito.
Nedved 7: il migliore in campo ben prima del gol. E’ a sinistra che la Juve ha aperto dei varchi nella Maginot di Ballardini, risultato ottenuto grazie alla veemenza del ceco, caparbio e lucido nel farsi spazio.
Trezeguet 5.5: non è una novità che la sua presenza si giustifichi con i gol. A sua discolpa va detto che l’unico assist degno recapitatogli lo ha visto reattivo il giusto, e anche preciso nella stoccata. Purtroppo per lui reattivo lo è stato anche Storari.
Del Piero 5: nulla a che vedere con il trascinatore visto all’opera contro l’Inter. Un calo comprensibile dopo molte ottime prestazioni, ma decisivo nell’economia del match, che mai l’ha visto arrivare alla conclusione se non nell’occasione in cui è andato a contrastare il rinvio di Storari.
All.: Ranieri 5.5: con la rosa che si ritrova a disposizione (ieri mancavano Buffon, Chiellini, Zanetti e Iaquinta, mica dei carneadi) ha fatto miracoli. Ieri, però, la sua Juve ha concesso troppo alle ripartenze del Cagliari. Arbitro. Giannoccaro 6.5: dirige con lucidità e giudica bene un paio di episodi sospetti.
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