Replying to Nave da crociera Costa incagliata a isola del Giglio, 11 morti
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juvesteel 79Posted: 21/7/2013, 10:34
misericordia altro che concordia
muni79Posted: 20/7/2013, 17:07
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#Concordia, oggi le prime 5 condanne per il disastro. La pena più alta: 2 anni e 10 mesi
muni79Posted: 3/7/2012, 09:39

Costa Concordia - Nuove registrazioni delle comunicazioni con Shettino

muni79Posted: 31/1/2012, 16:50



[video] Film: il naufragio della Costa Concordia.


muni79Posted: 27/1/2012, 09:40

[Video] Schettino - Le nuove intercettazioni aprono nuovi scenari




[Video] La telefonata tra il comandante Schettino della Costa Concordia e la Capitaneria di Porto




[Video] La telefonata tra il comandante Schettino della Costa Concordia e la Capitaneria di Porto




[Video] 2° Telefonata - Comandante Costa Concordia - Capitaneria di Porto


MattyRibasDaCunhaPosted: 18/1/2012, 20:54
Si esagera è vero, ma tutto quello che ha fatto a partire dalla rotta sbagliata e poi abbandonare la nave con ancora la gente a bordo è davvero da vigliacchi. Poi quella telefonata che stanno facendo sentire sti giorni in tv con la capitaneria se ricordo bene gli diceva di ritornare sulla nave e il capitano: "è buio!" :uhhh:
TerryTerryPosted: 18/1/2012, 14:25
Secondo me si sta esagerando nei confronti del Capitano. Sbagliare e' umano, poi in situazioni del genere ognuno reagisce in modo diverso alla paura. Paghera' per i suoi errori ma trovo eccessivo esporlo alla gogna mediatica.
AlphaMale85Posted: 17/1/2012, 17:55
ovviamente ecco che adesso tutti esagerano, media, persone ecc....

siamo alle solite.
{iKìng.Posted: 17/1/2012, 17:52
Grandi affari per tutti i commercianti dell'isola ....
muni79Posted: 17/1/2012, 12:08

"Il comandante aveva bevuto"


Ubriaco, e la nave affondava


Testimonianza choc. Un passeggero inglese della Costa Concordia è sicuro: "Schettino era ubriaco". Racconta di averlo visto sbronzo durante la cena, abbracciato a una donna. "Ciao, ci sei?". Ecco chi doveva salutare Schettino. Mentre la nave andava a sbattere contro lo scoglio, lui chiamava l'ex Commodoro Palombo (leggi le trascrizione delle telefonate). Giallo sul numero dei dispersi: 29 o 40? Esplosivo per cercarli. Una sopravvissuta: "Ho paura che il numero dei morti debba salire". Il comandante in carcere controllato a vista: si temono atti di autolesionismo. Rischia 15 anni.

Allarme ambiente: pericolo marea nera causata dal combustibile. Da giovedì vento forte e onde alte due metri

SEGUI LA DIRETTA DI AFFARITALIANI.IT

11.30 NAVE AFFONDATA: INIZIATO INTERROGATORIO COMANDANTE - E' in corso al palazzo di giustizia di Grosseto l'interrogatorio di garanzia del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. Il comandante e' entrato in tribunale da un ingresso laterale alle 9:40. Il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, e' arrivato alle 11:30. Il gip Valeria Montesarchio dovra' decidere se convalidare o meno il fermo di Schettino, accusato di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave

11.03 NAVE AFFONDATA: PROCURATORE GROSSETO,COMANDANTE RISCHIA 15 ANNI - "Il comandante della Costa Concordia rischia una condanna a 15 anni di carcere. Vediamo come riusciamo a coordinare i capi di imputazione". Lo ha detto il Procuratore Capo di Grosseto Francesco Verusio, intervenendo a Radio Anch'io questa mattina, su Radio 1. Le accuse contro di lui, al momento, "sono omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave. Questa mattina - ha aggiunto - abbiamo l'interrogatorio di garanzia del comandante, sentiremo la sua versione dei fatti, vedremo che cosa ci dice. E' stata una manovra che non poteva e non doveva essere fatta in quel momento. Tra l'altro, era sicuramente al comando della nave perche' sulla plancia di comando di quello che e' davvero un paese galleggiante, c'era proprio lui. Si e' avventurato in una manovra veramente scellerata. Potevano fare la stessa operazione tenendosi piu' a largo, per fare questo famoso inchino marinaro".

9.50, CLINI, RICONSIDERARE NORME STOCCAGGIO CARBURANTI - "Bisogna riconsiderare le norme sullo stoccaggio del carburante su navi che sono cosi' grandi da farle sembrare, per il quantitativo di carburante che portano, delle mini petroliere. Duemila tonnellate di carburante e' come essere una mini petroliera e quindi le sicurezze dei serbatoi dovranno essere diverse". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, intervenuto a 'Radio Anch'io' di Radio1 Rai dedicato alla tragedia della 'Costa Concordia'. Il ministro ha detto anche che a suo giudizio andrebbero riviste le rotte delle navi "in modo da evitare rischi di questo tipo e fare in modo che le navi viaggino in condizioni di sicurezza". E a proposito del luogo in cui e' avvenuta la tragedia, Clini ha sottolineato che "non sono esigenze divergenti" quelle della tutela ambientale e dell'offerta turistica, perche' "quest'ultima ha bisogno di un ambiente pulito, di paesaggi belli, attraenti. Si tratta di far convergere queste due esigenze attraverso una gestione del traffico che consenta di apprezzare la bellezza senza metterla a rischio".

9.30, CLINI, RISCHIO MOLTO ELEVATO ROTTURA SERBATOI - E' "molto elevato" il rischio che a causa di uno spostamento del relitto sul fondale determinato dalle correnti marine si possano rompere i serbatoi della 'Costa Concordia' contenenti carburanti. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini nel corso del suo intervernto a 'Radio anch'io' su Radio1 Rai dedicato alla tragedia nelle acque dell'Isola del Giglio. "Temiamo che la nave possa spezzarsi e con essa quindi anche i serbatoi - ha detto Clini -, stiamo cercando di scongiurare questo rischio accelerando le operazioni di recupero del carburante dai serbatoi". Questa operazione pero' - ha sottolineato il ministro - non deve compromettere quella di recupero di "possibili dispersi". La situazione e' tale che "si sta lavorando su un equilibrio molto difficile" e comunque il recupero del carburante "dev'essere la fase due rispetto all'altra".

9.15 - PREFETTO GROSSETO, 29 DISPERSI E 6 SONO ITALIANI - "Il numero dei dispersi al momento e' di 29 unita', 6 di questi sono italiani. Tuttavia, un possibile scostamento a scendere ci potrebbe essere". Lo ha detto il Prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi, a Tgcom24. "Le 4mila persone che erano sulla nave non erano in possesso di documento di riconoscimento - ha spiegato - per cui i nominativi sono stati presi chiedendoli direttamente alle persone, con eventuali errori che sono inevitabili, soprattutto con i viaggiatori stranieri, che erano tanti. Abbiamo chiesto la collaborazione dei consolati per verificare alcuni nomi. Elaborare questi dati e' stato davvero molto complesso. Tra i nominativi dei dispersi potrebbe esserci qualcuno che e' in vita e che e' andato via senza lasciare il proprio nome".

9.01 - PALOMBARI APRONO VARCHI CON ESPLOSIVO - Sono i palombari della Marina Militare ad aprire i varchi dello scafo della Concordia utilizzando esplosivi. Da stamane sono stati allontanati tutti i soccorritori, a distanza di 150 metri nessuno puo' avvicinarsi alla nave.

8.35 - "AVEVA BEVUTO". IL TEST ANTIDROGA - Un testimone inglese ha raccontato di aver visto Schettino parecchio sbronzo, durante la cena, mentre abbracciava una donna. In giornata il comandante della Costa Concordia verrà sottoposto a test antidroga e antialcol.

8.20 - IL PRIMO UFFICIALE DI LENA: "ERA PARALIZZATO, NON FACEVA NIENTE" - Alessandro Di Lena, primo ufficiale della Concordia, racconta a verbale che Schettino stava ininterrottamente al telefono: con Palombo, forse con i vertici della Costa. "Era fermo, impalato, stava lì all'apparecchio e a un certo punto ha chiamato l'unità di crisi della Costa. Ma noi non diceva niente, era paralizzato. Non sapevamo cosa fare. Il tempo passava inesorabile e la situzione peggiorava. Se avesse ordinato subito l'evacuazione molti sarebbero vivi".

8.17 - NESSUNA MANOVRA EROICA - Tre ufficiali riferiscono che non c'è stata nessuna manovra del comandante utile per avvicinarsi alla costa e salvare qualche vita. Secondo loro l'accostamento al porto è stato propiziato dal caso. La nave era in balìa delle onde.

8.12 - "A MARSIGLIA FECE DI PEGGIO" - In un verbale degli interrogatori, un ufficiale riferisce che circa due msi fa Schettino aveva rischiato tantissimo in Francia: "Me lo ricordo quel giorno, era una giornata pazzesca, in mare le onde erano gigantesche. Una tempesta, oltre 75 nodi di vento. Eravamo sicuri di restare in porto e invece ha voluto partire. La nave? Era il Concordia...".

7.55 - LA TELEFONATA CON L'EX COMANDANTE PALOMBO - "Ciao comandante ci sei?". "No…". La Procura dice di avere in mano una telefonata tra l'ex Commodoro Mario Palombo, presunto destinatario del saluto, e il comandante. Schettino è stato il suo secondo. A pochi secondi dalla tragedia trilla il cellulare. Il comandante saluta il maestro: "Ciao Mario.. come stai?". "Bene, bene". "Stiamo passando al Giglio". "Ma non ci sono, sono a Grosseto... ci sono gli altri". "Comandante, ma qui c'è acqua?". A quel punto la chiglia viene squarciata. La telefonata s'interrompe. Palombo contatta la Costa. L'ammiraglio però al Giornale smentisce la telefonata.

7.53 - IL GIALLO DEI DISPERSI, 29 O ADDIRITTURA 40? - La notizia è emersa ieri sera: i dispersi della Concordia non sono 16 ma 29. Almeno. Perchè sarebbero 40 secondo quanto scrive oggi La Stampa. Ci rientrano i tedeschi di cui si è avuta notizia ieri, 10 scomparsi o forse 12 o forse di più, addirittura 19 (l'ambasciata ieri ha parlato di "Un numero a doppia cifra, ma basso"). E almeno 6 italiani. Oggi il quotidiano La Stampa parla di una lista "segreta", nota da giorni ad alcuni ma tenuta sotto chiave. Il computo non coincide con i 16 dispersi dichiarati dalla Costa Crociere e confermati in prefettura sabato scorso. Appunto la preferttura ieri sera ha rivisto il bilancio: mancherebbero all'appello 4 membri dell'equipaggio e 25 passeggeri. Per quanto riguarda la nazionalità dalla Prefettura non si sbilanciano per ora. A bordo della Concordia c'erano circa 4230 persone: si è detto 4.228, o 4.232. La cifra e i nomi di chi era a bordo a quanto pare non sono certi. Mancano all'appello la barista di bordo peruviana, quattro francesi, il gruppo dei tedeschi. E poi dagli Stati Uniti si segnala l'assenza all'appello di due cittadini americani. C'è un indiano fra i membri dell'equipaggio non identificati. Poi ci sono i sei italiani, tra i quali William Arlotti, di Rimini, con la piccola Daiana, la figlia di cinque anni. E ancora: le due colleghe siciliane che risultavano fra gli sbarcati e invece non si trovano. Maria Grazia Treccarico e Lucia Virzé. Maria D'Introna, la trentenne di Biella scomparsa in mare davanti agli occhi del marito. Giuseppe Girolamo, il batterista di Alberobello che suonava nel ristorante al momento dell'impatto. Sempre secondo La Stampa, la lista in mano all'unità di crisi coordinata dal prefetto Giuseppe Linardi però di nomi ne contiene ben quaranta, che si aggiungono ai 7 morti accertati (sei recuperati, un settimo avvistato). Secondo questa lista gli italiani sarebbero 10 e non 6: il quotidiano aggiunge i nomi di 4 donne, Giuseppina Belperio, Laura Farese, Laura Moda, Maria Giuseppina Zinini.

7.45 - METEO: DA GIOVEDI' VENTO FORTE E ONDE ALTE DUE METRI - Il meteo nei prossimi giorni rischia di complicare le operazioni in corso sull'isola. Se ci sarà una tregua tra oggi e domani, «condizioni ottimali» per la ricerca dei dispersi, giovedì si assisterà a un progressivo rinforzo del vento e a mari che tenderanno a divenire mossi, con onde alte fino a un metro a fine giornata. "Nel weekend — aggiunge 3bmeteo — il mare sarà mosso o molto mosso, con vento di maestrale a partire da sabato e onde alte 2,5 metri. La situazione sarà dunque molto critica".

7.30 - POCHI GIORNI FA SET PER FOTO RIEVOCAZIONE TITANIC - Il Costa Concordia ha qualche giorni fa ospitato un set fotografico organizzato da una rivista spagnola nel quale sono state ricreate alcune delle scene del noto film di James Cameron 'Titanic'. Ricorre infatti quest'anno il centenario del naufragio più famoso della storia. A riferire di quella che definisce una «tragica coincidenzà è il quotidiano di Madrid El Mundo precisando che il servizio fotografico si è svolto lo scorso 21 dicembre mentre il Concordia era attraccato nel porto di Barcellona.


LE TESTIMONIANZE


SALVI A NUOTO/ "Appena la nave si è inclinata al livello del mare, tanto da consentirci di tuffarci in acqua come se fossimo a bordo di una piscina, insieme a decine, forse centinaia di altre persone sullo stesso nostro ponte, abbiamo cominciato a nuotare verso la riva dell'isola, affrontando l'acqua gelida". È il racconto drammatico dei coniugi francesi originari della Normandia Yves e Jeanne Marie, ora sono entrambi all'ospedale di Orbetello.

UFFICIALE EROE/ Manrico Gianpetronio, commissario capo di bordo della nave Concordia, individuato nella notte ed issato stamane con il verricello con una gamba fratturata, e' diventato ormai per tutti il 'commissario eroe', infatti, come lui stesso ha sottolineato prima di essere trasferito in ospedale, prima di crollare a terra per la frattura alla gamba, ha cercato di salvare piu' persone possibile.

Barbara Antelmi, una delle tre abruzzesi che erano a bordo della nave affondata all'Isola del Giglio, racconta la sua esperienza e commenta che sembrava di essere "nel film sul Titanic". "Abbiamo sentito un rumore, come un treno su una rotaia, poi un boato forte. Volava di tutto, ho visto donne incinte e bambini che scivolavano da una parte all'altra, e i piccoli terrorizzati. Per un po' si sono spente le luci, e abbiamo preso i salvagenti, la nave si piegava velocemente. Ci hanno fatto salire sul ponte ma le scialuppe erano bloccate. All'inizio non si riusciva a capire cosa fosse accaduto, ci parlavano di una avaria al motore e all'impianto elettrico ma quando ho visto i camerieri piangere ho capito che era successo qualcosa di grave". Barbara se l'e' vista davvero brutta: "Stavo cadendo dal pontile - dice ancora - ed e' stato un cameriere a salvarmi. I soccorsi sono arrivati subito ma le scialuppe in mare erano solo due. Noi siamo state soccorse verso l'una e abbiamo avuto delle coperte alle 3. Non e' stata una bella esperienza" - assicura l'estetista che era a bordo con la sorella Cinzia e una collega.

"Mi hanno strappato dalle mani il giubbotto di salvataggio, ho spaccato un vetro e sono riuscita a prenderne uno per bambini, mi spingevano, sono caduta 2, 3 volte per terra, ho visto la morte". E' il racconto di Antonietta Simboli, una passeggera della nave affondata a largo dell'isola del Giglio. Terrorizzata racconta il panico vissuto dal momento dell'impatto all'evacuazione della nave. "La gente e' impazzita, i bambini venivano tenuti in alto dai genitori per paura di essere schiacciati dalla folla, tutti si prendevano a spintoni per tentare di salire per primi sulla scialuppa mentre il personale gridava che dovevano salire a bordo prima le donne e i bambini", racconta la donna.

Una ragazza di Latina ha spiegato che al momento dell'impatto moltissime persone erano al ristorante. "Il comandante non ha mai comunicato con i passeggeri, ho visto molte persone che si sono tuffate in mare per raggiungere la costa a nuoto". "Le scialuppe di salvataggio - ha raccontato la ragazza, Lucrezia - erano sovraccariche, sulla mia c'erano piu' di 130 persone e in alcuni casi non e' stato possibile dare la precedenza ai bambini perche' la gente provava in tutti i modi a salire". La ragazza ha voluto ringraziare la popolazione dell'isola del Giglio che nella notte si e' precipitata al porticciolo con coperte e viveri e ha soccorso i passeggeri.

fonte: affaritaliani.it




:uhhh: Famiglie intere con videocamere e binocoli. Al Giglio arrivano i turisti del macabro :uhhh:


"Andiamo a vedere il relitto". Sono tanti i turisti del macabro in arrivo al Giglio per vedere con i propri occhi il colosso del mare incagliato nelle acque vicine alla riva. Troppo vicine. Fotocamere con Gps, videocamere palmari, iPad, binocoli, fotocamere e ogni sorta di apparecchio tecnologico compongono l'armamentario delle decine e decine di persone arrivate per assistere alla sciagura.

Ci sono quelli che aiutano. Poi ci sono quelli che guardano. E sono tanti. Come erano tanti quelli che erano andati ad Avetrana, il tempio dell'orrore dell'omicidio di Sarah Scazzi. La gente guarda il lusso mentre si inabissa. Lo sfarzo della Costa Concordia che si è incagliato su uno scoglio e che ora rischia di affondare, complici le difficili condizioni meteo.

Gli alberghi sono pieni: i turisti del macabro prenotano le stanze rimaste e poi si mescolano con i giornalisti per scattare, fare foto, riprendere, filmare. E poi via sul Promontorio del Lazzaretto, il punto con la migliore visuale dell'intera isola. Per scattere, fare foto, riprendere, filmare. Guardare.

fonte: affariitaliani.it